Soddisfazione unanime dopo il traguardo per i protagonisti della Lagorai Cima d'Asta, per un percorso e una giornata davvero strepitosa. Ecco le dichiarazioni:
Davide Magnini iscrive il suo nome nell’albo d’oro Lagorai Cima d’Asta: «Questa è la mia prima volta – dice il solandro del Centro Sportivo Esercito - che affrontavo questa sci alpinistica leggendaria. Sono soddisfatto, perché sono al primo anno con i senior e i miei risultati sono positivi. Ho fatto un’ottima prova, in una giornata fantastica e un tracciato è davvero esaltante: tecnico e alpinistico. Davvero una bella competizione». La tua gara? «Siamo partiti piuttosto forte con Manni, e Chicco, poi quando sotto la Bocca dei Sassi abbiamo iniziato le inversioni, ho provato a forzare e ho visto che riuscivo a guadagnare. Da quel momento sono salito concentrato con il mio ritmo».
Manfred, detto Manni, Reichegger, secondo al traguardo. Qui hai vinto tre volte, rimpianti per la vittoria sfuggita? «Sarebbe stato bello fare il poker, ma Davide è andato fortissimo. Gli ho anche detto che poteva andare più piano... A parte questo la Cima d’Asta è una gara davvero fantastica ed abbiamo vissuto una giornata di sci alpinismo da incorniciare».
Valentino Bacca, un terzo posto a tavolino. «Si perché ero in quarta posizione, poi ho raggiunto Chicco nell’ultima discesa e abbiamo fatto l’ultima parte assieme. Nell’ultima curva Chicco l’ha tagliata, forse non ha visto le bandierine nella foga di arrivare al traguardo. Io ho affrontato il percorso originale chiudendo quarto, ma lui è stato penalizzato di un minuto ed eccomi qua».
Federico Nicolini è dispiaciuto. «Peccato essere fuori dal podio, per una banalità. Dopo la tirata di Davide ho fatto tutta la gara in terza posizione. Ho tenuto il mio ritmo, Bacca mi ha raggiunto nell’ultima discesa e nel finale non ho visto la curva, ho tirato diritto, convinto di essere terzo, ma ho avuto la penalità, pazienza».
Corinna Ghirardi una vittoria insperata: «Nella prima salita volevo ritirarmi, ho capito sin dai primi metri che non era giornata, ho però deciso di tener duro perché lo scenario oggi era davvero unico ed ho fatto la gara più con spirito alpinistico, che agonistico. La mia tenacia, con la sfortuna delle mie avversarie e mi dispiace abbiano avuto problemi, mi ha ripagata, con questa vittoria».
Fra i giovani il primo a tagliare il traguardo della Lagorai Cima d’Asta giovani è Matteo Sostizzo, veneto del Cai Schio ed esprime la sua esuberanza giovanile. «Queste montagne mi portano bene. A Santo Stefano ho vinto il Lunagaro, oggi ho vinto la mia categoria, tra montagne davvero belle, mi prenoto per quando sarò più grande per fare la gara con la vetta».
Giorgia Felicetti, fassana del Bogn da Nia, cha vinto in modo autorevole tra le junior donne: «Questa vittoria corona un sogno, perché questa sci alpinistica è una delle più ambite. Noi giovani non facciamo la vetta, ma lo scenario è comunque da cartolina, e per il paesaggio e per la bella giornata di sole».
Mattia Tanara, primo junior maschile: «Sapevo della fama di questa gara, ma non mi aspettavo di trovarmi in un ambiente così bello. La vittoria è per un giovane come me da stimolo per crescere in questo sport».
Sara Mondin vincitrice tra le cadette: «Sono soddisfatta perché ho dato un discreto distacco, sette minuti alla seconda. Poi oggi abbiamo avuto una gran bella giornata ed un bel percorso».
Il presidente del Comitato Organizzatore Nicola Müller è stanco ma soddisfatto: «Questa finestra di cielo azzurro rimarrà impressa per tanto tempo nelle nostre menti. Sono stati giorni difficili per il meteo che non ci consentiva di attrezzare la cima, ma grazie al lavoro dei tanti straordinari tutto è andato per il meglio. Grazie davvero a tutti. Ed è stata pure una Lagorai Cima d’Asta dagli elevati contenuti tecnici con skialper di assoluto livello internazionale e con un’ottima partecipazione. I tanti complimenti ricevuti a fine gara sono per noi la gratificazione più importante».