Ciaminada Nonesa

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CLASSIFICHE: GENERALE - MASCHILE ASSOLUTA - FEMMINILE ASSOLUTA

Carlo Rigoni si prende la sesta Ciaminada
Fra le donne Elektra Bonvecchio senza rivali

Sono Carlo Rigoni dell’Us 5 Stelle Seregnano ed Elektra Bonvecchio dell’Atletica Trento i vincitori della sesta edizione de la «Ciaminada Nonesa», mezza maratona organizzata dallo Sci Club Fondisti Alta Val di Non fra i boschi e i prati anauni. In una giornata perfetta sul piano meteorologico in duecento si sono dati battaglia sul percorso tracciato fra Sarnonico, località di partenza e di arrivo, Fondo, Malosco, Ronzone, Cavareno, Amblar e Romeno, affrontando un dislivello di 400 metri. Per il runner primierotto si tratta del secondo successo in questa competizione, che si era già aggiudicato nel 2013, mentre per l’atleta trentina si tratta della prima assoluta. Entrambi hanno dominato le rispettive gare, svettando fra i duecento podisti presentatisi al via, che si sono sommati ai 200 iscritti alla gara di nordic walking e alla passeggiata non competitiva con i bastoncini.
La gara maschile ha impiegato qualche chilometro prima di individuare con precisione i candidati al podio, dato che fino al passaggio di Fondo la situazione era apparsa piuttosto fluida. A fare da lepre, davanti a tutti, si era messo Marco Pozza (Athletic Club 96 Bolzano), inseguito da una coppia, composta da Franco Torresani (Fondisti Alta Val di Non) e dal vincitore, e anche dal giovane Francesco Larcher (S.F. Val di Sole). Già al Lago Smeraldo Rigoni era riuscito a portarsi al comando, tallonato da Larcher e, un po' più distante, da don Torresani. Da Malosco in poi è cominciata la corsa solitaria del leader, ma anche la battaglia, incerta, per definire il resto del podio. Larcher e Torresani hanno fatto a lungo coppia fissa, così come Adriano Pinamonti (Fondisti Alta Val di Non) e Pozza; le cose non sono cambiate fino all’ultimo chilometro, quando il diciottenne Larcher ha accusato la stanchezza e la scarsa abitudine a disputare questo tipo di gare, piombando dal terzo al quinto posto, superato da Pozza e Pinamonti. Rigoni è giunto al traguardo di Sarnonico con il tempo di 1h18”32, tre minuti più elevato di quello fissato da Giuliano Battocletti nel 2012 (1h15’18”) su un tracciato leggermente diverso. Franco Torresani ha chiuso in 1h20’01”, Marco Pozza in 1h22’10”, Adriano Pinamonti in 1h22’24” e Francesco Larcher, primo degli junior, in 1h22’44”. Fra i primi dieci sono entrati anche Andrea Stanchina (migliore dei senior), Andrea Cesaro, Luca Nascimbeni, Johnny Bolognani e Federico Bertagnolli.
In campo femminile Elektra Bonvecchio, 21ª assoluta, non ha mai dovuto guardarsi alle spalle, avendo creato il vuoto fin da subito, perfettamente a proprio agio su questo percorso assai vario: 1h30”34” il suo tempo finale. Anche il secondo posto della meranese Ingrid Lanthaler (Mölten Raiffeisen) in 1h35’28” e il terzo della bolognese Tiziana Rossi (9.92 Running) in 1h37’32” non sono mai stati messi in discussione. Quarto posto per Giulia Franchi (Fondisti Alta Val di Non), impegnata sulle strade di casa, che ha chiuso in 1h39’13”. La classifica per società è finita nelle mani dello Sci Club Fondisti Alta Val di Non, che organizza questa manifestazione, considerata un banco di prova ideale per i mezzofondisti specializzati nei circuiti cittadini interessati a esplorare le gare con un dislivello più impegnativo.
Per quanto riguarda la gara di nordic walking, si trattava dell'ultima tappa della Coppa Italia, organizzata dall'Aics, alla quale hanno preso parte squadre provenienti da tutto il nord Italia, che si sono trattenute in valle per l'intero weekend. Nelle varie categorie sono stati premiati non i più veloci, ma quelli che hanno chiuso con un tempo più vicino a quello fissato dai parametri della disciplina e utilizzando la tecnica più corretta. Presente anche il coordinatore nazionale Aics Carlo Grigolon.

Le interviste

Il vincitore, Carlo Rigoni, ci illustra la tattica da lui seguita: «Ero partito senza forzare troppo, perché sapevo che fino al punto più alto del percorso non sarebbe stato opportuno opportuno bruciare troppe energie. Appena è cominciata la discesa ho attaccato, tenendo un ritmo che mi permettesse di tenere a distanza Torresani, che conosco molto bene. È un vero piacere correre in una ambiente naturale come questo, immerso nei caldi colori autunnali».
Per don Franco Torresani, reduce da un quinto posto nella rassegna internazionale del chilometro verticale, l’impresa più difficile è stata quella di arrivare in tempo allo start. «Dopo le due funzioni religiose mi sono precipitato verso il via e sono inevitabilmente partito senza aver affrontato alcun riscaldamento. Nonostante questo sono rimasto sempre fra i primi tre, facendo la corsa su Larcher e Pozza, ho anche cercato di raggiungere Rigoni, che vedevo davanti a me, ma non me lo ha permesso».
La vincitrice, Elektra Bonvecchio, ha potuto godersi il percorso. «Sono partita con il mio ritmo senza guardare cosa succedeva alle mie spalle. Ho deciso di agganciarmi a due concorrenti maschi e di tenere il loro passo, così sono arrivata al traguardo godendomi il percorso. Fino a sabato non avevo ancora preso la decisione di iscrivermi, ma ho fatto bene a seguire il mio istinto, perché è stata una bella esperienza, che ripeterò certamente, dato che il tipo di altimetria si adatta alle mie caratteristiche. Uniche difficoltà alcuni passaggi sull’erba bagnata».

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