Sono passate poche ore dall'ultimo Inno di Mameli risuonato nella Valle delle Terme di Comano, che per il secondo anno consecutivo ha ospitato i Campionati Italiani Esordienti e Allievi di ciclismo su strada, alla presenza di circa 800 promesse delle due ruote dai 13 ai 16 anni provenienti da tutta Italia.
La sensazione del Comitato Organizzatore è quella che sia andato tutto nel migliore dei modi. A contribuire alla buona riuscita dell'evento c'è stato anche il meteo, un weekend prettamente estivo, con i temporali che si sono quasi sforzati di sfogare le proprie lievi conseguenze solamente nelle ore notturne, mentre gli atleti erano a dormire e gli organizzatori a rifinire gli ultimi dettagli. Detto del “favore” di Giove Pluvio, il merito va anche e soprattutto a una sinergia tra diversi attori che ha fatto in modo che gli applausi per la manifestazione ora siano praticamente unanimi.
«Il sentore è che se le cose nel 2016 erano già andate molto bene, quest'anno si sia compiuto un ulteriore salto di qualità - spiega Angelo Zambotti, presidente del Comitato Organizzatore Terme di Comano 2017 - Questo grazie all'esperienza maturata e soprattutto al vero spirito di squadra emerso tra vari attori. Sto parlando di Apt Terme di Comano Dolomiti di Brenta e Società Ciclistica Storo, un tandem oramai affiatato e complementare, al quale si affiancano il Comitato Trentino Fci presieduto da Dario Broccardo, indispensabile per l'individuazione di figure tecniche qualificate ed esperte, e tutti coloro che si sono occupati di viabilità in un contesto non semplicissimo: cito chi c'era, ovvero Polizia Locale Giudicarie, Vigili del Fuoco Volontari con i Corpi di Bleggio Inferiore, Bleggio Superiore, Fiavé e Lomaso, Corpo Forestale Provincia Autonoma di Trento, Custodi Forestali, Carabinieri di Ponte Arche, Associazione Carabinieri in congedo, perché sono andati al di là del proprio compito, rivelandosi collaboratori fondamentali grazie ad un modus operandi propositivo e teso a migliorare ciò che in passato magari non è funzionato al meglio».
Alla buona riuscita della manifestazione ha contribuito l'opera silenziosa ma professionale e incessante di 200 volontari, un esercito di maglie azzurre, quelle che caratterizzavano i membri dello staff. «Duecento persone di tutte le età provenienti dalle intere Giudicarie e non solo – precisa Zambotti - che sotto la guida di Luca Riccadonna hanno curato ogni aspetto per fare in modo che chiunque sia passato in questi giorni da Fiavé, Comano Terme, Bleggio Superiore o Stenico si sia sentito veramente al centro di una grande festa dello sport. Tutto ciò grazie al sostegno dell'Assessorato allo Sport della Provincia di Trento, della Comunità delle Giudicarie, del Consorzio Bim del Sarca, delle amministrazioni locali e di altri importanti partner».
Passando all'aspetto tecnico delle corse tricolori, che hanno visto al via 800 corridori dai 13 ai 16 anni provenienti da tutta Italia, i percorsi si sono confermati perfetti e capaci di esaltare le caratteristiche degli atleti più forti (i podi ne sono la testimonianza), nonché di offrire scenari mozzafiato. «Dalla bella cornice della partenza di Fiavé al verde paradiso della Val Lomasone, dall'impegnativo circuito Don Guetti tra le Pievi di Lomaso e Bleggio al trampolino di lancio del Ponte dei Servi dopo l'adrenalinico suono della campanella, fino all'ultimo chilometro da togliere il respiro, i tracciati delle Terme di Comano si sono confermati una sede perfetta per un evento di tale portata».
E ora si parla di un possibile tris nel 2018. «Il presidente federale Renato Di Rocco, presente nel weekend, ci ha regalato più di una speranza ma ora pensiamo a tirare il fiato, poi si vedrà – conclude Zambotti - Per qualche giorno vogliamo goderci i tanti complimenti arrivati dai vari Comitati e soprattutto delle famiglie che alle Terme di Comano trovano un territorio ideale per il relax all'insegna dello sport all'aria aperta: per noi questa è una ricompensa che ci ripaga ampiamente dei tanti sforzi profusi negli scorsi mesi».