Dopo aver ricevuto la notizia della convocazione per i Campionati Europei Marathon di Spilimbergo, Tony Longo e Johnny Cattaneo hanno corso da protagonisti e sono saliti sul podio alla Mtb Garda Bike, rispettivamente secondo e terzo all’arrivo, con il settimo posto di Uwe Hochenwarter a completare l’ottima prova di squadra.
I capitani della Wilier Force 7C non hanno tradito le attese e al termine dei 63 chilometri del percorso, conditi con 2200 metri di dislivello, si sono dovuti arrendere solamente al russo Aleksei Medvedev, che è riuscito a fare la differenza e a tagliare il traguardo in solitaria con il tempo di 2h36’37”. Longo e Cattaneo hanno condotto l’inseguimento in coppia negli ultimi 20 chilometri di gara e hanno poi chiuso al secondo e terzo posto con un distacco di 1’55” e 2’33” dal vincitore.
«Oggi Medvedev era troppo forte – ha commentato Longo - Più di così proprio non potevo fare. La gara è stata veloce e dura, sotto ogni punto di vista. Sapevo che anche una minima distrazione sarebbe potuta costare caro e aver percorso gli ultimi chilometri con Cattaneo mi ha dato tranquillità, perché sapevo che ci saremmo aiutati a vicenda».
La gara veronese ha visto al via tanti grandi nomi della mountain bike marathon, con il colombiano Leonardo Paez quarto a 3’50”, seguito in quinta e sesta posizione da Peeter Pruus e da Francesco Failli, quindi in settima dall’altro portacolori della Wilier Force Uwe Hochenwaerter, staccato di 4’02” dal vincitore. Hanno completato la top 10 il colombiano Diego Alfonso Arias Cuervo, Cristiano Salerno e Francesco Casagrande, con l’iridato austriaco Alban Lakata quindicesimo.
Giornata meno fortunata, invece, per gli altri due biker della Wilier Force 7C in gara Diego Cargnelutti e Marco Rebagliati: il friulano è stato vittima di un errore di percorso mentre stava conducendo una buona gara, mentre il friulano ha dovuto battagliare con la bronchite, portando comunque a termine la propria prova.
Alla Mtb Garda Marathon ha esordito il nuovo modello front di Wilier, la 110X, che non ha tradito le attese confermandosi mezzo tanto affidabile quanto performante, subito portata sul podio da Longo e Cattaneo.