La Cape Epic è giunta al giro di boa e, dopo quattro tappe, vede saldamente al comando della classifica generale categoria master la coppia della Wilier Force composta da Massimo Debertolis e Ondrej Fojtik, che ieri hanno centrato il terzo successo di tappa consecutivo nella prestigiosa gara di otto giorni in corso di svolgimento in Sudafrica.
Il trentino ex campione del mondo marathon e il biker della Repubblica Ceca hanno tagliato in solitaria anche il traguardo della quarta frazione, sferrando l’attacco decisivo attorno all’ottantesimo dei 122 chilometri del percorso che prevedeva la partenza da Robertson e l’arrivo a Worcester, con 1800 metri di dislivello positivo.
Debertolis e Fojtik hanno portato a termine la loro prova in 4h45’44”, staccando di 2’07” i diretti concorrenti al successo finale, gli australiani Brad Clarke Rohin Adams, seguiti a breve distanza dal duo composto dall’olandese Bart Brentjens e dal brasiliano Abraao Azevedo, terzi a 2’31”. Più staccati gli americani ex professionisti del ciclismo su strada George Hincapie e Christian Vande Velde, quarti a 7’32”.
«Abbiamo gestito bene la gara – spiega Debertolis dal Sudafrica - Siamo rimasti nel gruppetto di testa fino all’ottantesimo chilometro, quando abbiamo deciso di attaccare. Abbiamo preso un po’ di vantaggio, garantendoci un nuovo successo di tappa. Con Ondrej c’è un ottimo feeling: stiamo bene entrambi e questo ci permette di gestire al meglio la situazione, in modo da evitare forature e inconvenienti vari, anche se non è sempre così facile».
A metà della loro fatica, ovvero dopo quattro delle otto tappe in programma, Debertolis e Fojtik comandano la classifica generale con 13’28” di vantaggio sui primi inseguitori, gli australiani Clarke e Adams, e 18’34” sul duo Brentjens-Azevedo, attualmente terzi.
Ennesima giornata sfortunata, invece, per l’altra coppia della Wilier Force 7C in gara, quella composta da Johnny Cattaneo e dal colombiano Luis Mejia, che sono stati frenati da ben tre forature e si sono dovuti accontentare del 29° posto a 24’13” dai vincitori di tappa, l’austriaco Alban Lakata e il ceco Kristian Hynek (4h17’14” il loro tempo).
«Dopo due giorni caratterizzato dai gusti meccanici – racconta Debertolis – questa volta ci hanno pensato le forature, premesso che su percorsi come quelli della Cape Epic non rappresentano una cosa eccezionale. Certo non si può dire che Johnny e Luis siano stati fortunati finora. Speriamo che la buona sorte li sostenga nella seconda parte della competizione e che si possano togliere le soddisfazioni che meritano».
Domani è in programma la quinta tappa, 111 chilometri e 1800 metri di dislivello positivo da Worcester a Wellington, con le maggior difficoltà altimetriche concentrate nella seconda parte del percorso.