È un diagramma cartesiano da far invidia ai più esperti analisti di Piazza Affari, quello che ogni anno esprime il Comitato Trentino della Fisi. Perché anche quest’anno, come è accaduto inequivocabilmente nelle ultime stagioni, il bilancio dei risultati sportivi dello sci provinciale è ancora in continua ascesa, facendo registrare un nuovo record in quanto a medaglie tricolori conquistate nella stagione 2017/2018, dati che rappresentano la cartina di tornasole del movimento invernale. Gli atleti degli sci club provinciali e delle nazionali italiane con passaporto trentino hanno centrato un altro traguardo impensabile, con ben 189 medaglie tricolori messe in bacheca. Cifra che supera di ben 11 unità il bilancio dello scorso anno (178 podi), quindi le 168 medaglie del 2016, le 145 del 2015, le 118 del 2014 e le 93 del 2013.
Negli ultimi sei anni, da quando grazie alla Provincia Autonoma di Trento, è stato istituito il Progetto Trentino Azzurro, rivolto alla crescita dei giovani talenti dello sci di casa nostra, si è pressoché raddoppiato il forziere della Federsci provinciale. Nell’ultima stagione sportiva il merito è da attribuire soprattutto ad alcune discipline minori come lo snowboard ed anche come lo sci d’erba, che hanno avuto un’escalation importante rispetto alle altre 9 discipline che si praticano in Trentino, segnale che alcuni settori stanno diventando delle eccellenze assolute grazie a capacità organizzative e a strutture sportive all’avanguardia, con lo sci alpino e lo sci di fondo che si sono confermate sugli standard delle scorse annate.
Ma l’inverno agonistico 2017/2018, quello delle Olimpiadi di PyeongChang, si identifica soprattutto nei giovani sciatori trentini, grazie in primis al vermigliano Davide Magnini che ha vinto tutto quello che si poteva vincere nello sci alpinismo, ovvero due titoli europei under 23, la Coppetta di Cristallo espoir grazie a ben 7 successi in Coppa del Mondo, senza tralasciare il filotto di medaglie tricolori.
La lieta sorpresa è giunta poi da un altro talento, figlio d’arte, che si è messo al collo addirittura una medaglia d’argento ai campionati mondiali junior di biathlon. Si tratta del primierotto Tommaso Giacomel, che difende i colori delle Fiamme Gialle, e che si è reso autore di una stagione di alto livello, completata dal quarto posto sempre ai mondiali junior di Otepaa, da un terzo posto in Alpen Cup e da un quinto in Ibu Junior Cup, oltre a tre titoli tricolori.
Nell’anno di anteprima dei Campionati Mondiali Junior di sci alpino della Val di Fassa, ha sfiorato la medaglia nella stessa rassegna di Davos 2018 la roveretana Martina Peterlini. Dodici mesi fa promessa della rappresentativa trentina, poi la sua escalation con la convocazione in nazionale ed il successivo esordio addirittura in Coppa del Mondo.
Nessun acuto è invece giunto dalle Olimpiadi coreane e dai 10 sciatori trentini convocati, dato che è in ogni caso significativo e che testimonia la qualità del nostro movimento. Per vari motivi non sono giunte medaglie, i più quotati perché non è andato tutto nel verso giusto, gli altri nostri alfieri perché il gap dai migliori è ancora elevato, fatto sta che Chiara Costazza, Stefano Gross, Luca De Aliprandini, Ilaria Debertolis, Gaia Vuerich, Giandomenico Salvadori, Davide Bresadola, Mirko Felicetti, Alberto Maffei e Lucrezia Fantelli sono stati in ogni caso degli straordinari ambasciatori del Trentino. Così come i due capo allenatori dello sci alpino Matteo Guadagnini e del fondo Giuseppe Chenetti, che qualche merito sulle medaglie di Sofia Goggia e Federico Pellegrino è giusto attribuirglielo.
Non possono poi passare inosservate le 21 partecipazioni di giovani sciatori trentini ai Campio- nati Mondiali di specialità, considerando che quelli assoluti hanno dato spazio proprio ai Giochi a cinque cerchi. Merito di Tommaso Giacomel nel biathlon; Martina Peterlini nello sci alpino; Caterina Ganz, Ilenia Defrancesco, Monica Tomasini, Paolo Ventura, Giacomo Gabrielli, Simo- ne Daprà, Simone Mocellini, Giovanni Caola nello sci di fondo; Giovanni Bresadola, Gabriele Zambelli, Giulio Bezzi, Mirco Sieff, Denis Parolari e Domenico Mariotti nel salto e combinata nordica; Daniele Buio, Filippo Zamboni e Ambra Gasperi nello sci d’erba; Alessio Berlanda e Alberto Dalla Via nello skiroll.
