La barriera è stata superata! Nella giornata odierna «La 30 Trentina» ha visto cadere l’atteso muro dei duemila iscritti, segnando l’ennesimo record della propria giovane vita, trascorsa sempre in crescendo fino a questo nuovo record, arrivato a pochi giorni della settima edizione.
Quella di domenica 30 settembre sarà dunque una giornata da ricordare, che vedrà presentarsi al via a Levico Terme (lo start alle ore 10.00) oltre duemila protagonisti, pronti a misurarsi con l’impareggiabile tracciato disegnato in Valsugana tra i laghi di Caldonazzo e Levico. Trenta chilometri a ridosso dell’acqua e immersi nel verde, in un contesto capace di meritare da anni il riconoscimento della duplice Bandiera Blu e caratterizzato da una profonda biodiversità, con l’ambientazione che spazia nel giro di pochi chilometri dalle placide sponde dei laghi alle vette del Lagorai, il territorio più “Wild” delle Alpi.
Corsa e natura, ambiente e agonismo, storia e divertimento: c’è tutto questo all’interno de «La 30 Trentina», un appuntamento che nel giro di pochi anni si è trasformato in un vero e proprio evento, grazie all’opera organizzativa dell’ASD Non Solo Running e del quadriunvirato che ne compone il vertice, composto da Massimo Pegoretti, Gaia Volta, Loris Zortea ed Isidoro De Bortoli.
Un’edizione da record come quella di domenica 30 settembre meritava il cast migliore di sempre. Con il pettorale numero uno sarà nuovamente al via il campione uscente, Fabrizio Pradetto, che proverà a difendere il successo del 2017 contro la voglia di vittoria di una serie di gazzelle degli Altipiani centrafricani, comprendente tra gli altri i due keniani Andrew Mang’ata Kwemoi e Vincent Kemutai, oltre al ruandese Jean Baptiste Simukeka. Avversari tosti anche per l’italiano Giovanni Grano, voglioso di rivalsa dopo l’esperienza non troppo convincente di dodici mesi fa, e per il mezzofondista Stefano Ghenda, che ha scelto «La 30 Trentina» come tappa di test in vista del debutto alla maratona di New York.
In campo femminile la favorita d’obbligo sui trenta chilometri della Valsugana sembra essere la keniana Caroline Chemono, tra l’altro fresca vincitrice della Sarnico-Lovere e seconda alla Cortina Dobbiaco. Contro di lei proveranno a giocare le proprie carte Sara Brogiato e tra podiste affezionate alla manifestazione, Maurizia Cunico (già vincitrice nel 2012 e nel 2015, terza l’anno passato), Anna Zilio e Greta Pizzolato.
Accanto a loro, altri nomi noti nell’ambiente del running trentino, come la pluridecorata ultramaratoneta Monica Carlin, il collega Stefano Sartori ed il triathleta Alessandro Degasperi.
«La 30 Trentina» si propone ancora una volta anche come prova a staffetta, con due frazioni di circa 15 chilometri e zona cambio predisposta in località Valcanover, sulle sponde del Lago di Caldonazzo. Due le staffette da tenere sotto osservazione, una tutta maschile, che abbina il noto podista Ousman Jaiteh ad Emanuele Padra, l’altra, mista, che vedrà la pluricampionessa italiana Federica Dal Ri passare il testimone a Luca Zeni, assessore provinciale allo sport e alla salute e da sempre amico de «La 30 Trentina».
Anche per loro la fatica si concluderà nel verde di Parco Segantini, sulle rive del Lago di Levico, una delle spiagge più belle delle Alpi. Perché dopo la gara, scatterà l’ora della festa, con musica live e la possibilità di gustare il pasta party ed i tanti prodotti della terra che può vantare la Valsugana.
E per i vincitori, il brindisi sarà speciale ed accompagnato dalle bollicine del Trento DOC di Maso Martis che ha messo a disposizione le proprie sale per la presentazione ufficiale della settima La Trenta Trentina.
