La settima edizione della «Ciaminada Nonesa» premia un atleta ugandese, Ousman Jaiteh, e una roveretana, Veronica Chiusole. La mezza maratona organizzata dallo Sci Club Fondisti Alta Val di Non, in collaborazione con la Pro Loco di Sarnonico, diventata ormai tappa fissa dell’autunno podistico trentino, svoltasi oggi sul tradizionale percorso che tocca alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Alta Val di Non, ha dunque due nuovi vincitori. L’atleta africano, in particolare, ha stupito tutti, non solo perché corre da appena un anno, dopo essere giunto in Italia su un barcone nel 2016, ma anche perché ha stabilito il nuovo primato della gara: 1 ora, 14 minuti e 7 secondi. Un tempone ha fissato anche il secondo, il solandro Alex Cavallar, appena 21 secondi in più, a dimostrazione del ritmo indiavolato che hanno tenuto i due di testa per tutta la gara. Il podio maschile è stato completato da Emanuele Franceschini, mentre su quello rosa hanno festeggiato anche Anna Zambanini, seconda, e Sara Baroni.
Allo start di Sarnonico si erano presentati in 425, 190 dei quali iscritti alla mezza maratona, 140 alla passeggiata di nordic walking e un centinaio alla passeggiata “A spas per i Pradiei” (entrambe non competitive). Dopo il via la coppia composta da Ousman Jaiteh (U.S. Villagnedo) e da Alex Cavallar si è posizionata decisamente al comando: quando il dislivello diventava significativo toccava al solandro andare più veloce, quando invece diminuiva era l’africano ad imporre il ritmo. Di particolare rilievo il tempo che i due hanno impiegato a percorrere il nono chilometro, 2’45”, roba da gare internazionali. Dietro, intanto, gli altri si erano sgranati in un ordine che via via si è fatto sempre più immutabile: Emanuele Franceschini (G.S. Trilacum) ha badato a conservare un posto sul podio, dietro Francesco Odorizzi, Adriano Pinamonti (Fondisti Alta Val di Non) ed Enrico Cozzini (G.S. Fraveggio) hanno gestito la posizione senza poter portare attacchi a chi li precedeva. Decisivi sono stati gli ultimi due chilometri, corsi su asfalto in piano, nei quali Jaiteh si è involato verso il traguardo di Sarnonico, definendo con precisione la classifica nelle posizioni di vertice. Cavallar ha chiuso a 21 secondi da lui, Franceschini a 4’39”, Odorizzi a 6’35”, Pinamonti a 8’29” e Cozzini a 9’08”. A completare la top ten sono poi giunti Filippo Giovannini (Giudicarie Esteriori) a 11’11, Fulvio Corradini (Atletica Valli di Non e Sole) a 11’19”, Nicola Bertoldi (5 Stelle Seregnano) a 11’56” e Federico Bertagnolli (Fondisti Alta val di Non) a 12’13”.
In campo femminile Veronica Chiusole (Atletica Loppio) ha fatto gara in solitaria, chiudendo in 1’35”26, seguita da Anna Zambanini (G.S. Fraveggio) a 2’5”, e Sara Baroni (Quercia Rovereto) a 2’14”.
Per quanto concerne le singole categorie, successi per Filippo Giovannini e Giulia Franchi fra gli Amatori A, Adriano Pinamonti e la stessa Veronica Chiusole fra gli Amatori B, Fulvio Corradini e Fernanda Fedel fra i Veterani, Bruno Facinelli e Rosy Pattis fra i Pionieri.
«Sono particolarmente soddisfatto della mia prestazione – afferma il vincitore Ousman Jaiteh – perché mi alleno per le mezze maratone su strada, ma non per competizioni dure come questa. Nelle settimane scorse ho cercato di svolgere una preparazione ad hoc, su salite e discese, e questo lavoro ha pagato. Ho cominciato a praticare questo sport solo dopo essere arrivato in Italia poco più di un anno fa, perché tutti i miei amici correvano, e devo dire che mi sta dando grandi soddisfazioni».
Il secondo classificato, il solandro Alex Cavallar, non ha rimpianti: «Io e Ousman abbiamo tenuto un ritmo folle fin dalla partenza – spiega -, ho cercato di sfruttare al massimo i tratti i salita, nei quali riuscivo ad andare un po’ più veloce, ma poi lui recuperava sul piano e sull’asfalto e nel finale è riuscito a staccarsi in maniera decisiva. Tuttavia se guardo al tempo, tre minuti più basso del mio precedente primato, sono molto contento».
La vincitrice, la roveretana Veronica Chiusole, ha apprezzato il percorso: «Sul piano paesaggistico è una competizione molto bella – dice – ma non è una mezza maratona ordinaria, è una gara piena di salite e discese che richiede un certo tipo di preparazione. Aver tenuto alle spalle una specialista come Anna Zambanini è motivo di soddisfazione».