Fis World Junior Championships

A Davos successo per la scultura di ghiaccio
realizzata dai ragazzi del Liceo Artistico di Fassa

Pochi giorni dopo il tradizionale appuntamento con il World Economic Forum di Davos, che ha visto la contestata presenza del presidente statunitense Donald Trump, nella località svizzera del cantone dei Grigioni hanno lasciato un simbolo trentino anche gli organizzatori dei Campionati Mondiali Juniores di sci alpino della Val di Fassa.
Il Comitato organizzatore della valle ladina trentina era infatti presente con una propria delegazione per confrontarsi con i vertici della Federazione Internazionale dello Sci e con gli organizzatori svizzeri della stessa competizione, che si è svolta nei giorni successivi all’incontro internazionale.
Il simbolo che domina nei pressi della Medals plaza di Davos, fra l’altro a pochi metri dal parterre della gara del team event, è una statua di ghiaccio realizzata dagli alunni del Liceo Artistico Giuseppe Soraperra di Pozza di Fassa, istituto che collabora su più fronti con i Mondiali Junior 2019, grazie alla sensibilità della Sorastant de la Scola Ladina de Fascia, professoressa Mirella Florian.
La scultura ha una dimensione di quattro metri di larghezza per tre di altezza ed è stata realizzata da quattro alunni, accompagnati dal professore Davide Deflorian. «Non è la prima volta che realizziamo strutture di ghiaccio, – spiega Deflorian – ma è la prima assoluta all’estero con il liceo artistico. Negli anni scorsi ne avevamo costruito alcune sculture a Pozza di Fassa e ad Alba di Canazei».
Cosa raffigura la scultura? «Sono stati assemblati in un unico corpo il logo di Davos 2018 e di Val di Fassa 2019. I quattro ragazzi presenti, ovvero Luca Debiasi (della quarta classe), quindi Mariasole Cavalieri, Maria Giacomelli e Michele Caurla (di quinta), avevano presentato quattro bozzetti diversi, poi gli organizzatori di Davos hanno scelto quello che più gli piaceva ed abbiamo iniziato nell’assemblaggio del blocco di neve e successivamente la personalizzazione».
In totale ci sono voluti cinque giorni di lavoro dalla domenica al giovedì mattina per completare l’opera, nonostante qualche giorno di neve, che ha rallentato il lavoro della squadra trentina. La statua è poi stata personalizzata con una targa degli autori e dell’evento Val di Fassa 2019, particolarmente apprezzata dagli atleti in gara ai Mondiali Juniores, che hanno voluto farsi fotografare davanti ad essa per portarsi a casa una testimonianza di partecipazione all’importante evento internazionale giovanile, ma pure dai tanti turisti e dalle famiglie, incuriositi dalla scultura.

Risorse aggiuntive:

galleria Scultura di ghiaccio - Davos

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