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Il trentino Andrea Zamboni si è confermato grimpeur “doc” e ha fatto sua la Coppa del Mondo della Montagna, la classicissima per cicloamatori che oggi ha celebrato la 31ª edizione, organizzata dal collaudato staff del Gruppo Sportivo Marzola e dall’ApT di Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi.
Zamboni, che era inserito nel lotto dei favoriti della vigilia, non ha tradito le attese e si è reso protagonista di uno splendido testa a testa con il recordman della manifestazione Alessandro Magli lungo i 38 tornanti della mitica salita intitolata all’Angelo della Montagna Charly Gaul. Come da pronostico, Zamboni e il Magli hanno "menato" le danze fin dal primo dei 19 chilometri di gara, dopo che la carovana aveva preso il via dalla centralissima Piazza Fiera a Trento, a precedere lo start ufficiale in località Piedicastello, dopo un breve tratto coperto a velocità controllata.
Il trentino della Brao Caffè Unterthurner e il friulano del team Barcella Giuliano, seguiti a ruota per un tratto da Alessandro Sogne, hanno fatto il vuoto fin da subito e hanno proseguito nella loro azione di comune accordo, con il vantaggio sul drappello dei primi inseguitori, che è andato ad aumentare chilometro dopo chilometro. Zamboni, che lo scorso fu battuto in volata dal lombardo Niki Giussani (oggi settimo), ha preferito evitare la soluzione allo sprint e ha sferrato l’attacco decisivo al passaggio sotto il triangolo rosso che indicava l’ultimo chilometro, andando a chiudere in solitaria in 57’27”. Magli, che in carriera si è imposto tre volte alla Coppa del Mondo della Montagna e che è ancor oggi il recordman della corsa (53’49” nel 2007), ha dovuto alzare bandiera bianca, secondo all’arrivo con un distacco di 8 secondi dal vincitore, ma comunque vincitore di categoria tra i Veterani.
Per Zamboni, quindi, c’è la stata la gioia dell’arrivo a braccia alzate e un nuovo successo dopo quello conquistato sette giorni fa nella Mediofondo della Leggendaria Charly Gaul, sulla medesima salita. La lotta per il terzo posto ha premiato lo spunto di Alessandro Sogne della Girelli Cicli, staccato di 2’03” all’arrivo e seguito a breve distanza dal bresciano Mauro Galbignani (Aurora 98) e dall’altoatesino Michael Tumler, rispettivamente quarto e quinto a 2’23” e 2’43” dal vincitore.
Al femminile, invece, Serena Gazzini del Team Lapierre Alé Trentino ha fatto gara a sé ed è andata a chiudere in trionfo in 1h09’50”, 47ª nella classifica assoluta e prima delle donne davanti a Mariangela Patrignani (Benessere e Sport) e alla campionessa in carica, la trentina Marcellina Dossi, seconda e terza in 1h12’06” e 1h14’40”.
«La salita del Monte Bondone ha sempre un fascino particolare ma è altrettanto esigente - ha spiegato al termine della propria prova il vincitore Andrea Zamboni -. Proprio per questo la soddisfazione è doppia. Devo ammettere che nel tratto tra Candriai e Vaneze ho incontrato un momento di difficoltà e c'è mancato poco che mi rialzassi sui pedali. Sono riuscito a stringere i denti e a trovare la forza nel finale per staccare Magli, a cui devo fare i complimenti. Sapevo che sarebbe stato un degno avversario e infatti mi ha reso dura la vita».
Come di consueto, i vincitori delle nove categorie previste dal regolamento hanno indossato la maglia di vincitore della Coppa del Mondo della Montagna, che è finita sulle spalle di Matteo Mittempergher del Gc Folgaria (Debuttanti), Alessandro Sogne della Girelli Cicli (Junior), Andrea Zamboni della Brao Caffè Unterthurner (Senior), Alessandro Magli della Barcella Giuliano (Veterani), Marco Riva della Fiorenzo Magni (Gentleman), Tommaso Sessa del Team Borghi (Supergentleman A), Ruggero Gialdini del Ciclo Club 77 (Supergentleman B), Serena Gazzini del Team Lapierre Alé Trentino (Donne A) e Mariangela Patrignani della Benessere e Sport (Donne B).
Nella classifica finale per società si è imposta con 51 punti la Brao Caffè Unterthurner, che ha preceduto l’Aurora 98 (24 punti) e il Team Lapierre Alé Trentino (16 punti).