Il vincitore, il keniano Vincent Kimutai, è molto soddisfatto dell’impresa compiuta. «La settimana scorsa ho affrontato una mezza maratona a Vinovo e mi sono classificato quinto, – racconta – qui è andata molto meglio, al di là delle mie aspettative. Quello de La 30 Trentina è un percorso per lo più pianeggiante, sul quale però bisogna impostare un ritmo molto elevato, cosa che mi è riuscita, in particolare dal ventesimo chilometro, quando sono riuscito staccarmi dal gruppo dei primi».
Giovanni Grano, quarto e primo degli italiani, sa di avere dato tutto: «Sono soddisfatto del mio piazzamento – spiega – anche se due anni fa ero arrivato terzo. Stavolta la concorrenza era molto più temibile e non mi è bastato abbassare di due minuti quel tempo per ripetermi. Fino al 15° chilometro sono rimasto con i keniani, poi ho perso contatto da loro e nel finale ne ho raggiunto solo uno. Ci riproverò nel 2019».
La vincitrice, ruandese, Clementine Mukandanga, è entusiasta: «Gara bellissima, ben organizzata – dice – con un percorso suggestivo, anche se un po’ troppo pianeggiante per i miei gusti. Verrò di nuovo per cercare di abbassare ancora questo mio record».
Sara Brogiato analizza così la propria prestazione: «Sono venuta qui al termine di un intenso periodo di preparazione in vista delle maratone e non sapevo cosa attendermi. – spiega – È andato tutto benissimo fino al 18° chilometro, quando la stanchezza si è fatta sentire. Si può dire che la gara cominci per davvero in quel punto. Sullo sterrato e nel saliscendi ho pagato dazio e ho perso contatto dalle prime due, comunque va bene così. Tutta esperienza in vista della prossima edizione».
Neka Crippa, vincitore della gara riservata alle staffette in coppia con Isabel Mattuzzi, si è goduto il tracciato. «Mi sono iscritto all’ultimo momento, perché volevo comunque correre su questo percorso che amo molto, - racconta – che propone tanti paesaggi diversi . Mentre si corre il tempo passa senza accorgersi del fatto che si macinano chilometri».