La prima gara del Campionato Italiano, in programma domenica sull'Alpe del Nevegal, per Diego Degasperi sarà anche la duecentesima in carriera. Un traguardo ragguardevole, raggiunto gareggiando dal 1993 ad oggi sui tracciati di tutta Italia (e ora anche d'Europa), cimentandosi negli slalom, nei rally ed in pista, ma soprattutto nella velocità in salita, cambiando vettura ogni anno, o quasi. Un album dei ricordi, insomma, davvero ricco, che però conserva molte pagine vuote ancora da scrivere.
«Ho iniziato questa avventura a 25 anni, un po' tardi rispetto a molti altri piloti, - racconta Diego - ma la mia passione per le corse era già evidente allora. Seguivo con trepidazione ogni edizione della Trento - Bondone e sognavo di essere fra i partecipanti, un giorno. Ci sono riuscito nel 1993, supportato da un gruppo di amici, fra in quali vi era mio fratello Luigino. Ho guidato una trentina di autovetture da turismo e una decina di sport prototipi. La curiosità di provare nuove macchine è sempre stata grandissima».
Domenica prossima a Belluno, nei paddock del Faggioli Racing Team, verrà servita una torta con duecento candeline. Un'occasione che Diego utilizzerà soprattutto per omaggiare collaboratori, sponsor e sostenitori. «Corre l'obbligo di ringraziare e salutare chi mi sostiene, partire dalla mia famiglia, alla quale ho dovuto sottrarre inevitabilmente molto tempo. Poi un grazie va al navigatore Daniel Taufer, agli assistenti alle gare Marco Zanlucchi, Stefano Pedot e Marco Giampiccolo, nonché alla sua associazione “Un sogno per vincere”, alla scuderia Vimotorsport, al mio fianco da oltre 20 anni, a Clacson di Strigno, Gilli Preparazioni, Foltran Preparazioni, Munaretto Group, Fattorini&Bottura Motorsport, Team CMS, Pasquale Dalmazia, l’AC Racing dei fratelli Abbate ed ora la mia nuova “famiglia”, il Faggioli Racing Team.