Sul tripode dei Campionati Mondiali Junior Val di Fassa 2019 è pronto ad ardere il braciere della 38ª edizione della rassegna riservata agli atleti under 21, che ha il compito di individuare i futuri campioni dello sci alpino. A lanciare l'evento ci hanno pensato questa mattina, in occasione della conferenza stampa organizzata nella sede centrale del Gruppo Itas Assicurazioni, il presidente del Comitato Organizzatore Davide Moser, assieme all’assessore provinciale all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni, al vicepresidente vicario della Fisi Angelo Dalpez, al presidente di Itas Fabrizio Lorenz, al Ceo di Trentino Marketing Maurizio Rossini, nonché al presidente del Coni trentino Paola Mora. Un incontro particolarmente affollato, che ha richiamato tante autorità provinciali e della Val di Fassa, a testimonianza della grande attesa che gravita attorno a questa manifestazione. A rappresentare la propria terra sul piano sportivo vi era Federico Liberatore, slalomista di Mazzin di Fassa, che sta recuperando la forma dopo l'infortunio accusato in Coppa Europa del mese scorso. Federico ha ricordato la propria partecipazione ai Mondiali di Sochi e il valore tecnico delle piste sulle quali si disputeranno le competizioni iridate.
Manca dunque solo un mese all’inaugurazione ufficiale della competizione, che vedrà sfidarsi oltre 500 sciatori provenienti da 52 nazioni, su un programma di dieci giorni con 11 titoli di campione del mondo in palio e 33 medaglie da assegnare nelle due sedi di gara a Pozza di Fassa (comune di Sèn Jan di Fassa) e Passo San Pellegrino. La pista La Volata dal 15 al 18 gennaio ospiterà anche un’importante test event, ovvero le due discese libere di Coppa Europa femminile, in calendario per giovedì e venerdì, precedute dalle tradizionali prove cronometrate.
Dal 18 al 27 febbraio la Val di Fassa avrà quindi il compito di individuare i nuovi talenti dello sci alpino, grazie al prezioso lavoro del Comitato Organizzatore presieduto da Davide Moser, ma pure delle due società sportive responsabili degli aspetti tecnici, ovvero lo Ski Team Fassa e l’Unione sportiva Monti Pallidi.
Le piste azzurre della Val di Fassa nei giorni scorsi hanno ospitato gli allenamenti dei più forti atleti al mondo, dato che dal 2006 sono centro ufficiale di preparazione della nazionale italiana e dato che, grazie al prezioso lavoro di manutenzione dei tracciati da parte delle società impianti, anche altri team di Coppa del Mondo e Coppa Europa approfittano di questi pendii per affinare gli imminenti appuntamenti agonistici.
In tempi non troppo lontani ai Campionati Mondiali Junior hanno trionfato atleti come Henrik Kristoffersen, vincitore di ben sei titoli iridati under 20, e Marcel Hirscher, che ha invece collezionato tre medaglie d’oro, mentre sia Lindsey Vonn sia Mikaela Shiffrin sono salite sul podio, ma mai sul gradino più alto. La campionessa olimpica di discesa libera Sofia Goggia non ha raccolto molto nelle due partecipazioni ai Mondiali Junior, mettendosi in evidenza solo nella discesa (sesto posto) sulle piste del versante francese del Monte Bianco nell’edizione 2010, dove nello stesso anno Federica Brignone (bronzo in gigante a Pyeongchang) ottenne un argento nello slalom gigante. La valdostana l’anno prima, a Garmisch Partenkirchen, centrò la medaglia d’oro in combinata alpina. L’ultimo prodigio che hanno espresso i Campionati Mondiali Junior risponde al nome dello svizzero Marco Odermatt, che lo scorso febbraio sulle piste di casa di Davos, si è messo al collo ben cinque medaglie d’oro nelle varie discipline, un risultato storico per un campione che farà sicuramente parlare di sé nell’immediato anche in Coppa del Mondo. Proprio nella località dei Grigioni l’altoatesino Alex Vinatzer ha ottenuto un argento in slalom speciale.
E lo stesso Vinatzer è sicuramente l’azzurro più atteso per la rassegna iridata trentina. I nomi dei suoi compagni di avventura del team Italia si conosceranno solamente pochi giorni prima dell’evento. Ogni nazione può portare al massimo 16 atleti, iscrivendo ad ogni gara al massimo quattro sciatori oltre a due di prima fascia per punteggi Fis, privilegio concesso solo alle nazioni più competitive. I team ufficializzeranno all’ultimo momento i nomi dei convocati, che per quanto riguarda l’Italia verranno attinti da un elenco che annovera lo stesso Alex Vinatzer, Matteo Canins, Pietro Canzio, Matteo Franzoso, Francesco Gori, Damian Hell, Tobias Kastlunger, Samuel Moling, Lorenzo Moschini e Giulio Zuccarini. In campo femminile le papabili ad indossare la tuta azzurra in Val di Fassa sono Lara Della Mea, Anita Gulli, Celina Haller, Lucrezia Lorenzi, Marta Rossetti, Elena Sandulli, Carlotta Saracco, Sofia Pizzato, Teresa Runggaldier, Giulia Albano, Veronika Calati, Carlotta Da Canal, Elisa Platino, Giulia Tintorri, Petra Unterholzner, Monica Zanoner, Giulia Di Francesco, Francesca Fanti e Giulia Paventa.
