Per la terza volta Trento ha ospitato l'ultima sprint della stagione di Coppa del Mondo e, per la terza volta in tre anni, Emanuele Becchis ha fatto centro. Il cuneese, che nel 2017 ha centrato il secondo titolo iridato della carriera nella specialità, ha confermato i pronostici e si è imposto d'autorità. Comprensibile la sua gioia al traguardo.
«Trento mi porta bene – racconta a caldo il vincitore della gara senior maschile – Finora qui ho sempre vinto e non posso che ringraziare questa città e il suo pubblico. È stato bello disputare la finale assieme ad Alessio Berlanda: era da un po' che non ci scontravamo e la gara è stata tirata fino alla fine. Sono contento di essermi giocato la vittoria con lui e di essere salito sul podio assieme al compagno di mille battaglie. Il 2017 è stata per me una stagione fantastica, ho conquistato il mio secondo titolo mondiale, sono riuscito a mantenere la condizione fino alla fine e a vincere la sprint di Trento».
Alessio Berlanda ha onorato al meglio la gara di casa, che per il terzo anno consecutivo lo ha visto salire sul podio, secondo nel 2015 e in questa occasione, mentre nel 2016 fu terzo. Gli anni passano – ora sono 38 - ma il trentino si è dimostrato ancora capace di reggere il confronto con i massimi interpreti della specialità.
«Ho tirato fuori le ultime energie della stagione e sono veramente contento del mio risultato – commenta Berlanda – Ho avuto il picco di forma in giugno e non era facile arrivare ancora pimpante all'appuntamento di Trento. Il fatto di correre in casa, però, mi ha dato una spinta in più, necessaria per arrivare in finale con Becchis. Ha vinto il più forte e gli faccio i complimenti. Battere in semifinale il norvegese Olafsen è stato un colpaccio: aveva il miglior tempo in qualifica, ormai un'abitudine per lui nelle gare di Coppa. A metà rettilineo ero ancora leggermente avanti, ho dato tutto e sono riuscito a tenermelo dietro. Il secondo posto è uno splendido risultato».
Sul secondo gradino del podio è salita anche la fiemmese Gaia Vuerich, nazionale di sci di fondo, che ha approfittato dell'occasione per un test in gara in vista della stagione invernale. «Non sapevo realmente quale potesse essere la mia condizioni e quali le mie chance di podio e vittoria – spiega Gaia – Alla vigilia della gara ho fatto il primo allenamento con gli skiroll veloci dopo quasi un anno. Con il senno di poi, se avessi curato un po' di più qualche aspetto forse sarebbe potuta arrivare la vittoria. In finale ho perso un passo ed è bastato per veder sfumare il primo posto. La gara è sempre gara ed è sempre bello vincere, comunque è stato un buon test. Adesso mi concentrerò sulla stagione invernale: ci saranno le Olimpiadi, ma il mio primo e vero obiettivo è quello di lavorare bene giorno dopo giorno».
La seconda vittoria azzurra di giornata ha portato la firma della junior bellunese Alba Mortagna, che proprio a Trento ha conquistato la leadership della classifica di Coppa del Mondo. «Quella conquistata qui a Trento è la sesta vittoria stagionale in una gara sprint, che si è confermata la mia specialità – commenta l'azzurra – Quest'anno sono maturata molto sotto il profilo tecnico e agonistico e ora sono anche leader di Coppa del Mondo. Peccato che la gara in tecnica classica del Bondone non sia particolarmente adatta alle mie caratteristiche, ma proverò a difendermi a denti stretti cercando di limitare i danni al massimo, per poi giocarmi tutto nella tappa finale di domenica ad Aldeno».
Soddisfatto del primo secondo posto, infine, anche lo junior Francesco Becchis. «Meglio di così non si poteva fare – spiega – Il livello era molto alto e già aver raggiunto la finale è stato un bel risultato. Conoscevo bene l'avversario lettone e sapevo che sarebbe stato tosto da battere. L'importante è essersela giocata fino alla fine. Va benissimo così».