Nata quasi per gioco nel 2012, «La 30 Trentina» ha seguito un trend di crescita vorticoso, sfiorando nel giro di sei edizioni la frontiera dei 2000 iscritti, per diventare una delle manifestazioni targate FIDAL più partecipate del calendario regionale.
Erano in 286 al via della prima edizione, nel settembre 2012. Dodici mesi più tardi il numero è quasi raddoppiato (477) per arrivare al 2014 con ben 768 iscritti in un’edizione che ha aperto le porte anche alla prova non competitiva (588 partecipanti, 1356 in totale).
Quota mille è quindi caduta l’anno successivo, nel settembre 2015 con 1.074 iscritti (e 624 alla Camminata per la Vita) con l’ulteriore significativo incremento nella quinta edizione che ha registrato nel complesso 2.495 presenze, suddivise tra i 1.413 iscritti a «La 30 Trentina», i 781 alla Camminata ed i 301 alla prima edizione del «Pergine Urban Trail». E così si arriva all’anno scorso, edizione sin qui da record che ha permesso di riunire al via di Levico Terme ben 1.913 iscritti ed una quota complessiva di 3.497 partecipanti, considerando anche «La Camminata per la Vita» (711), il «Pergine Urban Trail» (321) e la novità di mezza estate del «Giro del Lago di Levico» (552).
Ad attendere all'arrivo le migliaia di protagonisti della settima edizione de «La 30 Trentina» ci sarà l’azzurro Yeman Crippa, come già in passato pronto a mettere al collo di tutti i finisher la meritata medaglia, giusto riconoscimento per la fatica profusa attorno ai laghi di Caldonazzo e Levico.
Yeman Crippa, recente medaglia di bronzo nei 10.000 metri ai Campionati Europei di Berlino, è un caro amico de «La 30 Trentina» e figura due volte nell’Albo d’Oro della manifestazione, grazie ai successi nella prova a staffetta (la Duo Half) nel 2014 (in coppia con Denis Decarli) e nel 2015 quando gareggiò insieme al fratello maggiore Neka, poi vincitore in solitaria l’anno successivo.
Yeman Crippa, però, non sarà solo al traguardo: con lui ad accogliere tutti i partecipanti ci saranno gli altri due mezzofondisti azzurri Elena Bellò e Mohad Abdikadar, entrambi reduci dall’esperienza degli Europei di Berlino.
Perché «La 30 Trentina» piace così tanto? Tralasciando per un momento i meriti del comitato organizzatore, la prima risposta che affiora alla mente punta verso l’atmosfera e l’ambientazione della gara.
Qui si respira l’aria della festa, quella generata dalle migliaia di atleti che di prima mattina animano il centro di Levico Terme, per ritrovarsi un paio di ore più tardi nell’accogliente cornice di Parco Segantini per vivere un dopo gara degno di tale nome. Spazi ampi e accoglienti, possibilità di godersi un pomeriggio con la famiglia e con i compagni di fatica sulle rive del lago e abbracciati nel placido verde di Levico Terme.
Nel mezzo c’è il tracciato di gara. Subito dopo il via e concluso il tratto di lancio nel centro storico di Levico, i concorrenti raggiungono le rive del Lago di Levico per costeggiarne il tratto più orientale e proseguire quindi verso Caldonazzo e l’omonimo specchio d’acqua che ne caratterizzerà tutta la prima parte di gara. Superati Calceranica e Valcanover (sede del cambio per la formula a staffetta Duo Half), il tracciato prosegue, sempre nel verde, verso Pergine Valsugana per accarezzare le mura del castello e quindi puntare nuovamente verso Levico, sfruttando la suggestiva Strada dei Pescatori, disegnata sulle rive del Lago ed immersa in una natura pressoché incontaminata, che sfocia proprio nel verde del Parco Segantini, sede del traguardo. Trenta chilometri unici (con ben sei punti di ristoro), dal profilo altimetrico vario ma mai troppo impegnativo, ideali per gustare appieno di una domenica a tutto running o anche per concedersi un test di efficienza in vista di una maratona autunnale. Tipo New York, giusto per dirne una.
