Ci sarà anche la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino ad «eTNO», il Festival etnografico del Trentino organizzato dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina sabato 14 e domenica 15 aprile dalle ore 10 alle 19. Si tratta di un appuntamento ideato per riunire e dare visibilità ai musei etnografici e agli ecomusei presenti sul territorio provinciale, che per due giorni potranno farsi conoscere nel chiostro e nelle corti del monastero di San Michele. A rendere particolarmente significativa questa edizione vi è il fatto che si festeggia il mezzo secolo di vita del Museo, inaugurato nel novembre 1968 per salvaguardare e riportare alla ribalta le culture locali, le tradizioni, lo spirito dei luoghi in un'epoca in cui il boom economico e il consumismo stavano creando nuovi squilibri economici e sociali. Una “mission” più che mai preziosa anche ai giorni nostri.
Durante la manifestazione, sia sabato che domenica, gli ospiti avranno la possibilità di degustare i prodotti trentini, facendo uno spuntino con le mele La Trentina e gli yogurt Latte Trento.
Molti i soci della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino presenti all'appuntamento. Nel dettaglio, sabato ad ora di pranzo l'Associazione per la tutela e valorizzazione della farina della Valsugana proporrà la polenta realizzata con la farina di mais Spin di Caldonazzo, mentre la Fondazione Edmund Mach organizzerà uno speciale incontro dedicato allo Chardonnay. Nei due giorni sarà possibile partecipare a delle visite guidate del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e al laboratorio “50 anni in gioco”, ma anche scoprire il progetto “Una Capra per Amica” dell’Apt Altopiano di Piné e Valle di Cembra e l'Associazione Capra Pezzata Mòchena. Nella giornata di domenica l'Ecomuseo dell'Argentario, la Cooperativa Castanicoltori del Trentino Alto Adige e il Consorzio di miglioramento fondiario di Albiano illustreranno come coltivare il castagno; il Consorzio turistico della Vigolana presenterà “Radici da vivere”; Azienda Agricola Giove, proporrà “Piante officinali e aromatiche, piccoli frutti e raccolta delle specie spontanee”; mentre il Consorzio Turistico Valle del Chiese in collaborazione con altre associazioni locali organizza vari laboratori e presenta varie attività. Sono dunque tanti i buoni motivi per partecipare.