Un occhio al cronometro, l’altro al paesaggio. Da 14 anni è questo il biglietto da visita e il richiamo della Tourlaghi, una delle competizioni di corsa a tappe più partecipata in Italia, presentata alla stampa presso il birrificio Rethia di Vezzano dal presidente del Gs Fraveggio Mauro Bressan, quindi dal presidente della Fidal Trentino Fulvio Viesi, da Elda Verones direttrice Apt Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, da Sergio Franceschinelli in rappresentanza dell’assessorato allo sport della Provincia di Trento e da Gianni Bressan sindaco del comune Vallelaghi.
E questo mix particolarmente attraente verrà riproposto anche da venerdì 1 a domenica 3 giugno in Valle dei Laghi, con l’abitato di Fraveggio come collaudato centro logistico, poiché sede dell’omonimo gruppo sportivo che coordina con successo e passione questa manifestazione.
E come sempre non mancano i motivi di interesse dal punto di vista sportivo, grazie alla presenza di atleti di rilievo, a partire proprio dall’emiliana di Sassuolo Laura Ricci vincitrice di ben cinque edizioni ed ancora presente al via anche nel 2018. A tentare di impensierirla ci proverà Maddalena Sartori, runner dell’organizzatore Gs Fraveggio.
Interessante anche la sfida al maschile con il recente vincitore della Divin Nosiola Ecorunning Luca Miori, che parte con le identiche ambizioni di vittoria del fassano Massimo Leonardi, dell’atleta di casa Enrico Cozzini e del noneso vincitore delle prime due edizioni Adriano Pinamonti. Nel ruolo dell’outsider il bergamasco Michele Dallara già in gara in passato nella Tourlaghi, ma non sono escluse, come avvenuto in passato, iscrizioni dell’ultima ora di altri atleti interessanti.
Gli iscritti affronteranno dunque tre tappe, poiché l’evento è legato al ponte della Festa della Repubblica e quindi si vuole facilitare la presenza dei partecipanti facendo collidere i due periodi. Dovranno percorrere un totale di 26 km con 870 metri di dislivello. Tre tappe diverse, con la novità del prologo del venerdì sera con partenza da Lon a Fraveggio, transitando per la chiesetta di S. Antonio Abate e Lavini, affrontando 5 km e 150 metri di dislivello.
Le altre due frazioni andranno in scena invece al mattino. Il secondo atto con partenza e arrivo a Fraveggio presenta uno sviluppo di 11 km e un dislivello di 320 metri, mentre la tappa conclusiva avrà come start il lago di Terlago e l’arrivo sempre a Fraveggio dopo 10 km e 400 metri di dislivello.
La Tourlaghi, corsa podistica che quest’anno taglia il traguardo delle quattordici edizioni, è un’eccellenza sportiva ma pure turistica del Trentino. Oltre ad essere una delle competizioni a tappe con più partecipanti in Italia, visto che ogni anno solo oltre 250 i runner iscritti, l’aspetto maggiormente significativo riguarda il fatto che il 70% circa proviene da fuori regione (35 le province rappresentate), a testimonianza del grande appeal che si è ritagliata negli anni questa manifestazione organizzata dal Gruppo sportivo Fraveggio.
Fra i motivi di interesse c’è anche la graduatoria per team. Dalla seconda edizione viene infatti messo in palio il Memorial Giuseppe Ravidà, assegnato alla migliore società, risultante dalla somma dei tempi dei migliori cinque atleti della stessa squadra (maschi o femmine) classificati nella generale, dove il Gs Fraveggio ha trionfato per quattro volte e l’Atletica Valli di Non e Sole per cinque.
Spazio anche alle gare giovanili con la «Baby Run» che si disputerà domenica 3 giugno a partire dalle ore 11,30 su varie distanze, in base alla categoria, dai mini cuccioli ai cadetti. Da ricordare, infine, anche la marcia non competitiva aperta a tutti su due distanze diverse (6 o 12 km) e valida per il Concorso Podistico Nazionale «Piede alato Fiasp», Concorsi Internazionali – Riconoscimento «4 Passi nel Trentino». Lo start previsto per le ore 10 di sabato 2 giugno.
NEL DOPOGARA LA VENTESIMA SAGRA DEI PORTONI
Il dopogara sarà coinvolgente grazie alla «Sagra dei Portoni, evento che viene proposto nel borgo di Fraveggio per la ventesima volta, presentato dal coordinatore Fabrizio Menegoni. Fin dalla sua prima edizione del 1999 questa festa ha inteso abbinare momenti sportivi e promozionali, iniziative di valorizzazione del territorio, attività ricreative per ragazzi e adulti, offerte di gastronomie tipiche locali. Il filo conduttore di questa edizione è il tema degli ortaggi, identità del territorio soprattutto nel dopoguerra, quando gli abitanti di Fraveggio portavano questi frutti della terra in città a Trento per venderli al mercato in un momento particolarmente difficile per chi doveva ripartire dopo un momento terribile.