«La 30 Trentina» permette così di conoscere appieno alcune delle peculiarità della Valsugana, terra di laghi, verde e montagne, porta naturale verso la wilderness del Lagorai e territorio da sempre apprezzato per le proprietà benefiche delle proprie acque e dell’atmosfera. Sin dai tempi dell’intero asburgico, Levico era nota e frequentata cittadina termale, proprio come lo è oggi.
In origine è stato il «Giro del Lago di Levico», nel cuore di luglio. Poi ad inizio settembre è stata la volta del «Pergine Urban Trail», ora si presenta puntuale il week-end de «La 30 Trentina», che porta con sé tante iniziative di contorno. Saranno due giorni a tutto running, quelli di sabato 29 e domenica 30 settembre, con Pergine Valsugana e Levico Terme uniti da un unico filo conduttore e pronte a palleggiarsi l’un l’altra le luci dei riflettori.
Sabato pomeriggio, mentre al Palalevico si inaugurerà l’Area Expo e la distribuzione dei pettorali e del ricco pacco gara, a Pergine prenderà il via il tradizionale «Happy StrongBoy Perzen», manifestazione riservata ai bimbi di età compresa fra o 6 e i 12 anni, focalizzata su giochi di abilità, velocità e agilità. In serata, appuntamento nuovamente a Levico Terme per la presentazione dei principali atleti (ore 18) seguita da «La 30 Trentina In Centro», vera e propria notte bianca con il cuore di Levico pronto ad animarsi con negozi aperti e musica a volontà.
Il tutto per arrivare alla domenica mattina: lo start della settima edizione è fissato alle 10 davanti all’ingresso del Centro Termale, poco prima da Pergine Valsugana (9.15) avrà preso il via la «Camminata per la Vita», che accompagnerà tutti i partecipanti nel tratto conclusivo di nove chilometri, fino al traguardo di Parco Segantini, con l’incasso devoluto in favore di AIL.
L’arrivo dei primi concorrenti de «La 30 Trentina» è previsto verso le 11,30, ma la festa proseguirà fino a sera, con il pasta party e la coinvolgente musica folk-rock dei Die Schweinhaxen.
Un’offerta resa possibile dall’imprescindibile supporto che un’infinita di associazioni locali garantiscono all’ASD Non Solo Running, dallo storico Zock Gruppe all’Associazione Giro delle Mura di Feltre, passando per le centinaia di amici e volontari che spendono il proprio tempo per far sì che La Trenta Trentina diventi ogni anno più grande.
«La 30 Trentina», così come la conosciamo, è resa possibile dal supporto di tanti amici, a partire da istituzioni pubbliche come la Regione Autonoma Trentino Alto Adige e la Provincia di Trento, dalle quattro amministrazioni comunali interessate al percorso, vale a dire Levico Terme, Pergine Valsugana, Caldonazzo e Calceranica, proseguendo con l’APT Valsugana e Lagorai, la Comunità Alta Valsugana e Bernstol ed il Bacino Imbrifero Montano del Brenta. Accanto a loro fondamentale è il contributo dei main sponsor, come Mediocredito, Dolomiti Energia e le Casse Rurali del Trentino, con la Cassa Rurale Alta Valsugana in prima fila, accanto a Diadora, storico sponsor tecnico della manifestazione. Un grazie di cuore va anche ai partner, un elenco che spazia da Monti Trentini all’Acqua Pejo, dalla Pasta Felicetti ai prodotti Bauer, dalle mele Leni’s a BibiBio Levico, fino alla ditta Ferruzzi. A loro e a tutti i fornitori vanno i più sentiti ringraziamenti per un nuovo record organizzativo: se La Trenta Trentina cresce ancor più è anche merito loro.