Si sono aperti nel segno della Lombardia e del Trentino i Campionati Italiani Esordienti e Allievi di ciclismo su strada, che per il terzo anno consecutivo si svolgono sulle strade della valle delle Terme di Comano, con l’organizzazione affidata alla Società Ciclistica Grafiche Zorzi di Storo e all’Apt Terme di Comano-Dolomiti di Brenta.
La corsa Esordienti Donne primo anno ha premiato lo spunto vincente della cremonese di San Bassano Federica Venturelli (Cicli Fiorin), che nel decisivo sprint a due ha avuto la meglio sulla corregionale Marta Pavesi (lecchese della Valcar Pbm), a cui va il merito di aver infiammato la gara sulla salita del Ponte dei Servi, inserita nel circuito finale. Sul terzo gradino del podio è salita un’atleta di casa, la portacolori del Velo Sport Mezzocorona Sara Piffer, trentina di Palù di Giovo, il paese dei Moser e del due volte vincitore del Giro d’Italia Gilberto Simoni. Il piccolo paese della Val di Cembra, la capitale nazionale delle due ruote, ora può brindare anche anche a una medaglia tricolore femminile.
Erano 126 (di cui 114 partenti) le iscritte alla prima corsa dei Campionati Italiani, quella riservata alle classe 2005, partite da Fiavé e chiamate a coprire 42,1 chilometri, distribuiti su quattro tornate del circuito ondulato della “Val Lomasone” e su un giro del circuito “Delle Terme”. Quest’ultimo, al pari delle passate due edizioni, è caratterizzato dalla salita del Ponte dei Servi, confermatasi giudice supremo di gara. Il gruppo è rimasto compatto fino al primo transito sul rettilineo d’arrivo di via Cesare Battisti a Ponte Arche, nel cuore del comune di Comano Terme, leggermente allungato. A quel punto mancavano ancora 6,5 chilometri all’arrivo, con un tratto in leggera ascesa a precedere un impegnativo strappo di 1000 metri: nel tratto più duro della salita è arrivato l’attacco di Marta Pavesi, una delle principali candidate al titolo, che è riuscita a prendere qualche metro di vantaggio, poi raggiunta da Federica Venturelli. Poco più dietro la trentina Sara Piffer, che ha scollinato con una manciata di secondi di distacco.
Nella successiva discesa, la situazione è rimasta immutata, con le atlete chiamate a percorrere gli ultimi 1500 metri, tutti pianeggianti. Marta Pavesi ha provato l’allungo, prontamente stoppata dalla Venturelli, che ha poi interpretato al meglio la volata conclusiva, studiata a tavolino con il proprio allenatore Daniele Fiorin. Per la cremonese è così arrivata la seconda maglia tricolore della stagione dopo quella conquistata nel ciclocross in gennaio, a conferma delle qualità della promettente atleta lombarda.
Marta Pavesi può comunque gioire dal secondo gradino del podio, così come Sara Piffer, che ha regalato la gioia della medaglia al Trentino e al caloroso pubblico di casa, brava a resistere all’estremo tentativo di rimonta di Tanya Donati (Ciclistica Bordighera) e di Chiara Marcon (Young Team Arcada), quarta e quinta classificata. Più dietro, a 30” dalla vincitrice, il secondo gruppetto inseguitore, regolato da Vanessa Benuzzi del Team Nuvolento.
Alle ore 12 è in programma la seconda corsa di giornata, quella riservata alle Esordienti Donne del secondo anno, mentre alle ore 15 sarà la volta delle Allieve. Domani le tre gare maschili.
Per info: www.termecomano2018.it
Ordine d’arrivo Esordienti Donne 1° anno: 1. Federica Venturelli (Gs Cicli Fiorin) ha coperto i 42,100 km del percorso in 1h18’39” (media 32,117 km/h); 2. Marta Pavesi (Valcar Pbm) st; 3. Sara Piffer (Velo Sport Mezzocorona) a 19”; 4. Tanya Donati (Ciclistica Bordighera) st; 5. Chiara Marcon (Gs Young Team Arcade) st; 6. Vanessa Benuzzi (Team Nuvolento) a 30”; 7. Ilaria Prevedella (Sc Leandro Faggin) st; 8. Valentina Zanzi (Re Artù Factory Team) st; 9. Camilla Locatelli (Valcar Pbm) st; 10. Elettra Paganelli (Gs Cicli Fiorin) st.
La vincitrice Federica Venturelli, cremonese di San Bassano, aveva programmato ogni mossa, ma non si aspettava che tutto filasse così liscio: «Quest’anno ho già vinto un campionato italiano di ciclocross e quindi pensavo che salire sul gradino più alto anche qui sarebbe stato troppo, anche perché di recente un infortunio mi ha penalizzato, costringendomi a rimanere ferma da fine aprile a fine maggio».
Un finale che ti aspettavi… «Avevamo immaginato una volata con Marta, per fortuna la conosco bene ed inoltre l’allenatore mi aveva indicato il punto preciso in cui scattare. Dedico la vittoria ha chi segue ed incoraggia quotidianamente, nella società (la Cicli Fiorin) e in famiglia».
Marta Pavesi, lecchese di Rogeno, seconda, riconosce la superiorità della compagna in volata: «Ho provato a scattare per prima, ma Federica è rimasta attaccata e poi mi ha preso qualche metro, a quel punto ho capito che non c’era più nulla da fare e ho mollato. Comunque va bene così, si tratta della prima esperienza di questo tipo e non immaginavo di arrivare così in alto».
La cembrana Sara Piffer racconta così la parte decisiva della competizione: «In salita Venturelli e Pavesi sono scattate e io ho cercato di andare a prenderle, ma senza successo. In discesa sono riuscita a prendere un certo margine sulle altre e ho percorso l’ultimo chilometro da sola, ma a trecento metri dall’arrivo Donati e Marcon mi hanno raggiunto, così ho tenuto una ruota e sono scattata nel finale. Una medaglia che avevo sognato».