Manuel Oioli era indicato dagli addetti ai lavori come uno dei principali candidati al titolo nella corsa riservata agli Esordienti classe 2003. Il novarese della Nuovi Orizzonti non ha deluso le attese e ha centrato il bersaglio grosso ai Campionati Italiani delle Terme di Comano.
Oioli ha regalato la seconda maglia tricolore al Piemonte, dopo quella conquistata dalla pari età Francesca Barale: lo ha fatto con uno spettacolare attacco sull'ultima discesa del percorso, a due chilometri dall'arrivo, per poi andare a tagliare il traguardo in solitaria con 9 secondi di vantaggio sul primo gruppetto degli inseguitori. Lo sprint per la medaglia d'argento è stato vinto dal veneto Stefano Cavalli, mentre sul terzo gradino del podio è salito il lombardo Diego Ressi, uno dei grandi protagonisti. Nono e migliore dei trentini il portacolori del Veloce Club Borgo Andrea Dalvai, che fu medaglia d'argento nel 2016.
A differenza di quanto visto nella corsa Esordienti primo anno, i classe 2003 hanno dato fuoco alle polveri fin dalle prime pedalate, con una lunga serie di scatti e contro scatti: la media finale di poco superiore ai 40 km/h la dice lunga su quanto la corsa sia stata tirata e combattuta.
Durante il terzo dei sei giri del circuito della “Val Lomasone”, è andato all'attacco il lombardo Lino Colosio, poi raggiunto dal siciliano Andrea Bruno. I due hanno raggiunto un vantaggio massimo di 30 secondi sul gruppo, tornato compatto al km 37 di gara sui 55 totali. A quel punto ci hanno provato prima l'emiliano Luca Collinelli, poi il lombardo Diego Ressi, che è riuscito ad avvantaggiarsi e ha visto accodarsi alla sua ruota il veneto Edoardo Zamperini, con il campano Alfonso Grammegna a inseguire in solitaria.
La coppia è transitata per la prima volta in zona arrivo con 25 secondi di vantaggio su Grammegna e 30 secondi sul gruppo, ridotto a una trentina di unità a causa della forte andatura.
A quel punto mancava solamente il giro conclusivo del circuito “Delle Terme” con la salita del Ponte dei Servi, dove Ressi e Zamperini sono stati ripresi. Poco prima dello scollinamento, a meno di tre chilometri dall'arrivo, c'è stato il forcing di Oioli, che si è poi lanciato a tutta velocità in discesa. Il piemontese ha guadagnato una decina di secondi e li ha portati fin sul rettilineo di via Cesare Battisti a Ponte Arche (Comano Terme), concedendosi il lusso di alzare le braccia al cielo già a 200 metri dall'arrivo.
A nove secondi è arrivato il primo gruppetto degli inseguitori, composto da undici atleti, che si sono giocati i restanti due gradini del podio: a vincere lo sprint è stato il veneto Stefano Cavalli (medaglia d'argento), che ha preceduto il generoso e tenace Diego Ressi, medaglia di bronzo al termine di una gara da protagonista. Quarto e quinto il piemontese Gioele Solenne e il lombardo Riccardo Perani, mentre il trentino Andrea Dalvai, che puntava a salire nuovamente sul podio dopo il secondo posto del 2016, si è dovuto accontentare della nona posizione, seguito in dodicesima piazza dal compagno di squadra Marco Andreaus.
Manuel Oioli racconta così l’ultima parte della gara: «Quando la salita stava per terminare ho cercato di raggranellare qualche metro di vantaggio per poi giocarmi tutto in discesa, dove mi sono preso qualche rischio, che alla fine ha pagato. Arrivato in fondo ho visto che avevo guadagnato un discreto vantaggio e così ho dato tutto per cercare di mantenerlo: a 200 metri dall’arrivo ho capito che era fatta e sono arrivato in solitaria. Non ho adottato particolari tattiche, queste gare vanno vissute momento per momento senza rinunciare a prendere l’iniziativa».
Stefano Cavalli, secondo classificato, sa di avere dato tutto: «Nel circuito della Val Lomasone ho cercato di rimanere sempre davanti ed anche di scattare, ma il gruppo ha sempre riassorbito ogni spunto. Quando siamo passati per la prima volta sotto il traguardo abbiamo saputo che eravamo a soli 30 secondi dai fuggitivi e quindi ci siamo gettati al loro inseguimento, poi però Manuel ha dimostrato di avere più benzina degli altri e quando è andato via nessuno è riuscito a contrastarlo. Poi, in volata, me la sono giocata alla grande».
Diego Ressi, terzo classificato, racconta: «Si è trattato di una gara movimentatissima: ho provato a scattare dopo due giri in Val Lomasone, all’uscita dal circuito ho aspettato Zamperini per poter affrontare insieme la discesa verso Ponte Arche, ma poi sulla salita Manuel ha cambiato marcia, sembrava andasse a velocità doppia rispetto agli altri. Il terzo posto finale comunque è un bel risultato. Ringrazio la squadra della Lombardia per il lavoro che ha svolto per me».