Matteo Bendotti (1° classificato slalom gigante under 16 maschile)
«Il gigante è stato molto più difficile rispetto allo slalom: sia la pista sia la tracciatura si sono dimostrate molto impegnative. Ad ogni modo, seppur per soli due centesimi, sono riuscito a vincere e adesso posso concentrarmi sulle gare internazionali, dove non sarà facile confermarsi ai vertici. Riposerò per un paio di giorni e poi cercherò di fare del mio meglio, come sempre, sperando di riuscirci e che basti per centrare un bel risultato».
Matteo Noris (2° classificato slalom gigante under 16 maschile)
«Peccato aver perso il primo posto per soli 2 centesimi, ma non posso che fare i complimenti a Matteo Bendotti, che si è confermato ancora una volta il migliore. Nella seconda manche la pista era ovviamente un po' segnata, ma questo è il nostro sport. Quest'anno, dopo l'esperienza vissuta al secondo anno nella categoria under 14, parteciperò per la seconda volta alla fase internazionale di questa manifestazione: il fatto di essere riuscito a confermarmi a distanza di due anni mi rende molto felice».
Simon Talacci (3° classificato slalom gigante under 16 maschile)
«Questa gara è stata doppiamente difficile, vuoi per le difficoltà della pista e del tracciato, vuoi perché nella prima manche sono partito con un pettorale abbastanza alto. Di solito quando attacco tendo a esagerare: proprio per questo, nella prima manche ho pensato anche ad arrivare al traguardo, mentre nella seconda ho attaccato con tutte le forze che avevo. Come lo scorso anno parteciperò alle gare internazionali, con l'obiettivo di riscattare l'uscita in gigante di dodici mesi fa. Sarà comunque una bella occasione per confrontarsi con atleti provenienti da oltre 40 nazioni. Non capita tutti i giorni».
Carole Agnelli (1ª classificata slalom gigante under 16 femminile)
«Lo slalom speciale purtroppo non era andato benissimo, ma in gigante sono riuscita a riscattarmi. Ho cercato di attaccare fin dalla prima manche e questa volta è andata bene. Il tracciato di gara mi è piaciuto molto, non eccessivamente difficile ma comunque con qualche passaggio insidioso, che fortunatamente sono riuscita a interpretare bene. Ora proverò a fare del mio meglio anche alla fase internazionale. Mia cugina Nicole vinse slalom e gigante all'internazionale: sarà difficile riuscire a eguagliarla. L'importante sarà tagliare il traguardo sapendo di aver dato il massimo».
Benedetta Giordani (2ª classificata slalom gigante under 16 femminile)
«Sono molto contenta di questo secondo posto, soprattutto perché nella prima manche avevo commesso qualche errore di troppo e avevo chiuso sesta. Nella seconda, sapendo di avere la qualificazione già in tasca, ho cercato di attaccare senza fare calcoli. In gigante ho sempre faticato qui a Folgaria, ma la tracciatura questa volta si addiceva alle mie caratteristiche e sono riuscita a sfruttarla al meglio. Per la prima volta sono riuscita a qualificarmi per le gare internazionali: sarà un'esperienza nuova, che cercherò di vivere nel miglior modo possibile, cercando di esprimermi al massimo delle mie potenzialità».
Edoardo Saracco (1° classificato slalom speciale under 14 maschile)
«Sono riuscito a ripetere il risultato dello slalom gigante e questo non può che farmi felice. È stata una bella gara, con una prima manche abbastanza angolata e una seconda più filante: mi sono divertito. Ora sarebbe bello riuscire a salire sul podio anche nelle gare internazionali di venerdì e sabato. La forma c'è, la voglia e la convinzione di poter fare qualcosa di buono anche».
Emilio Bellardini (2° classificato slalom speciale under 14 maschile)
«Sono soddisfatto del mio secondo posto: la pista era davvero ottima, in condizione perfette nonostante i tanti passaggi. Nella prima manche ho attaccato di più, mentre nella seconda ho cercato di gestirmi un po' per garantirmi un posto tra i primi tre e la qualificazione alla fase internazionale: lì non si faranno calcoli e si punterà al podio, per me ma soprattutto per l'Italia, visto che rappresenteremo il nostro Paese e avremo l'occasione di confrontarci con i migliori giovani provenienti da tutto il mondo».
Leonardo Rigamonti (3° classificato slalom speciale under 14 maschile)
«Puntavo molto su questa gara, sapendo di potermi giocare un piazzamento importante. Al termine della prima manche, chiusa al nono posto, non ero molto soddisfatto. Proprio per questo, nella seconda ho cercato di attaccare senza pensare ad altro e alla fine ne è uscito un bel terzo posto. È andata bene».
Giulia Scarabosio (1ª classificata slalom speciale under 14 femminile)
«Sono molto soddisfatta e altrettanto sorpresa da questa nuova vittoria. Nell'aprile scorso mi sono dovuta sottoporre a un'operazione per la rottura del legamento crociato di un ginocchio e ho dovuto cercare di riprendermi in fretta. Proprio per questo, non mi aspettavo di poter conquistare questo risultato. Non me l'aspettavo davvero. Devo dire che l'Alpe Cimbra mi porta bene e ora voglio provare a prendermi una soddisfazione anche nelle gare internazionali del prossimo weekend. Punto al podio e, perché no, anche alla vittoria».
Beatrice Sola (2ª classificata slalom speciale under 14 femminile)
«Sono veramente soddisfatta di questo nuovo secondo posto. Nella manche decisiva ho commesso un errore prima del piano, che probabilmente mi ha impedito di giocarmi la vittoria, ma sono contenta così perché per me è arrivata per la prima volta la qualificazione alla fase internazionale. In queste gare il livello è molto alto e le migliori sono tutte molto vicine. Un confronto stimolante, che rappresenta un punto di riferimento e uno stimolo a migliorarsi».
Ginevra Trevisan (3ª classificata slalom speciale under 14 femminile)
«Dopo la caduta in gigante, puntavo tutto sullo slalom. È andata bene e questo terzo posto mi ha anche garantito la qualificazione per la fase internazionale. Non nego che prima di partire avevo molta ansia addosso, ma ho cercato di scaricarla in pista, appena aperto il cancelletto. I tracciati di gara erano stupendi, i più belli su cui abbia mai gareggiato. Due pendii regolari, quelli che mi piacciono di più».