Non poteva concludere meglio la propria trasferta trentina con la nazionale rumena Paul Constantin Pepene, che in 13 mesi ha conquistato tre successi. «Oggi ero meno rilassato di ieri, perché questo tipo di gara con partenza in gruppo è meno adatta alle mie caratteristiche e anche perché un po’ di stanchezza nelle gambe si è fatta sentire – afferma – ma dopo una prima fase di studio sono riuscito a staccarmi. Il nuovo percorso con partenza da Lagolo è molto bello e farò il possibile per essere presente anche il prossimo anno. Ormai sono affezionato al Monte Bondone».
Finito per un soffio ai piedi del podio, il bergamasco Sergio Bonaldi illustra la propria tattica: «Nella gara di ieri a cronometro ho potuto gestire le energie in maniera ottimale, non dovendomi confrontare direttamente con gli avversari, - spiega - mentre oggi è entrata in ballo anche la tattica. Sapevo bene che in volata non avrei avuto molte chance e così ho cercato di portarmi al comando nelle fasi più dure del tracciato, ma quando Pepene ha deciso di staccarsi non c’è stato nulla da fare e siamo rimasti in tre a contenderci il secondo e il terzo posto. Un plauso agli organizzatori per questo nuovo tracciato, perché alterna tratti pianeggianti ad altri impegnativi, sempre su un asfalto perfetto».
Il fresco vincitore della Coppa del Mondo Robin Norum, terzo al traguardo, ammette di aver gestito le energie in questo doppio appuntamento trentino con l’esplicito fine di portare a casa la Coppa di cristallo: «I due terzi posti sono ciò che serviva per amministrare il vantaggio – racconta – e portare a casa questo titolo, al quale puntavo con decisione dall’inizio della stagione. Risultato che mi rende molto felice, perché ho incontrato problemi fisici che mi hanno frenato e quindi vale doppio. Oggi ero stanco, ma sono riuscito a rimanere nel gruppo dei migliori fino alla fine e tanto mi bastava».
Il vincitore della Coppa del Mondo junior, il connazionale Marcus Fredriksson, si sintonizza sulle stesse frequenze: «Anch’io in questo weekend trentino ho guardato più alla classifica generale che ai podi di giornata – dice – anche se mi aspettavo di andare un po’ più veloce. Delle quattro tappe questa è stata quella in cui mi sono espresso peggio, però alla fine è arrivata la Coppa ad addolcire il tutto».
La vincitrice della gara junior femminile, la svedese Malin Boerjesjoe, sprizza felicità. «Il terzo posto di ieri mi aveva reso felice, il primo di oggi è qualcosa di fantastico – afferma -. Sapevo che in una gara più tattica come questa “mass start” avrei potuto giocarmi meglio le mie carte e così è stato».
Se ieri aveva esultato per un quarto posto alla sua prima nell’agone iridato, oggi la cuneese Chiara Becchis lo può fare per un bronzo, che ha impedito alle svedesi di monopolizzare nuovamente il podio. «Mi sono presa l’iniziativa per una buna parte della gara, stando davanti a dettare il ritmo, e l’ultimo chilometro non avevo più benzina nel motore. Quando la Boerjesjoe è scattata non ho potuto fare nulla, ma già domenica prossima qui sul Bondone cercherò di rifarmi in Coppa Italia».
Dopo essersi portati a casa la medaglia di bronzo nella classifica generale di Coppa del Mondo, l’uno nella categoria senior e l’altro nella categoria junior, i fratelli Becchis mostrano umori un po’ differenti: «Sono abbastanza soddisfatto, ma avrei preferito giocarmi il titolo fino alla fine come era accaduto lo scorso anno – dice Emanuele – ma sono rimasto in lizza solo fino a metà stagione. Tuttavia ho vinto tutte le sprint in calendario ed era ciò che contava di più».
«In questa stagione – spiega il più giovane Francesco – ho gareggiato anche in salita, per diventare più competitivo in chiave di classifica generale e credo che proseguirò su questa strada».
Dopo tre giorni di fatiche traccia un bilancio finale più che soddisfacente Elda Verones, presidente del comitato organizzatore della tappa di Coppa del Mondo. «Ho appena ricevuto un messaggio con i ringraziamenti dei delegati Fis e la promessa di una replica di queste tre giornate di gara anche nel 2017 – afferma la direttrice dell’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi -. In questo fine settimana, complice anche un clima favorevolissimo, Trento e il Monte Bondone hanno fatto una bellissima figura, con 14 nazioni rappresentate, così come molto apprezzata per le sue caratteristiche tecniche è stata la frazione di oggi da Lagolo a Vason. Tutto ciò, ovviamente, non sarebbe possibile senza la collaborazione di un gran numero di volontari, del nostro staff e dei partner. L’organizzazione è collaudata e secondo noi è pronta per ospitare anche eventi di caratura superiore».