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Una pista perfettamente innevata, un paesaggio imbiancato di fresco e tanto sole hanno dato questa mattina il benvenuto agli atleti giunti in Valle di Fiemme da tutto il mondo per prendere parte alla fase finale della Coppa del Mondo di snowboard Ipc, competizione riservata agli sciatori con disabilità fisiche, in grado di gareggiare in posizione eretta (standing). La prima giornata aveva il compito di assegnare gli ultimi punti stagionali nella graduatoria generale nella specialità dello snowboard cross, in attesa di consegnare le coppe di cristallo attraverso le finali di domani (nella stessa specialità) e venerdì (nello snowboard banked). Oggi sono stati 43 i concorrenti che si sono presentati, pronti a darsi battaglia, sulla pista creata appositamente a Ciamp de le Strie, nella skiarea Alpe Lusia Bellamonte – Moena, ripartiti su tre categorie, ovvero LL1, LL2 e UL, che corrispondono a tre diversi tipi di handicap, relativi agli arti inferiori le prime due, a quelli superiori la terza. Prima gli atleti hanno affrontato due manche cronometrate, poi i migliori otto hanno dato vita alla fase finale, ovvero un’avvincente sfida ad eliminazione diretta con due snowboarder contemporaneamente in pista.
Nella categoria Upper Limb (arti superiori) maschile successo per l’australiano Simon Patmore, che in finale ha piegato la resistenza del modenese Roberto Cavicchi, precedendolo di un paio di secondi. Il portacolori azzurro ha però fatto vedere grandi cose in semifinale, dove è riuscito a tenersi dietro il leader austriaco della classifica di Coppa Patrick Mayrhofer, impresa ripetuta nella finalina dal veronese Manuel Pozzerle, che in semifinale ha trovato il vincitore a sbarrargli la strada. Non sono riusciti ad accedere al tabellone finale il cuneese Paolo Priolo e il fiorentino Jacopo Luchini. Nella graduatoria finale, dove Patmore occupava il settimo posto, cambia poco (ora è quarto davanti a Cavicchi): Mayrhofer ha chiuso saldamente in testa. In campo femminile si sono giocate la vittoria in una finale secca le due concorrenti iscritte, l’olandese Renske Van Beek e la nonesa Sara Dorigatti, sfida chiusa con il successo della prima.
Nella categoria Lower Limb 1 (arti inferiori) maschile si sono contesi in finale i 1.000 punti assegnati dalla tappa l’olandese Chris Vos e l’austriaco Reinhold Schett, confronto vinto dal primo, che in semifinale aveva piegato la resistenza di un altro “orange”, Mike Ultee, terzo alla fine. Nella classifica generale finale Vos allunga sullo stesso Schett. In questa specialità non vi erano italiani in pista. Fra le ragazze ha gareggiato la sola francese Cecile Hernandez Cervellon.
Infine nella categoria Lower Limb 2 maschile pronostico rispettato in pieno, in virtù dell’acuto del finlandese Matti Suur-Hamari, che in finale ha avuto ragione dell’americano Michael Shea nel duello più appassionante della giornata. Entrambi in semifinale si erano giovati della caduta dei rispettivi avversari, ovvero i due canadesi Alex Massie (poi terzo nella finalina) e John Leslie. Il parmigiano Luca Righetti non è riuscito a conquistare la finale. Grazie a questo acuto Suur-Hamari ha agganciato in extremis in vetta alla classifica generale lo stesso Shea. Fra le donne la vittoria è stata assegnata da un derby tutto olandese fra la leader della classifica Bibian Mentel-Spee e la sua inseguitrice Lisa Bunschoten, vinto dalla prima, che in semifinale si era sbarazzata dell’australiana Joany Badenhorst, terza alla fine.
Domani gli stessi atleti scenderanno nuovamente sulla pista di Ciamp de le Strie per contendersi le sei Coppe del Mondo in palio, gareggiando con la medesima formula di gara, mettendo però il bersaglio grosso nel mirino. Per l’associazione SportABILI di Predazzo, che organizza l’evento supportata dagli uomini della Scuola Alpina della Guardia di Finanza sarà un’altra giornata di grande lavoro.
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