Le interviste dopo la quarta tappa a Piné

Dopo oltre 260 km percorsi in quattro giorni e con le energie al lumicino ci sono ancora molti motivi di interesse alla Dolomiti Lagorai Mtb Challenge, in vista dell’ultimo atto che porterà i partecipanti sul traguardo di Molina di Fiemme. Pochi secondi separano infatti la seconda e terza coppia assoluta, mentre c’è bagarre anche per la vittoria nella categoria mista. Ecco le impressioni a fine gara dei protagonisti. 

Massimo Debertolis: «Ho faticato molto nella prova speciale, particolarmente tecnica, perché Marzio non si tira mai indietro. E’ stata una frazione spettacolare e nei trasferimenti ci siamo gustati il percorso. Un’ulteriore occasione per apprezzare il Lagorai, che conosco bene, ma non completamente».

Marzio Deho: «Pur avendo la vittoria finale in tasca, nelle prove speciali io e Massimo non ci risparmiamo. In particolare quando devo sfidare il cronometro non mi tiro mai indietro. Questa competizione ci consente nelle prove di trasferimento di affinare il nostro allenamento, mantenendo sempre grande concentrazione».

Michele Degasperi: «Una gran bella sfida con Janes e Alverà. Anche in questa tappa hanno recuperato un po’ di secondi, ma non molliamo. Silvano è un grande agonista ed un osso duro, però faremo di tutto per conservare la piazza d’onore».

Omar Oprandi: «La lotta per l’argento ci stimola sempre più in questa gara. Bella la prova speciale, poi nel secondo trasferimento mi sono pure perso».

Katerina Neumannova: «Un’esperienza meravigliosa, perché abbina l’aspetto agonistico della formula rally alla possibilità di gustarsi il paesaggio incantato del Trentino nelle prove di trasferimento. Ho faticato nella prima salita, poi ho trovato il ritmo giusto. Nella prova speciale Dominik ha iniziato a soffrire la distanza, perché non abituato a gare lunghe e quindi l’ho aiutato a gestire le energie. Il momento più bello è stato quando abbiamo scollinato sopra Baselga di Piné ed ho visto i due laghi, lì ho capito che il traguardo era vicino».

Dominik Hasek: «Nel primo tratto, pur presentando un un dislivello importante, non ho faticato molto. Poi, però, ho iniziato ad accusare la stanchezza, perché non sono abituato a percorsi lunghi. Per fortuna gareggiava con me Katerina, abituata a questi sforzi. Mi ha aiutato molto. Certo che ci sono dei paesaggi straordinari qui in Trentino. Una gara che consiglio a tutti i miei conterranei, con un solo consiglio: allenatevi bene prima di affrontarla».

Chiara Mandelli: «Mi sono davvero divertita tanto, soprattutto nel single track della prova speciale. Fantastico e doppiamente soddisfatti anche per essere riusciti a superare nella classifica i due altoatesini. Ci giocheremo tutto nell’ultima prova».

Verena Kerschbaumer: «Peccato per aver perso la maglia verde. Giovedì ha forato il mio compagno, oggi io ed abbiamo gettato al vento secondi preziosi. Non ci resta che recuperare le energie in vista dell’ultima tappa. Ottima la prova speciale».

Andrea Comoglio: «Che prova speciale. Con il mio compagno Massimo siamo andati davvero forte ad una media di 50-55 km orari. Siamo in tanti in pochi minuti. C’è grande bagarre ed è davvero divertente e stimolante».

Alen Rostagnol: «Di questa gara mi ricorderò il secondo posto assoluto nella prova speciale in discesa. Concludere alla spalle di Debertolis e Deho per pochi secondi non capita tutti i giorni. Mi piace molto questo format e anche l’intesa con il compagno Nicolino è ottima perché abbiamo lo stesso livello».

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