Il vincitore della gara senior, Alfio Di Gregorio, è raggiante. «Ho affrontato questa sfida consapevole del fatto che il favorito era Sergio Bonaldi, – dice – grande protagonista qui solo una settimana fa, poi è uscita questa vittoria decisamente inattesa. A metà gara mi sono reso conto che gambe e braccia stavano rispondendo bene e ho insistito, anche se questo è un tracciato che non ti lascia tregua e se non sei ben preparato salti. A 46 anni riuscire ad andare ancora così forte è una bella soddisfazione».
Sergio Bonaldi non si nasconde: «Tutti mi accreditavano come il possibile vincitore, – sottolinea – ma io sapevo bene che la stanchezza accumulata nello scorso fine settimana avrebbe potuto farsi sentire e così è stato fino a metà percorso. Poi le cose sono andate meglio, ma non è bastato per vincere. Ad ogni modo il mio tempo è solo leggermente superiore a quello di sabato e questo significa che la prova non è da buttare. Speriamo di tornare qui spesso in futuro, perché questa competizione mi piace molto ed è organizzata molto bene. Sono convinto che con il tempo affluirà un numero sempre maggiore di atleti».
Paola Beri, prima nella gara senior, era consapevole di poter puntare in alto: «Questo è il tipo di competizione che preferisco, meglio se si tratta di salite un po’ più lunghe più dure, dove conta la potenza più che la spinta. In ogni caso il percorso mi piace molto. Dovevo riscattare la prova poco brillante di ieri nella specialità sprint e ci sono riuscita, il fatto che anche le mie bambine siano finite sul podio rende la giornata perfetta».
Chi ha fatto davvero il pieno, fra sprint e uphill, è Riccardo Masiero, vincitore nella categoria under-16 in entrambe le giornate. «Le gare in salita mi piacciono più di quelle di velocità, – spiega – ma la vittoria di sabato vale di più, in quanto conquistata ad un Campionato Italiano. Un percorso impegnativo, questo, su un fondo perfetto per lo skiroll, grazie ai tanti pezzi asfaltati di recente».
La giovane Chiara Becchis, terza sabato, ieri si è presa la soddisfazione di arrivare seconda nella classifica assoluta. Il tuo feeling con il podio non si interrompe più… «In questo fine settimana, per la verità, ho avvertito un po’ la stanchezza, – dice – ma meglio di così non poteva andare il mio finale di stagione. Su tutti i risultati, il terzo posto in Coppa del Mondo qui in Bondone rimane il più importante».
Flavio Becchis, coordinatore delle nazionali italiane di skiroll in seno alla Fisi promuove a pieni voti l’organizzazione trentina, messa alla prova per due fine settimana consecutivi. «Trento e il Monte Bondone sono ormai diventati tappa imprescindibile per i grandi eventi italiani dello skiroll, – spiega – per noi è importante poter contare anche in futuro su questa macchina organizzativa, che ha fornito ottima prova di sé. Speriamo possa rimanere a lungo tappa fissa sia della Coppa del Mondo sia degli eventi tricolori».
Qual è il futuro del movimento, in chiave azzurra? «Nel settore dello sprint siamo ai vertici mondiali e cercheremo di rimanerci, in quello dell’uphill bisogna invece sfornare una nuova generazione di specialisti, risultato che si può ottenere solo con la collaborazione dei Comitati Regionali».
Elda Verones, direttrice dell’Apt Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi tira un sospiro di sollievo per le felici condizioni climatiche nelle quali si sono svolte le cinque giornate di gara comprese fra venerdì 9 e oggi. «Siamo stati fortunati, soprattutto in quest’ultima giornata, – ammette – e questo rappresenta la ciliegina sulla torta. Abbiamo ospitato tantissimi atleti, molti dei quali hanno chiesto informazioni per poter tornare in vacanza qui sul Monte Bondone. La scelta di suddividere questi due eventi in due diversi fine settimana si è rivelata azzeccata, tante persone hanno avuto la possibilità di conoscere meglio Trento e la sua montagna».