Enrico Zandonà non tradisce le attese e concede il bis in terra trentina. Dopo aver fatto propria la Baitoni - Bondone del 23 giugno, il pilota veronese ha conquistato oggi la prima edizione dello Slalom dei Sette Tornanti, gara organizzata dalla Scuderia Trentina su un pezzo del tracciato della mitica Trento - Bondone. Un battesimo, quello del sodalizio capitanato da Fiorenzo Dalmeri in questo tipo di gara, perfettamente riuscito, anche grazie alla collaborazione di tantissimi volontari e della comunità di Sardagna, che si è messa a disposizione dell'evento. Il colpo d'occhio offerto dai sette tornanti, oggi pomeriggio, non era molto diverso da quello che siamo abituati a vedere in occasione della cronoscalata ed i piloti, 52 quelli classificati, non si sono certo tirati indietro.
Zandonà, al volante di una piccola Formula tubolare studiata appositamente per gli slalom, ha stabilito il punteggio più basso (un punto a secondo e dieci di penalità per ogni birillo toccato) nella terza prova, come di solito avviene in questa particolare disciplina, che propone tre salite, la migliore delle quali viene tenuta per buona. Dietro a lui, staccato di 5 secondi e 33 centesimi, si è piazzato il piacentino Alessandro Tinaburri (Gloria C8 1000), che ha sfruttato al massimo la terza opportunità per scavalcare lo sfortunato Matteo Togn, trentino, che ha dovuto alzare bandiera bianca alla prima curva della seconda prova per la rottura del cambio della sua Radical Prosport 1600. I punti della prima manche (135,89) gli sono comunque bastati per salire sul terzo gradino del podio.
Medaglia di legno per il veloce Filippo Gennari (Renault Clio Rs 2000), il migliore nel novero dei piloti impegnati con vetture coperte, vincitore del gruppo GTI, mentre al quinto posto troviamo Daniele Cristofaro (Formula Arcobaleno 1000), che si è portato a casa il premio speciale riservato al migliore fra i concorrenti nati nel comune di Trento. Applauditissimo l'altoatesino Ronny Marchegger, che ha fatto faville con la sua Fiat 500 1200 gialla motorizzata Kawasaki (sesto assoluto), una delle più "puntate" dai fotografi. Nel gruppo SS successo per Gianfranco Basso (Opel Kadett GTE 2000), nel gruppo A per Fabrizio Ferrari (Citroen DS3), nel gruppo N per Roberto Pellè (Honda Civic Type E G6). In campo femminile si è portata a casa la coppa l'unica donna iscritta, Bruna Ugolini (Renault Clio Rs 2000). In gara c'erano anche due vetture storiche, condotte da Maurizio Berlanda (impavido tra i birilli con la sua Daimler Benz) e Maurizio Leonardelli (Fiat Giannini 650).
Tutte le vetture iscritte hanno esposto l'adesivo della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, alla quale molti piloti hanno versato una donazione. Al termine della gara c'è stato spazio per la premiazione, ospitata nel campo sportivo di Sardagna.
Il vincitore, Enrico Zandonà, si gode il successo conquistato su un tracciato che non aveva mai percorso. «Devo dire che questa Trento - Bondone in versione slalom è una gara fantastica – afferma – Oggi ho “assaporato” tre soli chilometri della famosa cronoscalata e mi sono piaciuti moltissimo, dato che vi si trovano tornanti e curve veloci, un mix molto divertente. A parte un problemino al cambio nella terza prova, è andato tutto bene».
Quindi un esperimento, questo della Scuderia Trentina, da ripetere? «Senz’altro, e l’ho già detto agli organizzatori. C’è qualche tratto dove l’asfalto andrebbe sistemato, ma è un bellissimo slalom, con le birillate posizionate nei punti giusti».
Ora non ti resta che metterti alla prova anche nella gara lunga… «Sì, è vero, non ho mai preso parte ad una Trento – Bondone e prima o poi dovrò farlo. Magari proprio con questa macchina, che in salita è molto agile. Fino ad ora, ad ogni modo, ho disputato una sola cronoscalata (domenica scorsa sul Nevegal, ndr).
La classifica dei primi dieci: 1. Enrico Zandonà (Formula Tubolare 1300) 129,91, 2° Alessandro Tinaburri (Gloria C8 1000) 135,24, 3. Matteo Togn (Radical Prosport 1600) 135,89, 4. Filippo Gennari (Renault Clio Rs 2000) 148,67, 5. Daniele Cristofaro (Formula Arcobaleno 1000) 150,16, 6. Ronny Marchegger (Fiat 500 Kawasaky 1200) 152,62, 7. Gianfranco Basso (Opel Kadett Gte 2000) 153,18, 8. Fabrizio Ferrari (Citroen Ds 3 1598) 154,02, 9. Roberto Parisi (Renault Clio Williams 2000) 155,55, 10. Paolo Gilli (Citroen Saxo 1600) 156,09.