Le voci dei protagonisti della Vertical Race

Michele Boscacci (1° classificato Vertical Race senior maschile): «Essere i favoriti alla vigilia non è mai una bella cosa, perché tutti hanno gli occhi puntati su di te e ti senti in dovere di rispettare il pronostico. Ho cercato di spegnere il cervello e di fare il mio. La prima parte di gara è stata molto dura, una battaglia serrata tra me e Lenzi. A metà percorso, quindi, ho provato a fare il forcing e ho preso un un po' di margine, che ho cercato di mantenere fino al traguardo. Ce l'ho fatta e sono contento di questa vittoria, anche se non è stato facile. Complimenti a Damiano e a tutto il Centro Sportivo Esercito, ma anche a Federico Nicolini, che correva in casa e ha fatto davvero una grande gara»

Damiano Lenzi (2° classificato Vertical Race senior maschile): «Negli ultimi anni Boscacci ha dimostrato di essere pressoché imbattibile in questa gara a inizio stagione. Riesce a partire forte già a dicembre. Proprio per questo, sono contento di essere riuscito a tenergli testa. Abbiamo dato vita a una bella battaglia, fino a quando ho sentito le gambe che iniziavano a cedere. Quando ha provato ad allungare il passo, ho pensato di mantenere il piazzamento e di pensare solo alla mia gara, senza guardare più lui. È andata bene e sono contento del secondo posto, anche perché credo che la mia condizione sia inferiore a quella di Michele in questo momento. Il mio obiettivo principale sono i Mondiali del febbraio prossimo. Michele comunque è sempre un osso duro: lui ha vinto la Coppa del Mondo lo scorso anno, io due anni fa. È stato un bel confronto, che spero si ripeta nel prosieguo della stagione, così come spero di riuscire a batterlo qualche volta»

Federico Nicolini (3° classificato Vertical Race senior maschile e 1° classificato espoir maschile): «Sono davvero contento della mia prova e del risultato, anche perché questa mattina prima del via sentivo le gambe un po' pesanti. Ho cercato di gestire lo sforzo fino a metà gara, poi mi sono detto “ci devo provare, o la va o la spacca”. Per fortuna è andata bene ed è arrivato un terzo posto che non mi sarei mai aspettato alla vigilia. Boscacci e Lenzi hanno un altro passo. Io sono rimasto con un gruppetto e nel finale sono riuscito ad avere la meglio nella lotta per il bronzo. Meglio di così non poteva davvero andare»

Alba De Silvestro (1ª classificata Vertical Race senior femminile): «Meglio di così questo weekend non poteva davvero andare. Sapevo che avrei potuto giocarmi la vittoria nella sprint e che nella staffetta il compito sarebbe stato abbastanza agevole, ma non pensavo di riuscire a vincere anche la Vertical Race. Non me l'aspettavo e per questo sono doppiamente contenta. La gamba è gamba, la condizione pure e a questo punto spero che duri. In partenza ho faticato un po', ma dopo i primi minuti di gara sono riuscita a prendere un buon ritmo. Con Katia Tomatis ci siamo date una mano, poi nel tratto più duro sono riuscita a prendere un po' di vantaggio e a portarlo fino al traguardo»

Davide Magnini (1° classificato Vertical Race junior maschile): «Sono molto contento della gara di oggi, anche perché non ero rimasto molto soddisfatto della sprint di venerdì sera. Ci tenevo a fare una bella gara perché questa è la specialità che si addice di più alle mie caratteristiche. Sono partito subito forte: gli altri hanno provato a seguirmi, ma nel finale sono riuscito a fare la differenza e a concludere bene. La forma sta crescendo e spero continui a farlo, perché i prossimi impegni internazionali saranno ancora più impegnativi»

Giulia Murada (1ª classificata Vertical Race junior femminile): «Speravo di tornare a casa qualche medaglia, ma a tre ori non ci pensavo. La stagione non poteva iniziare meglio. La Vertical è la gara che mi piace meno, perché è solo fatica. Questa, tra l'altro, è molto impegnativa, perché ci sono dei bei muri. Ho cercato di stare con il gruppo delle migliori, poi quando ho visto che la gamba era ancora buona ho provato ad accelerare ed è andata bene. La dedica di questa vittoria è per la mia famiglia e per mio papà in particolare, che mi sopporta sia nel ruolo di padre che di allenatore e non è facile»

Matteo Sostizzo (1° classificato Vertical Race cadetti maschile): «La Vertical Race era la gara a cui puntavo tra le tre disputate qui a Madonna di Campiglio. Nella prima parte di gara sono rimasto in scia ad Alberto Gontier, che è partito molto forte, poi, quando ho visto che la sua andatura cominciava a calare, ho provato ad aumentare il ritmo e nel finale sono riuscito a staccarlo. Voglio dedicare questa vittoria al Comitato Veneto, alla mia famiglia e al Sci Cai, che mi hanno permesso di arrivare fino a qui»

Samantha Bertolina (1ª classificata Vertical Race cadetti femminile): «Sono molto contenta di aver chiuso questo weekend con una vittoria, dopo l'oro della sprint e l'argento in staffetta, che pure è stato un bel risultato. La Vertical mi è piaciuta molto, ma io d'altronde amo la salita. La fatica si è fatta sentire, ma è stata una bella gara. Nel finale ho visto Giulia Murada lì davanti a me: nel finale ho provato a prenderla, ma va benissimo così, anche perché corriamo in due categorie diverse. Voglio dedicare questa vittoria ai miei genitori, che non mi fanno mai mancare il loro sostegno»

Rino Pedergnana (direttore di gara dei Campionati Italiani): «Siamo molto soddisfatti di questa nuova edizione dei Campionati Italiani qui a Madonna di Campiglio: gli atleti stessi si sono detti soddisfatti, il resto lo hanno fatto la location e le tre splendide giornate sotto il profilo del metro. La gara sprint sul Canalone Miramonti, così come la staffetta, penso rappresenti un'esperienza unica per tutti, sia per i grandi campioni che per i giovani atleti che si avvicinano a questa disciplina. Il format è vincente e vorremmo proporlo anche per la Coppa del Mondo, cercando di portare nel prossimo futuro una tappa di Coppa del Mondo qui a Madonna di Campiglio e di farla diventare un appuntamento fisso del massimo circuito internazionale almeno per qualche stagione. La formula olimpica per lo sci alpinismo è questa e anche gli atleti hanno dimostrato di essersi preparati per questo tipo di gara»

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