Anche se sono passati 46 anni da quando fu inventata, un lasso di tempo enorme in un'epoca di rapidissimi cambiamenti tecnologici, sociali e culturali come quella in cui viviamo, «La Ciaspolada» ha saputo mantenere integre le proprie caratteristiche peculiari e soprattutto l'elevata reputazione che si è costruita nel tempo. Dal periodo pionieristico in cui poche centinaia di aficiodados si contendevano il successo, condividendo le poche racchette da neve disponibili, a quello in cui la gara nonesa diventò un autentico fenomeno popolare di massa, capace di convogliare a Fondo qualcosa come 6.300 iscritti, fino alle ultime edizioni, nelle quali il numero di partecipanti si è inevitabilmente assottigliato a causa dei mutamenti climatici, del boom di tante altre discipline sportive invernali e della creazione di tante altre gare riservate a chi ama le ciaspole, i punti di forza di questa manifestazione non sono mai venuti a mancare.
Non è mai venuto meno l'entusiasmo del comitato organizzatore, pure messo sistematicamente a dura prova anche da eventi luttuosi come la scomparsa di Alessandro Bertagnolli; non è mai venuto meno il ruolo trainante sull'economia turistica invernale della valle esercitato da «La Ciaspolada»; non è mai venuta meno la fedeltà di migliaia di appassionati, provenienti da diverse regioni del Norditalia, felici di affrontare, almeno una volta all'anno, una corsa o una passeggiata nelle natura invernale insieme ad amici o parenti; non è mai venuto meno il supporto di decine di volontari, che riconoscono, loro sì, in questo appuntamento un motivo di orgoglio per la propria valle; non è mai venuta meno la sensibilità verso il mondo della scuola, coinvolto ad ogni edizione in diverse modalità, quest'anno in maniera ancora più articolata; non è mai venuto meno il supporto di tanti sponsor, come Melinda, che continuano ad affiancare volentieri il proprio brand all'immagine pulita e gioiosa de «La Ciaspolada»; non è mai venuto meno nemmeno l'aiuto delle istituzioni provinciali, per le quali questa gara è sempre stata uno degli eventi top dell'inverno trentino. E si potrebbe continuare all'infinito citando molti altri fattori.
Da questo solido filo rosso, che unisce tutte e 45 le edizioni andate in archivio, riparte anche questa 46ª, che raccoglie il testimone da una delle più riuscite, anche grazie alla neve, degli ultimi anni, quella del 2018. A rendere speciale quella del prossimo 5 gennaio sarà indubbiamente la titolazione mondiale, che gli è stata riconosciuta per la seconda volta dalla federazione mondiale, la WSSF. I migliori runner del mondo, specializzati nella corsa con le racchette ai piedi, si daranno battaglia in Val di Non. Gli iscritti hanno già raggiunto quota 1.500, un numero destinato ovviamente a lievitare nei prossimi giorni, dato che ci sono ancora due settimane di tempo per assicurarsi un pettorale.
L'obiettivo degli agonisti è quello di dare filo da torcere al dominatore delle ultime due edizioni, il rendenese Cesare Maestri, che ha avuto il merito di aprire l'albo d'oro ad una nuova generazione di atleti. La sua capacità di correre in maniera fluida anche con le ciaspole ai piedi ne fa il favorito numero uno anche in questa edizione iridata, ma non mancheranno altri pretendenti di rango, ovvero l'intero podio del Mondiale 2018, composto dal campione in carica francese Stephane Ricard, dallo statunitense Joseph Gray e dallo spagnolo Roberto Ruiz Revuelta. In campo femminile, in attesa delle big Laia Andreu Trias e Anna Laura Mugno, prima e seconda un anno fa, sono già ufficialmente in lista Isabella Morlini, terza nel 2018 e prima nel 2013, 2014 e 2016, nonché la campionessa mondiale uscente statunitense Michelle Hummel. A questi nomi se ne aggiungeranno certamente altri molto interessanti, come al solito, nei giorni che precedono la gara.
Per quanto concerne le nazioni rappresentate per ora sono 19, ovvero Albania, Austria, Canada, Cile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, India, Nepal, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera, oltre ovviamente all'Italia. Fondo, nell'occasione, ospiterà anche i 14 delegati, che prenderanno parte all'annuale assemblea della WSSF, alla quale sarà affidato il compito di designare la sede dei Mondiali del 2020.
Interessante il montepremi. Riceveranno un buono del valore compreso fra i 500 e i 200 euro i primi tre della classifica assoluta, un premio in valore invece i primi tre della categoria Junior, i primi cinque della categoria Senior 20-29 anni (maschile e femminile), i primi cinque della categoria Senior 30-39 anni (maschile e femminile), i primi tre delle categorie Veterani 40-49 anni, 50-59 anni, 60-69 anni e oltre 70 anni. Un ricco pacco regalo si guadagneranno anche le prime tre squadre classificate nella graduatoria iridata. Trattandosi di una manifestazione popolare, non mancano poi i riconoscimenti alle comitive più numerose. Ogni iscritto, inoltre, riceverà insieme al pettorale una borsa contenente prodotti trentini.
Non resta che attendere l'inizio del nuovo anno per scoprire quale percorso avranno scelto gli organizzatori, in ragione della quantità di neve naturale presente sul territorio, e il 5 gennaio per scoprire chi si fregerà della corona iridata.