Con l’accensione del tripode in piazza Marconi, a Fondo, si è aperto giovedì scorso il mese della 44ª Ciaspolada. La cerimonia, che in passato si svolgeva in forma più stringata il giorno precedente la popolare gara podistica con le racchette da neve, ha assunto quest’anno un significato particolare, è diventata cioè un omaggio a chi questa competizione la ideò e la realizzò quasi mezzo secolo fa ed oggi non c’è più. La «Staffetta della Memoria» è stata ideata proprio per ricordare la figura di Alessandro Bertagnolli e l'8 dicembre ha coinvolto tanti suoi amici e colleghi di lavoro, che hanno coperto i 48 chilometri di un percorso tracciato da Tret a Fondo, passando per tutti i luoghi che hanno visto sfilare, almeno una volta, i concorrenti de La Ciaspolada.
I figli Francesca e Graziano e il nipote Thomas hanno acceso la torcia con una fiamma raccolta dalla tomba di Alessandro, al cimitero di Tret, e sono partiti verso il centro del paese, dove Gianni Holzknecht, presidente del comitato organizzatore della gara, ha ricordato l’amico con poche ma commosse parole. Poi la prima staffetta è partita alla volta del Passo delle Palade, passando la torcia ad un altro gruppo di amici di Alessandro dopo un chilometro. Di passaggio in passaggio, dopo otto ore di cammino, la fiamma è arrivata a Fondo nel tardo pomeriggio, portata in piazza da un gruppo di atleti che in passato hanno vinto questa competizione, ai quali si è aggiunto l’ironman trentino Alessandro Degasperi. Infine Maria Grazia Roberti, vincitrice di quattro edizioni comprese fra il 2008 e il 2011, ha acceso il tripode, la cui fiamma si spegnerà solo al termine de La Ciaspolada.
In una Piazza San Giovanni gremita ed animata dal «Natale in tutti i sensi», un mercatino che combina le tradizionali bancarelle con i laboratori dove i visitatori posso costruire da sé i doni, è stata ricordata la figura di Alessandro Bertagnolli, attraverso le parole di chi ha lavorato con lui e le immagini proiettate su una grande parete esterna del cinema. Il Coro San Romedio Anaunia di Romeno ha scaldato l'atmosfera, mentre le parole del senatore Franco Panizza, del vicepresidente del Consiglio Regionale Lorenzo Ossanna e del sindaco di Fondo Daniele Graziadei hanno portato la voce delle istituzioni. I fuochi d'artificio hanno chiuso la cerimonia.