Maurizio Belli

Un documentario di 42 minuti a «TG2 Dossier»
dedicato alle avventure di Maurizio e Fulvio

Alle quattro spedizioni portate a termine fra il 1993 e il 2014 da Maurizio Belli e Fulvio Giovannini e a quella che affronteranno fra qualche mese per completare l'esplorazione dell'Alaska, nel lungo elenco delle attività svolte nello stato più settentrionale degli Usa, va aggiunto un trekking, durato cinque giorni, che Maurizio e Fulvio, insieme al giornalista Rai Gabriele Carletti e al cineoperatore Graziano Bosin hanno affrontato nello scorso mese di luglio al fine di ripercorrere un cammino divenuto celebre nel periodo della corsa all'oro.
Il Chilkoot Trail, infatti, è un sentiero lungo 54 chilometri, che fu utilizzato per secoli dai nativi e che fra il 1896 e il 1899 fu battuto da decine di migliaia di persone dirette verso il Klondike. La salita che raggiunge il passo omonimo nel periodo invernale era molto pericolosa, al punto che nell'aprile del 1898 una valanga uccise ben 65 persone che la stavano affrontando.
Maurizio, Fulvio, Gabriele e Graziano hanno coperto la distanza di 54 chilometri, da Dyea (Skagway), portando in spalla il cibo, i materiali per il campo e tutta l'attrezzatura necessaria per le riprese, scoprendo ambienti di grande pregio, che sono poi diventati protagonisti, insieme alle storie degli emigranti-cercatori e a quella di Maurizio e Fulvio, di un reportage andato in onda nella rubrica «TG2 Dossier» sabato 6 ottobre.
Nel servizio, intitolato «60° parallelo» della durata di 42 minuti, la voce di Gabriele Carletti si muove fra la storia di fine Ottocento e le quattro spedizioni portate a termine da Maurizio, due in solitaria e due insieme a Fulvio, ma si occupa anche dei cambiamenti climatici che in un secolo hanno cambiato questo territorio e dei pericoli che possono presentarsi quando ci si tuffa in questi spazi dominati dalla natura.
Il reportage presenta inoltre il nuovo progetto «Alaska Ski Walking Winter Expedition».


Maurizio Belli