In ambito internazionale da segnalare poi il podio in Coppa del Mondo di sci alpinismo di Valentino Bacca (2° nella tappa di Madonna di Campiglio under 23), i due podi in Coppa Europa di slalom gigante di Andrea Ballerin, il primo podio in Coppa Europa di slalom speciale sulla pista di casa di Federico Liberatore, la prima vittoria in Coppa Europa di Caterina Carpano nello snowboardcross, ed ancora i podi nei tornei continentali di Nicola Liviero (snowboard) e Kilian Moro- ne (freestyle ski) e le ripetute medaglie nel salto e combinata di Annika Sieff e Jacopo Bortolas. Analizzando poi il record di medaglie tricolori (189) e i 61 titoli italiani di specialità è significativo il fatto che tutte le 11 discipline degli sport invernali praticate in Trentino possono fregiarsi di questo primato assoluto nella quasi 90enne storia dello sci provinciale agonistico. Lo sci al- pino ha ottenuto 16 medaglie tricolori, lo sci di fondo 32, lo snowboard 51, il salto e combinata nordica 16, il freestyle (skicross) 6, lo sci alpinismo 13, lo sci d’erba 31, il biathlon 9, lo skiroll 12 e lo slittino 3. Per quanto riguarda invece i titoli italiani 2 sono giunti dallo sci alpino, 7 dal fondo, 19 dallo snowboard, 5 dal salto e combinata nordica, 3 dallo sci alpinismo, 11 dallo sci d’erba, 1 dallo slittino, 5 dal biathlon, 5 dallo skiroll e 3 dallo skicross.
L’elemento che ha contrassegnato la straordinaria stagione della Fisi del Trentino è stato il primato di medaglie tricolori in tutte le discipline. Fra gli sciatori che sono saliti più volte sul podio Ilaria Debertolis, Caterina Ganz, Gaia Vuerich, Paolo Fanton, Giacomo Gabrielli, Simone Daprà, Nicole Monsorno, Simone Mocellini, Stefano Dallagiacoma e Giovanni Ticcò nello sci di fondo e skiroll; Giacomo Dalmasso, Martino Rizzi e Sara Dellantonio nello sci alpino; Petra Basteri, Mirko Barcatta, Lorenzo Vicentini, Syria Stanchina, Sofia Groblechner e Octavian Buda nello snowboard alpino; Olga Martinelli, Margherita Meneghetti, Marilù Poluzzi, Emil Zulian Tommaso De Martin e Filippo Costa nello snowboard freestyle; Davide Magnini, Federico Nicolini, Valenti- no Bacca e Valeria Pasquazzo nello sci alpinismo; Tommaso Giacomel, Fabiana Carpella, Serena Rigo, Ilary Ravelli nel biathlon. Ed ancora nello sci d’erba Noemi Oettl, Annachiara Marchesi, Elena Dall’Olio, Nathan Seganti, Kevin Bagozzi, Laura Troggio, Federica Libardi, Alex Galler, Andrea Binelli, Alessandro Martinelli, Nicolò Libardoni e Daniele Buio nello sci d’erba; Davide Moreschini e Simone Panizza nel salto e combinata nordica; Manuel Gaio e Nicolò Debertolis nello slittino.
Al fianco dei risultati internazionali e delle medaglie ai campionati italiani la Festa dello Sci premia ed evidenzia ogni anno anche tutti i giovani sciatori saliti sul podio nei circuiti provinciali delle varie specialità, valorizzando i giovani campioncini che con tanto sacrificio e passione animano i tracciati invernali, sostenuti da partner storici e nuove realtà che hanno deciso di affiancare Fisi del Trentino. Il circuito Famiglia Cooperativa per le categorie baby e cuccioli di sci alpino e sci di fondo, il circuito Casse Rurali Trentine per ragazzi e allievi di sci alpino e fondo, il circuito Bim Trentino per gli aspiranti e junior dello sci alpino, il circuito Dolomiti Energia per giovani e senior di sci alpino, quindi il circuito Viessmann per i giovani e senior dello sci di fondo.
Da non dimenticare poi l’universo dei master e senior, con atleti non più giovanissimi che si ci- mentano con tanta passione nelle numerose gare nei mesi freddi e capaci di portare al Trentino ben 29 medaglie tricolori a campionati di sci alpino e 14 titoli italiani over 30.?La Festa dello Sci celebra dunque una stagione entusiasmante, contraddistinta anche dall’importante aspetto organizzativo, grazie ai 104 sci club trentini che hanno messo in cantiere ben 204 manifestazioni, per un totale di 746 gare di categoria, delle quali 13 con validità di Coppa del Mondo, 5 di Coppa Europa, 11 di Campionato Italiano e 68 gare internazionali.