Dolomites Skyrace

Götsch non si aspettava di centrare il record
Orgué felice per il recupero dall'infortunio 

Philip Götsch: «Sono partito per vincere, ma non mi aspettavo di stabilire il nuovo record. È stata una sorpresa anche per me e probabilmente è arrivato grazie alle condizioni di temperatura ottimali rispetto allo scorso anno, quando abbiamo corso con un caldo torrido. Una gara fra le più verticali in assoluto dove si parte dando il massimo e si finisce nello stesso modo. Io ho spinto dall’inizio alla fine, riuscendo a staccare subito gli avversari. Il tratto più faticoso? Probabilmente quello centrale, dove ci sono le scale, poi quando si arriva in quota ci pensa il pubblico con il tifo a farti tirar fuori tutte le ultime energie. Per me è una stagione davvero positiva, avevo già vinto alle World Series di Bormio ed anche a Canazei. Non gareggerò in Norvegia, ma spero nelle altre tappe di centrare nuovi risultati di rilievo per giocarmi la vetta della classifica generale. Quanto mi alleno? Cinque giorni la settimana nei dintorni di Tirolo, dove abito, affrontando un dislivello di 1.500 metri a seduta».

Laura Orguè i Vila: «Al di là della vittoria, il Dolomites Vertical Kilometer mi ha detto che l’infortunio al perone rimediato questo inverno è ormai alle spalle. Ed è questa la soddisfazione maggiore, perché sto recuperando bene. È stata una gara combattuta con Valentina Belotti, che mi è stata attaccata per quasi tutta la salita ed ho dovuto dare il tutto per tutto per riuscire a vincere, aumentando il ritmo nel finale. Anche il tempo finale è ottimo e poco lontano dal mio primato. Adesso sono pronta per la sfida di domenica, ho già fatto una skyrace e penso di avere il ritmo giusto. L’importante sarà affrontare le discese con la giusta tenacia e concentrazione».

Nejc Kuhar: «Questa è stata un’ottima gara per me, sono riuscito a gestirmi bene, anche grazie alle condizioni atmosferiche perfette per realizzare buone prestazioni ed infatti i tempi di tutti sono stati molto bassi. Philip è stato straordinario ed ha dimostrato il suo eccellente stato di forma. Troppo forte per qualunque avversario. Chiudere alle sue spalle è dunque un grande risultato per me».

Hannes Perkmann: «Soddisfatto per la prestazione e per il riscontro cronometrico. A parte l’imprendibile Götsch è stata una sfida particolarmente combattuta con Kuhar che aveva un qualcosa in più, mentre Da Col mi ha dato filo da torcere fino alla fine. Sono partito un po’ piano, come è nel mio stile, e poi ho progressivamente aumentato il ritmo. Si tratta del mio primo podio in questa gara e sono particolarmente felice, anche perché lo scorso anno ero arrivato decisamente più indietro».

Valentina Belotti: «Sono molto contenta per il secondo posto in una gara impegnativa, corsa senza bastoncini nonostante la verticalità accentuata. Ho cercato di resistere il più possibile alla Orguè e l’ho tenuta sino sotto la Forcella, poi non ne avevo più, mentre lei ha aumentato il ritmo. Davvero brava. Nel Vertical mi trovo a mio agio, mi piacciono le gare dove si deve faticare, e qui si fatica molto».

Francesca Rossi: «È la gara che amo di più. Ero in buona condizione e ci tenevo a fare bene, ma ho sopravvalutato alcuni aspetti. Io parto solitamente piano per poi aumentare il ritmo, ma forse nel primo tratto l’ho presa sottogamba, lasciando troppo spazio alle avversarie davanti, e non riuscendo a recuperare subito mi sono demoralizzata. Se il gap fosse stato inferiore era da stimolo per fare meglio. Il podio rimane comunque un ottimo risultato».

Beatrice Deflorian: «Quelle avevano qualcosa in più di me, ma alla fine il distacco non è esagerato dal podio e questo mi stimola ad impegnarmi ancora di più. Felice per aver migliorato il mio primato in una gara simbolo come quella di Canazei».

Nadia Scola: «Sono molto soddisfatta, ho migliorato di oltre un minuto il mio primato personale. Le gambe giravano e le energie, anche per le temperature ottimali, non sono mancate».

Giorgia Felicetti: «È stata la mia prima gara fra le senior e quindi ho deciso di non guardare troppo la classifica e fare il mio ritmo. Il risultato finale è stato buono. Va bene così».

Mattia Giuliani: «Contento del risultato. Sono partito abbastanza tranquillo, recuperando sugli avversari nella seconda parte di gara. Purtroppo non ho migliorato il mio tempo, ma sono comunque soddisfatto. Non ci sono andato lontano».


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