FOTOGRAFIE DELL'ESCURSIONE A PEJO 3000

I calciatori del Cagliari a Pejo 3000
Sedotti dai luoghi della Grande Guerra

Il Cagliari riprende a lavorare. Il team sardo, nel pomeriggio di ieri, è salito a 3.000 metri di quota utilizzando una delle funivie più alte d’Europa e nessuno è voluto mancare alla gita organizzata all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, per gustarsi i paesaggi dell'Alta Val di Pejo. Giornata splendida, con un bel sole a farla da protagonista, capace di esaltare le cromie di questi ambienti. Colori vividi, tra il bianco della neve, il verde delle vallate circostanti e il blu dei laghetti alpini. I giocatori, in questo pomeriggio di libertà, hanno potuto scrutare la Cima Vioz (3.625 metri), Punta Linke (3.632) e Punta Taviela (3.611), tre vette simbolo della Val di Pejo, che hanno lasciato a bocca aperta i calciatori del team sardo, più avvezzi ai panorami marini. Foto di gruppo, selfie e vista a 360 gradi.
Non è mancato un momento di riflessione quando il sindaco di Pejo Angelo Dalpez ha spiegato che questi luoghi incantevoli sono stati teatro di aspri scontri durante la Grande Guerra. In particolare Punta Linke, nel gruppo Ortles Cevedale, fu una delle postazioni austro-ungariche più alte e più significative sul piano logistico dell’intero fronte, mentre il rifugio Vioz era sede del comando di settore. Fra l’altro Pejo, durante l’impero di Francesco Giuseppe, era in assoluto il comune più elevato, quindi con un valore significativo.
Dopo pranzo, il gruppone ha raggiunto le Terme di Pejo. Qui giocatori e staff hanno avuto modo di assaggiare e apprezzare i tre diversi tipi di acqua che hanno reso famoso il centro trentino: minerale naturale, ferruginosa e carbonica.
A chiudere la serata ci ha pensato la cena in quota, al rifugio Scoiattolo, che è al centro della skiarea sciistica di Pejo, dove si sviluppa una pista di oltre 8 km di lunghezza (la Val della Mite), che porta dai 3.000 ai 1.400 metri di Pejo Fonti.

Artur Ionita in conferenza stampa

Giornata di lavoro quest'oggi per i rossoblù che hanno ripreso a faticare sotto il sole. Doppia seduta per gli uomini allenati da mister Massimo Rastelli, in una delle giornate più calde dell'intero ritiro. 
La sessione del mattino si è aperta con il core training in palestra. A seguire corsa con variazione di ritmo. Già durante la sessione mattutina ha fatto la sua comparsa il pallone, per le esercitazioni tecnico-tattiche in fase offensiva e difensiva. Al termine dell'allenamento del pomeriggio il moldavo Artur Ionita, ex Hellas Verona, ha incontrato la stampa: «Sono contento di essere qui e di far parte di un gruppo così unito, spero di diventarne al più presto un elemento importante. - ha spiegato - Sono convinto d'aver fatto la scelta giusta nell'accasarmi in questa società. Non ho dovuto pensare troppo per accettare la proposta del Cagliari: mi è bastato sentire il progetto prospettatomi dal Presidente Giulini e dal Direttore Capozucca. A Verona ho sempre giocato a destra, ma non è un problema muovermi dalla parte opposta del campo - Ionita, con al seguito un nutrito gruppo di tifosi moldavi durante la prima uscita stagionale contro il Pieve di Bono, ha aggiunto - . Sono sicuro che tutti i moldavi diventeranno sostenitori del Cagliari: ci staranno vicini e ci daranno una mano, al fianco dei tifosi sardi».

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