Per la Val di Fassa i Campionati Mondiali Junior 2019 rappresentano una straordinaria opportunità di visibilità attraverso le televisioni e i media di tutto il mondo, garantita da Infront Sports & Media, grazie anche alla collaborazione della Fisi e della Provincia Autonoma di Trento. Sono infatti previste tre dirette televisive sulle principali emittenti internazionali, oltre che la diffusione capillare di highlights dedicati a tutte le competizioni.
Il nome della valle trentina entrerà dunque nell’aristocrazia dello sci al pari di altre località prestigiose che hanno ospitato la rassegna iridata nelle 37 edizioni passate, come Åre (Svezia), Sochi (Russia), Hafjell (Norvegia), Crans Montana, Verbier e Davos (Svizzera), Garmisch Partenkirchen (Germania), Altenmarkt e Schladming (Austria), Lake Placid (Stati Uniti) e pure Madonna di Campiglio. Tutte stazioni sciistiche che hanno fatto la storia dello sport dello sci, ospitando appuntamenti di Coppa del Mondo, Campionati Mondiali e Olimpiadi. E dal 2019 troverà spazio anche la Val di Fassa, con le sue 150 piste di tutte le difficoltà per complessivi 210 chilometri di tracciati innevati, al centro del Dolomiti Superski, il più grande comprensorio sciistico del mondo. Numeri ai quali vanno aggiunti i 56.000 posti letto disponibili.
Le competizioni tecniche (slalom speciale, slalom gigante, team event e combinata alpina) si disputeranno nello Skistadium Aloch di Pozza di Fassa, mentre le gare veloci (discesa libera, superG e combinata alpina) sulla pista La Volata di Passo San Pellegrino. Le altre venue dell’evento sono Canazei, dove è prevista la cerimonia inaugurale, Moena, dove verrà allestita la Medal Plaza, Pera di Fassa per lo ski room e Soraga, sede del Team Captains' Meeting.
Ad aprire la serie di interventi non poteva che essere Fabrizio Lorenz, presidente di Itas Mutua e quindi padrone di casa, che ha ricordato i motivi per i quali il gruppo che rappresenta supporta l'organizzazione dei Campionati Mondiali Junior. «Siamo da sempre dalla parte di chi si impegna nello sport e in maniera particolare di chi si spende per i più giovani, – ha spiegato – perché riteniamo che rappresenti una scuola di vita importantissima. Inoltre siamo felici di supportare chi organizza questo evento e soprattutto i tanti volontari che si sono mobilitati, perché questo entusiasmo merita sostegno».
Il vicepresidente della Fisi Angelo Dalpez ha lanciato un appello: «Anche se non tutti colgono la sua importanza, questo è in tutto e per tutto un grande evento, che può essere considerato un antipasto dei Campionati del mondo di sci ospitati da Cortina nel 2021, nonché un passo decisivo per portare stabilmente in Trentino, in particolare in Val di Fassa, una seconda prova di Coppa del Mondo».
Dopo il saluto della presidentessa del Coni Trentino Paola Mora e della Procuradora del Comun General de Fascia, nonché senatrice, Elena Testor, l'assessore provinciale all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni ha sottolineato la visibilità che offrirà al Trentino e alle sue piste da sci questa manifestazione, alla quale prenderanno parte cinquanta nazioni, e ha poi manifestato il proposito di promuovere la pratica dello sci entro i confini provinciali: «Credo che la percentuale di trentini che praticano questo sport sia troppo bassa, così come sono troppi i giovani che smettono troppo presto di praticare un'attività sportiva. Ci impegneremo su questo fronte».
Maurizio Rossini, amministratore unico di Trentino Marketing, ha ricordato l'impegno del suo staff a fianco del comitato organizzatore fin dai primi passi di questa avventura e il ritorno che garantiscono i grandi eventi nella promozione internazionale di una destinazione turistica. Poi è toccato a Davide Moser, presidente dello stesso comitato organizzatore, elencare partner e sponsor che hanno reso possibile l'approdo dei Mondiali Junior in Val di Fassa, menzionare la collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze e invitare tutti in Val di Fassa. «Oltre a seguire le gare sulle piste Aloch e La Volata – ha detto – meritano un folto pubblico anche la cerimonia inaugurale del 18 febbraio, quella di chiusura del 27 e le premiazioni del 20, 23 e 27».
Presente fra gli ospiti anche Iacopo Sardi, responsabile del reparto di Neuro-Oncologia dell'ospedale Meyer, che ha illustrato il tipo di attività nel quale verranno impiegati i fondi raccolti grazie alla vendita dei gadget dei Mondiali Junior. «Li utilizzeremo per supportare un progetto di ricerca avviato con il centro di Protonterapia di Trento, con il quale stiamo studiando una procedura in grado di facilitare la somministrazione di farmaci che contrastano i tumori al cervello, il 25% di quelli che colpiscono i bambini».
Da ultimo lo sciatore azzurro Federico Liberatore ha ricordato la propria esperienza iridata a Sochi, nel 2016. «Per un giovane prendere parte al Mondiale significa prendere coscienza per la prima volta delle proprie potenzialità e dell'impegno che gli viene richiesto. Conosco molto bene la pista Aloch e posso dire che è ideale per questo tipo di gare; come me la conosce bene anche Alex Vinatzer, che inserisco fra i favoriti nella gara di slalom».
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