Le voci dei protagonisti della gara in tecnica classica
Mauro Brigadoi (1° classificato 30 km tecnica classica)
Sinceramente non me l'aspettavo, anche perché negli ultimi giorni ho accusato un problema a una mano e fino a ieri non sapevo se sarei riuscito a prendere il via. Ora sto meglio e così ho deciso di gareggiare, sfruttando l'occasione anche come test in vista della Vasaloppet. Sono contento per il team, per me e per i nostri sponsor. La gara è fantastica e ho confermato il mio buon feeling con il Monte Bondone. La neve è cambiata un po' nella seconda parte di gara, ma gli skiman hanno fatto un ottimo lavoro.
Francesco Ferrari (2° classificato 30 km tecnica classica)
È stata una bella gara, coronata da un ottimo lavoro di squadra. Brigadoi ha imposto un bel ritmo e noi abbiamo lavorato per salire sugli altri due gradini del podio. Ce l'abbiamo fatta e non possiamo che essere soddisfatti. Il percorso è molto bello e tecnico, stupendo con una giornata di sole come quella che abbiamo trovato. La mia stagione finora è andata bene, sopra ogni aspettativa. Lavorerò per migliorare ancora.
Bruno Debertolis (3° classificato 30 km tecnica classica)
Era importante per la squadra riuscire a cogliere la vittoria e il risultato pieno sul podio, per onorare la splendida organizzazione di questa gara. Ce l'abbiamo fatta, tutti hanno fatto la loro parte, come pianificato alla vigilia e il risultato finale è frutto dell'ottimo lavoro di squadra. Frasnelli e io abbiamo agito un po' da registi e alla fine abbiamo deciso di tagliare il traguardo assieme. Abbiamo condiviso tanti bei momenti e per me adesso è arrivato il momento di dire “basta”. Qui alle Viote ho disputato l'ultima gara della carriera in Italia e penso che non potesse esserci posto e occasione migliore per chiudere. Ora farò altre quattro gare in Valsugana, poi mi dedicherò alla nuova avventura da team manager, con dei ragazzi che stanno dimostrando di avere grande voglia. Ricordi della carriera? Ne ho tanti e per fortuna ho pochissimi rimpianti. Molte delusioni, quelle sì, ma anche molte gioie. Ho vinto tante granfondo, sfiorato il podio in Coppa del Mondo, vinto qualche titolo italiano assoluto. Lo sci di fondo non mi ha mai stufato: spero di poter essere d'esempio per qualche ragazzo. Il fondo è uno sport faticoso, ma non bisogna mollare mai, perché dà grandi soddisfazioni.
Simone Bosin (1° classificato 15 km tecnica classica)
Vincere è sempre bello e sono contento di averlo fatto qui alle Viote del Bondone, dove non venivo da parecchi anni. Mi sono trovato da solo assieme agli atleti del Team Trentino Robinson: ho provato a rispondere ai primi attacchi, ma poi Brigadoi è riuscito ad andarsene. A quel punto, mi sono dovuto difendere e ho optato per la 15 km. Sono contento della mia prestazione.
Nicolas Bormolini (2° classificato 15 km tecnica classica)
È stata una gara dura. Abbiamo corso da squadra per portare a casa il bottino pieno, perché ci tenevamo a ben figurare. Il nostro capitano Bruno Debertolis ha scelto la strategia di gara e penso che siamo riusciti a interpretarla bene. Ho provato ad avvantaggiarmi in vista del traguardo della 15 km, ma Bosin è più forte.
Thomas Bormolini (3° classificato 15 km tecnica classica)
La sfida in famiglia questa volta l'ha vinta Nicolas: spesso gliele ho suonate io, questa volta invece è riuscito a lui. Era la prima volta che gareggiavo qui alle Viote e sono rimasto felicemente sorpreso. Purtroppo sono stato vittima di una caduta e mi sono staccato dal gruppetto dei migliori. Ho provato a rientrare, ma non ci sono riuscito. A quel punto ho optato per il percorso corto, visto che gareggerò anche domani.
Michela Tessaro (1ª classificata 30 km tecnica classica)
Non mi aspettavo di riuscire a vincere. Durante la gara ho rotto anche un bastoncino, ma sono comunque riuscita a portare a termine la gara. Ho vissuto davvero una splendida giornata.
Agata Marchi (1ª classificata 15 km tecnica classica)
Correre in casa, sulle piste dove sono cresciuta, è sempre bello. Vincere ancora di più. La giornata è stata stupenda, anche se la neve non era facilissima da interpretare. Quest'anno, purtroppo, non sono molto allenata, ma il fatto di conoscere il tracciato di gara mi ha sicuramente agevolata.
