Tempo di bilanci per i Campionati Italiani giovanili di ciclismo delle Terme di Comano, che nel weekend appena trascorso hanno portato a Fiavé, Comano Terme, Stenico e Bleggio Superiore i migliori 750 talenti d’Italia, facendo registrare il tutto esaurito praticamente in ogni struttura del circondario. Quest’anno il punto della situazione all’indomani del fine settimana giudicariese è giocoforza particolare: se nel 2016 e nel 2017 il mirino del Comitato Organizzatore era puntato sulla riconferma della kermesse tricolore riservata ad esordienti e allievi, dopo un maiuscolo triennio in Trentino i Campionati cambieranno regione e la squadra nata dall’unione di intenti tra Società Ciclistica Storo, Apt Terme di Comano Dolomiti di Brenta e molti altri soggetti locali dovrà porsi nuovi obiettivi.
«Dopo aver conosciuto da vicino la manifestazione – spiega Angelo Zambotti, presidente del Comitato Organizzatore –, la stragrande maggioranza degli operatori economici della Valle firmerebbe per l’edizione del poker, ma sportivamente è giusto passare la mano e concentrarsi su altri progetti. Dopo il triennio (dal 2013 al 2015) targato Darfo Boario, grazie al fondamentale appoggio della Provincia Autonoma di Trento con in testa l’assessore Tiziano Mellarini e il consigliere Mario Tonina, alla fiducia del presidente Renato Di Rocco e al lavoro di tantissime persone, siamo riusciti a calare il tris pure noi, un sogno davvero inimmaginabile tre anni fa. La prima edizione era stata memorabile ma con qualche lacuna, nel 2017 abbiamo compiuto un deciso salto di qualità, quest’anno non abbiamo tradito le attese migliorando il migliorabile».
Quali quindi le prospettive per il ciclismo alle Terme di Comano, località ritornata in auge nelle due ruote dopo il quarto di secolo caratterizzato dal Giro d’Oro e i due arrivi di tappa del Giro d’Italia?
«La nostra intenzione è quella di continuare a puntare con decisione sul pedale giovanile, con l’obiettivo di non disperdere il patrimonio creatosi nel corso di questo triennio: partendo quasi da zero, si è creato un autentico squadrone trainato per la parte sportiva dalla Società Ciclistica Storo e per quella turistico-organizzativa dalla locale Apt, alle quali si affiancano il Comitato Trentino Fci presieduto da Dario Broccardo, fondamentale all’inizio del cammino per l'individuazione di figure tecniche qualificate ed esperte, e tutti coloro che si occupano di viabilità, ovvero Polizia Locale Giudicarie, Vigili del Fuoco Volontari con i Corpi di Bleggio Inferiore, Bleggio Superiore, Fiavé e Lomaso, Corpo Forestale Provincia Autonoma di Trento, Carabinieri di Ponte Arche, Associazione Carabinieri in congedo. Impossibile dimenticare poi gli oltre 200 volontari “laici”, giovani e non che - coordinati da Luca Riccadonna - hanno svolto un compito fondamentale spinti dall’amore per la Valle ancor prima che dalla passione per il ciclismo. Visto l’entusiasmo creatosi attorno ai Campionati, l’intenzione è proseguire con una manifestazione per le medesime categorie che possa riportare giovani sportivi, genitori e tecnici alle Terme di Comano. Come preannunciato alla riunione tecnica di venerdì, vogliamo proporre, in concerto con la Fci e guardando con umiltà al già fitto calendario, una tre giorni giovanile per valorizzare ulteriormente il nostro territorio. Alcune ipotesi sono già state messe sul tavolo, ora sta a noi rifinirle per poi ufficializzare il tutto nei tempi più consoni».
La strada è quindi tracciata. Il tris tricolore delle Terme di Comano è già entrato a suo modo nella storia, ora si guarda avanti verso nuove sfide. I punti fermi sono una capacità organizzativa comprovata dalle parole di elogio di tutti i Comitati regionali, una zona che si è riscoperta anfiteatro ideale per le due ruote e la voglia di mettersi nuovamente in gioco dei vari attori protagonisti: nel 2019 nelle Giudicarie non verranno vestite maglie tricolori, ma si salirà comunque in sella per altre manifestazioni di primo piano.