Le interviste ai protagonisti del Sellaronda

Ecco le impressioni con i protagonisti del 6° Sellaronda Trail Running raccolte a caldo sul traguardo di Colfosco:

Georg Piazza: «È una gara massacrante, sono contento e non vedo l’ora di riposarmi, ma soprattutto sono felice per questa vittoria che ha un valore particolarmente significativo per me, visto il lotto dei partenti di assoluto livello. Conoscendo bene il percorso, ho cercato di gestire le energie. Ad Arabba ero quarto, poi nella salita a Porta Vescovo sono riuscito a raggiungere e superare gli avversari e nei chilometri successivi a tenere il ritmo senza cali. Non ho mai mollato, perché so che Dapit spesso nel finale riesce a recuperare, mi ha già giocato qualche scherzetto in passato. Oggi è andata bene. Ora vantiamo due vittorie assolute a testa. Ci giocheremo la bella l’anno prossimo».

Fulvio Dapit: «Il Sellaronda Trail Running è una competizione dura, anche perché ogni anno bisogna confrontarsi con variazioni di percorso ed è stata allungata rispetto alla mia ultima partecipazione. Il valore aggiunto è rappresentato dal contesto paesaggistico, che è straordinario e spesso aiuta a mettere in secondo piano la fatica. Sono felice per il risultato. Piazza aveva qualcosa in più ed anche se non ho vinto io sono contento. Si tratta di una gara difficile da interpretare, perché si parte freschi, ma dopo le prime salite le energie iniziano a mancare. Bisogna sapersi gestire».

Luca Carrara: «Per me questa era la prima partecipazione, una gara tutta da scoprire che mi è piaciuta molto. Il passaggio con vista sulla Marmolada è stato straordinario. Siamo partiti forte in quattro, forse troppo forte, visto che nella salita a Porta Vescovo sono andato un tantino in sofferenza, con Piazza e Dapit che sono riusciti a staccarmi. Io sono reduce dalla marathon della scorsa settimana a Bergamo e non potevo pretendere di più. Il podio per me equivale ad un successo. Sono doppiamente felice per aver messo in cascina punti preziosi per il circuito Skyrunning Series, dove punto ad una medaglia».

Anna Pedevilla: «Tanti i motivi per gioire, dal fatto che sono la prima donna a vincere due volte il Sellaronda al fatto di trionfare nella gara di casa. Ho costruito la mia vittoria nella salita verso Porta Vescovo, dove sono riuscita a riprendere e superare la Follador. Poi ho cercato di gestire al meglio le energie ed anche il tempo mi soddisfa. Mi sono migliorata di 3 minuti rispetto allo scorso anno benché il percorso sia stato allungato di 2 km».

Cristiana Follador: «Non nascondo che speravo di vincere, anzitutto perché quello del Sellaronda è un percorso fantastico, ma soprattutto perché ci tenevo ad aggiudicarmi con un punteggio pieno il circuito Italian Series, challenge che comunque ho matematicamente conquistato oggi. Ad Arabba sono transitata per prima, perché io cerco di partire forte e poi gestire le forze, ma la Pedevilla aveva qualcosa in più. Fantastico percorso, che ho provato più volte questa estate».

Damiano Dapunt (Direttore Apt Val Badia): «È andato in archivio un Sellaronda in continua graduale crescita e che quest’anno ha raggiunto l’inaspettato risultato di ben 14 nazioni presenti, fornendo un importante pizzico di internazionalità. Si tratta di una gara spettacolare, che permette di veicolare il brand delle nostre quattro valli. Crediamo fortemente negli eventi sportivi come testimonial promozionali del nostro territorio e in questa competizione con un valore aggiunto, rappresentato dalla strategica collaborazione fra vallate, unite per perseguire un unico obiettivo».

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