Il vincitore della gara senior, il romeno Paul Constantin Pepene è arrivato dove voleva arrivare. «Dopo il successo dello scorso anno ci tenevo molto a replicare e sapevo che lo stato di forma mi avrebbe consentito di concedere il bis sul Monte Bondone. Nella prima parte di gara, tuttavia, le cose non sono andate come auspicato, perché un pezzo di legno si è infilato nella parte anteriore di uno degli skiroll e mi ha frenato. Per un po’ ho sperato che la ruota riuscisse a liberarsi da sola, invece non è stato così, per cui a metà gara ho deciso di fermarmi, ripulire l’attrezzo e ripartire. Fortunatamente non ho perduto troppo tempo. Vincere in questi scenario naturale dà molta soddisfazione e ripaga della fatica affrontata in questi dieci giorni di ritiro che ho svolto insieme alla nazionale romena, domani la nostra trasferta si chiuderà, speriamo di raccogliere un'altra vittoria per salutare il Trentino nel migliore dei modi».
Sergio Bonaldi appare soddisfatto. «Da tre mesi cercavo di salire su podio di Coppa del Mondo senza successo, ho collezionato quarti, quinti e sesti posti. Aver raccolto l’argento nell’unica tappa italiana rappresenta la più bella delle rivincite, anche perché il livello degli avversari era particolarmente alto. Sono contento di aver colorato di azzurro il podio anche per il comitato organizzatore, che si fa in quattro per portare questa manifestazione nel nostro paese. La forma c’è e domani spero di ripetermi».
Il leader svedese di Coppa del Mondo Robin Norum, vede già il trofeo di cristallo in saccoccia, ma non si è affatto risparmiato oggi: «È un terzo posto da leccarsi i baffi, questo per me – racconta – perché non sono abituato a confrontarmi con dislivelli di questo tipo. In Svezia ci alleniamo con pendenze meno impegnative. A metà gara mi hanno comunicato che ero terzo e la cosa mi ha dato molto coraggio, spingendomi fino al traguardo, comunque si tratta di un tracciato bello, ma molto duro».
La trionfatrice della gara senior, la svedese Sandra Olsson, anch’essa ad un passo dalla coppa di cristallo, è di poche parole. «Ho fatto tanta fatica, - spiega - ma è stata ripagata dalla soddisfazione per il successo e dal piacere che regala correre su un percorso panoramico come questo, una delle più belle vittorie della stagione».
Una delle sorprese di giornata è stata l’andorrano Irineu Esteve Altimiras, vincitore della prova junior davanti a due svedesi, unico atleta non scandinavo salito sui due podi riservati a i giovani. «Avevo testato il percorso ieri – dice – e l’avevo trovato congeniale alle mie caratteristiche. Dato che anche lo stato di forma mi sembrava buono, avevo intuito che avrei potuto disputare una bella gara e così è stato. Il tracciato è veloce in avvio, ma poi le difficoltà aumentano, come piace a me».
La svedese Emma Larsson, prima nella gara junior davanti a due compagne di squadra, spiega che «il percorso era impegnativo, ma a me è piaciuto molto, non solo perché ho vinto».
Nella stessa gara è finita ai piedi del podio la cuneese Chiara Becchis, che era partita senza grandi aspettative: «Questa per me è la prima gara di Coppa del Mondo e non mi aspettavo di arrivare quarta. A questo punto l’appetito vien mangiando e domani cercherò di fare ancora meglio».