Criterium Internazionale Giovani Fis

Le interviste ai protagonisti

Matteo Bendotti (1° classificato slalom speciale Allievi maschile)
«Dopo la prima manche non ero troppo soddisfatto e nella seconda ho cercato di attaccare a tutta. Lo scorso anno uscii di pista in slalom, questa volta sono riuscito a riscattarmi. La pista era davvero molto bella. Personalmente puntavo di più sul gigante ed è per questo che sono doppiamente felice per questa vittoria».

Davide Damanti (2° classificato slalom speciale Allievi maschile)
«Mi è mancato qualcosa per vincere, ma salire sul podio a questa manifestazione rappresenta sempre un bel risultato. Anche due anni fa fui secondo in slalom nella categoria Ragazzi e poi quarto all'internazionale. Sarebbe bello riuscire a ripetere quel risultato. Forse potevo sciare meglio, ma nella prima manche sono partito con un numero di pettorale abbastanza alto. Nella seconda ho recuperato cinque posizioni e un secondo posto qui a Folgaria non può che farmi contento, visto il livello dei partecipanti».

Alessandro Pizio (3° classificato slalom speciale Allievi maschile)
«Un terzo posto è sempre un terzo posto, ma potevo fare di meglio. La concorrenza qui è molto agguerrita e spesso sono i centesimi a fare la differenza. Personalmente mi sono sempre trovato molto bene su queste piste, dove due anni fa conquistai un doppio argento in slalom e in gigante alla fase internazionale. Nella prima manche non sono riuscito a esprimermi al massimo delle mie potenzialità e nella seconda non ho forse sfruttato al meglio un tracciato che girava parecchio e che, pertanto, mi si addiceva. Ci riproverò in gigante».

Valentina Savorgnani (1ª classificata slalom speciale Allievi femminile)
«Lo slalom era la gara sui cui puntavo di più ed è andata bene, anche perché è la prima volta che riesco a qualificarmi per le fasi internazionali. Mi sono trovata bene sul tracciato di gara, anche se forse potevo fare qualcosa di meglio. Vincere è sempre bello e sinceramente non pensavo di riuscire a raggiungere questo risultato, anche perché il livello di questa manifestazione è elevato e rappresenta una delle poche occasioni di confronto con i migliori atleti a livello nazionale».

Benedetta Giordani (2ª classificata slalom speciale Allievi femminile)
«Mi mancava una bella prestazione a questo evento, una delle gare più importanti della stagione. Ero riuscita a salire sul podio agli Italiani, ma mai qui a Folgaria. Questa volta è andata bene e sono molto soddisfatta, anche perché partivo con un pettorale piuttosto alto, il 32. Nonostante questo, ho trovato una pista ancora ottima e perfettamente preparata. Proprio per questo, il risultato è doppiamente importante e spero di riuscire a ripetermi in gigante».

Edoardo Saracco (1° classificato slalom gigante Ragazzi maschile)
«Ci tenevo a disputare una bella gara e già in ricognizione avevo visto che la tracciatura poteva essere buona per me, visto che era parecchio angolata. Lo scorso anno fui secondo in slalom al primo anno in categoria, poi due volte quarto alla fase internazionale. Quest'anno sono partito con l'idea di riprovarci e la prima è andata bene. Ora c'è lo slalom, una disciplina che mi piace quanto il gigante. La mia passione per lo sci? È una cosa di famiglia: mio padre è maestro, mia sorella in nazionale. Due punti di riferimento importanti per me».

Stefano Pizzato (2° classificato slalom gigante Ragazzi maschile)
«Ho commesso qualche errore, ma sono molto contento della mia prova. Nella parte alta, in modo particolare, il fondo era duro, ottimamente preparato e mi sono trovato a mio agio. Puntavo molto sul gigante, la specialità che preferisco, e per questo sono doppiamente contento di aver sfruttato al meglio il numero di pettorale, visto che sono partito per terzo. Lo sci è una passione che mi accompagna fin da piccolo e durante l'inverno mi trasferisco a Cortina, dove scio e studio. Come punto di riferimento ho mia sorella Sofia, che è in nazionale».

Alberto Cellie (3° classificato slalom gigante Ragazzi maschile)
«Qualche rimpianto c'è. Sul muro ho commesso due brutti errori, anche se sono riuscito a recuperare bene. Ormai pensavo che la gara fosse andata e il risultato compromesso, tant'è che nelle ultime porte non mi sono nemmeno messo in posizione. Con il senno di poi, è stata un'ingenuità, e un po' di rabbia c'è. Si poteva fare sicuramente meglio: proverò a riscattarmi in slalom, la specialità che più mi piace. È sempre bello sciare qui in Trentino, dove venivo già da piccolo durante le vacanze natalizie. Tornarci a gareggiare è altrettanto bello».

Giulia Scarabosio (1ª classificata slalom gigante Ragazzi femminile)
«Sinceramente non mi aspettavo di riuscire a vincere. Lo scorso anno conquistai lo slalom delle selezioni nazionali, ma nell'aprile scorso mi sono dovuta sottoporre a un'operazione a causa della rottura dei legamenti crociati del ginocchio. Ecco perché sono molto felice per questo risultato e, sinceramente, anche un po' sorpresa. Ora c'è lo slalom, la specialità in cui riesco a esprimermi meglio. Riuscire a ripetermi sarebbe fantastico».

Ludovica Loda (2ª classificata slalom gigante Ragazzi femminile)
«È la prima volta che partecipo a questa manifestazione e devo dire che sia la sede sia la pista di gara e l'atmosfera sono fantastiche. Siamo arrivati a Folgaria già giovedì scorso per prendere confidenza con le piste e, in tutta sincerità, non mi aspettavo di riuscire a disputare una gara così bella. Quest'anno avevo un terzo posto in una gara indicativa come miglior risultato: arrivare sul podio alle selezioni nazionali dell'Alpecimbra Fis Children Cup, dove ci sono tutte le migliori a livello italiano, non può che farmi felice».

Beatrice Sola (3ª classificata slalom gigante Ragazzi femminile)
«Il terzo posto è un bel risultato, soprattutto perché ci tenevo a riscattare l'uscita in gigante dello scorso anno, quando mi si sganciò uno sci. Peccato aver perso il secondo posto per due soli centesimi, ma ora c'è lo slalom, la gara che preferisco. La mia beniamina? Lindsey Vonn, di cui ho letto anche il libro. Mi piace la sua sciata, il suo carattere, il suo modo di essere e presentarsi. Un punto di riferimento sotto tanti aspetti».


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