Per Faggioli, in prova, il terzo tempo di sempre
Merli è lì ad un passo, domani la grande sfida

Una sola sessione di prove, questo pomeriggio, è bastata per lasciar intendere quale sarà il filo conduttore della 67ª Trento – Bondone. Non che ci fossero grandi dubbi, ma i riscontri di oggi hanno certificato che Simone Faggioli e la sua Norma M20 FC, rappresentano la lepre, al cui inseguimento dovranno mettersi tutti gli altri. Il tempo che ha staccato oggi, 9’18”38, è il terzo di sempre, preceduto solo dagli strepitosi 9’07”66 staccato in gara lo scorso anno e 9’10”68 conquistato nel 2015, un biglietto da visita niente male. In quanto a Christian Merli (Osella Fa30), ha fatto ancora meglio, non tanto in termini assoluti, visto che il suo 9’23”90 lo piazza al secondo posto, quanto in termini relativi, perché nel suo caso si tratta del migliore timing di sempre, in particolare inferiore al 9’25”82 realizzato nel 2014 in gara. Christian, tabulati alla mano, ha perso un po’ di terreno nell’ultima parte del percorso, ma si è detto fiducioso per domani. Se queste sono le premesse ne vedremo delle belle, non solo nella sfida per il successo, ma anche per quella, altrettanto appassionante, per il terzo gradino del podio, al quale possono legittimamente ambire, stando ai numeri, tre driver, quali Luca Ligato (Osella PA 21 EVO), leader italiano del Gruppo Cn, 10’01”35 oggi, Diego Degasperi, che per l’occasione ha lasciato la fida Lola Dome Honda a Massimo Furlini, per salire sull’Osella Fa 30 Zytek del Team Faggioli (10’01”51 oggi), e Federico Liber su Gloria C8P Evo, lo scorso anno in grado di scendere sotto i 10 minuti in gara e oggi capace di un 10’02”18. Questi sono i cinque protagonisti annunciati della gara di domani, ai quali potrebbe aggiungersi Achille Lombardi (Osella Pa21 S Evo), in corsa con Ligato per il successo nel gruppo Cn, il quale però oggi non ha potuto affrontare l’unica prova disputata, in quanto il suo motore si è spento sulla linea di partenza. Possono guardare con fiducia alla sfida di domani anche i trentini Sante Ostuni (Osella Pa21 Junior) e Matteo Moratelli (Osella Pa21 Jrb), accreditati rispettivamente del 13° (10’48”35) e 14° tempo (10’53”19).
Test non attendibile, quello di oggi, per la vetture del gruppo GT, dato che erano sul tracciato quando le bandiere rosse hanno cominciato a sventolare per segnalare l’incidente di Valentini. Marco Cristoforetti si candida per concedere il bis, dopo il successo del 2016, con la Porsche 997 GT3, ma il pugliese leader tricolore Lucio Peruggini sulla Ferrari 458 insegue il primato ed il pieno di punti. Da tenere d’occhio anche il trentino Giuseppe Ghezzi sulla Porsche 997.
In gruppo E1 il calabrese Egidio Pisano sulla Volkswagen Golf si è prenotato per un ruolo da protagonista, superando Matteo Daprà sulla Skoda Fabia R5, in corsa per la serie europea. Soddisfatto del debutto del nuovo motore sull’Alfa 155 GTA il teramano Roberto Di Giuseppe che ora è al lavoro per ottimizzare il set up sulla ex DTM.
In gruppo A le vetture da rally dei piloti di casa Giorgio De Tisi (Ford Fiesta WRC) e Tiziano Nones (Ford Focus WRC) hanno digrignato i denti già in prova, fissando il tempo di 11’03”41 il primo (19° assoluto) e di 11’15”52 (25° assoluto). L’altoatesino Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer) potrà puntare a incamerare punti tricolori, guardandosi in primis dalla Lancer Evo di Stefano Nadalini. In gruppo N il trentino Antonino Migliuolo ha suonato la carica al volante della Mitsubishi Lancer EVO, mettendosi alle spalle la folta concorrenza europea.
Fra le vetture storiche il più veloce è stato Agostino Iccolti su Porsche Rs, che ha fissato il tempo di 12’12”21, precedendo di 3”19 l’austriaco Harald Mössler su Steyr Puch, di 7”13 Roberto Buratti su Van Diemen Rf-79, di 11”16 Mario Sala (Porsche 906) e di 16”06 Giovanni Ambroso su Osella Pa 9/90, che lo scorso anno aveva vinto la gara trentina. Non sono presenti, quest’anno, il secondo classificato dell’anno scorso Jean Marie Almeras, che era iscritto, ma poi per motivi di salute ha preferito rinunciare ad una gara che porta nel cuore, e il trentino Remo Decarli, terzo nel 2016. Non ci sarà, purtroppo, nemmeno Adolfo Bottura, quest’anno iscritto alla gara riservata alle vetture storiche con la bellissima March 712 M Ford, che purtroppo l’ha tradito nella prima sessione di prove: le guarnizioni di testa hanno ceduto e si è dovuto fermare a Pra’ della Fava.
Un paio di incidenti, che hanno richiesto l’intervento del carro attrezzi, hanno rallentato non poco, come accennato, la prima serie di prove delle vetture moderne. I piloti che hanno danneggiato il proprio veicolo e che non saranno verosimilmente al via domani sono Lino Vardanega (Mistubishi Evo X) e Michael Valentini (Ford Fiesta Wrc di gruppo A), che ha addirittura spostato un Jersey alla postazione 54, il quartultimo tornante. La seconda serie è stata quindi concessa alle sole vetture storiche.
La gara scatterà domani alle 10. La strada verrà chiusa alle 8,30, ad ogni varco saranno presenti gli addetti alla vendita del biglietto di ingresso, il cui costo è di 20 euro, con accesso gratuito per gli under-16. Le previsioni meteorologiche disegnano una giornata con un clima ideale per staccare tempi da record.

Risorse aggiuntive:

galleria Le fotografie delle prove
allegato Le classifiche delle prove (xls)
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