Ecco le impressioni dei protagonisti al termine dell’Adamello Ski Raid, raccolte sul traguardo di Ponte di Legno.
PRIMI CLASSIFICATI
Damiano Lenzi: «Lanfranchi e Boffelli hanno provato ad attaccare subito in maniera esagerata. Noi abbiamo approfittato del loro incredibile sforzo e quando hanno cominciato ad esaurire la benzina abbiamo aumentato il ritmo. Li abbiamo raggiunti in fine alla prima discesa e poi li abbiamo staccati definitivamente al Canalino Adamello. Il nostro obiettivo era quello di riuscire a guadagnare più vantaggio possibile, perché sapevamo che nel finale bisognava correre a piedi e non volevamo sorprese».
Matteo Eydallin: «Io e Damiano nelle gare lunghe in questo momento abbiamo qualcosa in più degli avversari, che possono studiare tutte le tattiche che vogliono, ma alla fine non sono sufficienti. Proprio dagli errori commessi in passato abbiamo imparato a gestirci. Un giorno anche gli altri capiranno come comportarsi e allora cambierà tutto. Intanto ci giochiamo questa vittoria».
SECONDI CLASSIFICATI
Werner Marti e Martin Anthamatten: «L’Adamello Ski Raid è una competizione impegnativa e straordinaria. Abbiamo offerto una buona prova, dimostrando di aver costruito un ottimo feeling. Gli italiani erano imprendibili, ma noi abbiamo cercato di tenere il nostro ritmo e il secondo posto è un eccellente risultato. Abbiamo avuto qualche difficoltà nella prima discesa da Passo Presena perché c'era poco spazio per superare le ragazze che ci precedevano. Siamo contenti. Un test positivo in vista del Mezzalama, che affronteremo con Kilian Jornet».
TERZI CLASSIFICATI
Michele Boscacci: «Siamo entrati subito nel quartetto che ha fatto la gara, guadagnando un po’ di distacco dai leader e mantenendo la quarta posizione, con 4 minuti di ritardo da Lanfranchi e Boffelli. Nell’ultima ascesa ci siamo accorti che erano un tantino in difficoltà e così abbiamo cercato di portarci sotto, riuscendoci e agguantando il podio».
Nadir Maguet: «Avevo concluso all'ottavo posto due anni fa con Cazzanelli, ma con Michele è decisamente un altro andare. Purtroppo non avevo la gamba buona come al Pierra Menta ed ho faticato. Invece del cannone di Cresta Croce io ho visto... la Madonna».
QUARTI CLASSIFICATI
Filippo Beccari: «Un grandissimo quarto posto, inatteso. Siamo partiti piano piano, impostando una gara in recupero. Nella discesa finale, nel pezzo a piedi nel bosco, abbiamo visto davanti a noi Lanfranchi e Boffelli in difficoltà ed abbiamo forzato raggiungendoli e superandoli. Ho avuto una gran fortuna nel trovare un compagno di qualità, un ragazzo speciale».
QUINTI CLASSIFICATI
Pietro Lanfranchi: «Da metà gara in poi ho ceduto. Sono molto deluso, perché volevamo il podio a tutti i costi. Quello dell’Adamello è l’unico che ancora mi manca. Ci abbiamo provato dall’inizio, ma per me non era giornata. Non abbiamo esagerato. Se la gamba avesse tenuto saremmo arrivavati in fondo vincitori, ma non è andata così. William ce l'avrebbe anche potuta fare, sono stato io ad incontrare difficoltà».
William Boffelli: «Eravamo in corsa per il podio fino all’ultima salita. Poi però sono rientrati Maguet e Boscacci ed abbiamo anche perso un po’ di fiducia. Peccato. Oggi era una bella occasione per fare il podio».
SETTIMI CLASSIFICATI
Alex Salvadori: «Un risultato insperato. Un settimo posto che ci gratifica molto, perché ci tenevamo a fare bene, se non altro perché eravamo inviati per lo speciale che andrà in onda su RaiSport. Ci siamo allenati molto con Daniele in queste settimane ed è nata una bella amicizia, il risultato di oggi lo testimonia».
Daniele Cappelletti: «Grande risultato a questo Adamello Ski Raid, considerando che davanti a noi ci sono degli extraterrestri, dei professionisti di questo sport. Abbiamo centrato un grande risultato con un compagno con il quale mi sono trovato benissimo, sia nei tanti allenamenti in quota, grazie anche al soggiorno al rifugio delle Lobbie, sia in gara».
PRIME CLASSIFICATE
Axelle Mollaret: «Una vittoria grandiosa in una gara impegnativa. Abbiamo lottato dal primo all’ultimo metro assieme. Siamo fiere di questo successo. Devo dire che il pubblico ha rappresentato un arma in più per noi, i volontari ci spingevano in quanto donne. Una competizione magica anche per il tifo trovato in quota».
Jennifer Fiechter: «Abbiamo attaccato subito sulla prima salita, poi sono andata in crisi nella discesa, ma Axelle è stata davvero fantastica. Mi ha aiutato. È grazie a lei se abbiamo vinto».
SECONDE CLASSIFICATE
Laetitia Roux: «L’Adamello per me è forse la gara più impegnativa. L’ho vinta tante volte e non è facile ripertersi. Per la mia compagna Cotrina è stata la prima partecipazione e non conosceva il percorso. Le nostre avversarie avevano qualcosa in più oggi, ma noi abbiamo disputato una bella gara».
Claudia Cotrina Galicia: «Un percorso bello e impegnativo, l’essenza dello sci alpinismo. Laetitia è davvero forte ed abbiamo fatto una buona prestazione».
TERZE CLASSIFICATE
Alba De Silvestro: «È stata la mia prima partecipazione all’Adamello. Devo abituarmi a gare così lunghe e devo ammettere che il primo test è stato positivo. Un terzo posto non me lo aspettavo certamente alla vigilia».
Katia Tomatis: «Avevo partecipato a questa gara due anni fa con Elena Nicolini ed oggi ho avuto la fortuna di trovare un’altra compagna forte come Alba. Ho stabilito un buon feeling con lei ed abbiamo offerto un’ottima prova».
QUINTE CLASSIFICATE
Elena Nicolini: «L’Adamello Ski Raid è una gara affascinante. Ce l’abbiamo messa tutta e va bene così. Due anni fa ero sul podio quest’anno no. Un po' mi dispiace, ma le gare a coppie sono così».
Dimitra Theocharis: «Per me non è stata una gran giornata. Mi spiace per Elena, che si è dovuta accontentare. Siamo arrivate sane e salve, mettiamola così».
Alessandro Mottinelli (Presidente Comitato Organizzatore): «Due anni fa avevamo goduto di una giornata straordinaria, oggi un po' meno. Ci rimane la soddisfazione per i tanti complimenti che abbiamo ricevuto dai partecipanti al traguardo e per il tanto pubblico che è accorso a Passo Presena per fare il tifo ai concorrenti sul percorso e anche nello Ski Stadium che abbiamo proposto per la prima volta. Continua così il nostro percorso di crescita di una gara che assieme al circuito La Grande Course vuol far conoscere lo sci alpinismo in tutto il mondo. Un grazie va infine a tutti coloro che hanno contribuito ad allestire il nostro evento».