Le parole dei protagonisti della sesta edizione
Giacomelli: «Decisiva la discesa verso Col de Bus»
Guido Giacomelli: «È stata una gara lunghissima e dura, con un bel percorso. Sono stato assieme a Reichegger fino alla prima salita di Punta Rocca, poi sono riuscito a staccarlo nella discesa a Pian dei Fiacconi. Nella salita verso Punta Penia era sempre dietro di me a qualche centinaio di metri e sono riuscito a mantenere il mio ritmo, per poi allungare ancora nella discesona fino al Col de Bous. Da quel momento ho capito che ce la potevo fare. Ho ancora tanta passione per questo sport e voglia di faticare. Peccato che il lavoro non mi consenta di allenarmi come vorrei. Sono particolarmente felice di aver vinto a questa gara che non conoscevo e che mi è piaciuta molto. Un’altra tacchetta nel mio palmares».
Manfred Reichegger: «Giacomelli nella prima discesa ha subito mostrato chi fosse a comandare in questa giornata. Io ho provato a ricucire il gap nella seconda salita, ma il divario è rimasto identico e, come detto, in discesa lui ha qualcosa più di me. Quella da Punta Penia è stata davvero impegnativa e bella, la prima discesa alpinistica che ho affrontato quest’anno e lì Giacomelli mi ha dato la "mazzata" definitiva. Una gran bella gara e passare a Punta Penia è stato entusiasmante, bello il passaggio a piedi, peccato che ci fosse tanta nebbia e non ci abbia consentito di gustarci il paesaggio. Forse la più bella gara alla quale ho partecipato quest’anno».
Simone Manfroi: «Sono davvero soddisfatto della prestazione di oggi. Non mi aspettavo di andare sul podio, ma le gambe giravano ed è stato tutto più facile. Alla prima salita ero quinto, poi ho recuperato una posizione e in cima a Punta Penia ho agguantato Moling, che sono poi riuscito a superare in discesa. Che emozione arrivare subito dietro ad atleti così forti».
Cecilia De Filippo: «Gara e percorso bellissimi, peccato per la nebbia a Punta Penia. La successiva discesa era difficoltosa ed ero anche un po’ in ansia, perché ero rimasta da sola in quel tratto e non c’era una grande visibilità. Una vittoria inattesa e per questo ancora più bella, così come la neve e anche il tratto nel canyon. Sono partita con il mio ritmo e mi sono trovata subito davanti a tutte ed ho cercato di gestire le energia, anche perché non ho molte gare lunghe nelle gambe».
Margit Zulian: «Devo fare i complimenti agli organizzatori, davvero bravi per aver proposto un tracciato tecnico e divertente sulla Regina delle Dolomiti. So che hanno lavorato come matti ed è doveroso ringraziarli. Ho fatto fatica subito sulla prima salita. È un periodo dove la forma non è ottimale e non riesco ad esprimermi. Per fortuna in discesa, che è la mia specialità, ho ridotto un po’ il divario, ma è un periodo un po’ così. Ci sta».
Diego Salvador (presidente Comitato Organizzatore): «Per il mio Comitato è un giorno speciale, finalmente siamo riusciti dopo sei anni a proporre il passaggio a Punta Penia. Un percorso originale che è piaciuto molto e per questo devo ringraziare il tracciatore e guida alpina Lorenzo Battisti e i responsabili di percorso Mauro Sommavilla e Valerio Lorenz, oltre al soccorso alpino e a tutti i collaboratori. È stato un lavoro impegnativo con corde in salita e in discesa, gradini e altri accorgimenti per la sicurezza. Grazie a tutti ed ora si fa festa».
