C'erano alcuni motivi in più, di quelli offerti da una ormai consolidata tradizione, per essere presenti giovedì sera nel Salone delle Feste del Casinò per la cena di gala dell'edizione numero 45 del torneo internazionale di calcio Città di Arco – Beppe Viola, riservato alla categoria Under 17.
In primo luogo - ci scusino le numerosissime autorità sportive, civili e religiose presenti - la partecipazione straordinaria di Giovanni Trapattoni. Straordinaria non perché inattesa, ma proprio perché il Trap è una persona straordinaria per semplicità, immediatezza, capacità di comunicare, al di là di una carriera immensa e lunghissima sia da giocatore che, poi, da allenatore di alcune delle più prestigiose squadre d'Europa. «Il settore giovanile è come un gatto, bisogna sapere come accarezzarlo altrimenti si ribella e scappa». Ecco l'ennesimo aforisma di quest'uomo che non invecchia mai, nonostante l'anagrafe, e che così ha voluto rispondere ad una precisa domanda di Elio Proch, il conduttore della serata. Non le solite frasi fatte, quindi, ma un'idea, mutuata come sempre dalla vita di tutti i giorni. Come dire: il settore giovanile è un meccanismo delicatissimo e bisogna sapere come e in che misura intervenire se non si vuol rovinare tutto. Contesto migliore non poteva esserci, visto che alla serata erano presenti anche i tecnici ed i dirigenti delle sedici squadre iscritte, quasi tutto il meglio del calcio giovanile nazionale.
Un altro motivo per esserci era costituito dalla presenza di Michele Santoni, arcense di nascita, il quale, dopo un lungo percorso nelle file dell'Ajax, è approdato alla guida degli Allievi nazionali della Lazio in un settore giovanile tutto da ricostruire. Santoni ha sottolineato la sua emozione di poter tornare nel suo paese in questa veste, aggiungendo che la partecipazione al Beppe Viola è stato uno dei motivi del suo sì alla Lazio.
Terzo ed ultimo motivo, l'intervento di Franco Viola dal quale molti si aspettavano notizie più precise circa il suo futuro alla guida dell'organizzazione del torneo. Questo specialmente dopo che la stampa aveva anticipato le sue intenzioni di passare la mano al termine di questa edizione. Viola, invece, come suo costume, ha parlato dei problemi che ogni anno, ed in maniera sempre più massiccia, debbono essere affrontati e superati per gestire questa macchina sempre più complessa e costosa. E, naturalmente, della sua soddisfazione per essere riuscito, ancora una volta, a superarli. Messaggio ricevuto? Il sindaco di Arco Alessandro Betta non si è nascosto dietro un dito, ammettendo certe difficoltà, gli altri hanno dato vita al solito coro di auguri di lunga vita, mentre il presidente dell'Us Arco Roberto De Laurentis ha rilanciato, ha parlato di un torneo che è proiettato verso il mezzo secolo di vita, segno che la società organizzatrice del Città di Arco - Beppe Viola è pronta e disponibile per dare continuità a questa splendida avventura.
Fotogallery by Fabio Galas: La cena di gala al Casinò di Arco