Se diamo un'occhiata al calendario, alle giornate nelle quali centinaia di bambini scenderanno in campo per animare la quinta edizione mancano ancora più di cinque mesi. Eppure all'interno del comitato organizzatore del «Torneo internazionale Pulcino d'oro» si respira già, da qualche settimana, un'aria particolarmente frizzante, perché la manifestazione sta per compiere un salto di qualità, tanto che nel 2019 coinvolgerà un numero record di giovani calciatori.
A precedere la quattro giorni ospitata sui campi della Valsugana, alla quale prenderanno parte anche questa volta 48 società, 12 delle quali professionistiche, vi sarà infatti da quest'anno una fase nazionale, che prenderà il via nel mese di marzo, articolata in una serie di tornei regionali, che avranno il compito di indicare una parte delle formazioni chiamate ad animare il 5° «Torneo internazionale Pulcino d'oro». Un salto di qualità importante per lo staff coordinato da Sandro Beretta e Renzo Merlino, che comporta un notevole impegno sul piano organizzativo, dato che la nuova fase preliminare, alla quale prenderanno parte 16 o 32 squadre, suddivise in giorni da 4 o da 8, sarà gestita in collaborazione con una serie di società sportive ubicate in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia e Sicilia. Una sarà organizzata anche in Trentino. Si tratta di un primo passo, che potrebbe portare a coinvolgere, in futuro, tutte le regioni italiane, trasformando la manifestazione nel più importante appuntamento italiano riservato a questa fascia di età.
L'attenzione ora va dunque al lancio dei nuovi tornei regionali, un'innovazione non indifferente, dato che passa attraverso la costruzione di accordi con altre società. Nel giro di qualche settimana, gironi, squadre partecipanti e calendari saranno definiti con precisione e allora potrà cominciare la gioisa corsa delle squadre e dei bambini verso le partite di giugno e verso la conquista dei diversi «Pulcini» in palio, quello d'oro, finito nel 2018 nella mani di Inter e Porto, quello d'argento, conquistato dal Südtirol, poi, a seguire, quello di bronzo, quello gialloblù, quello rosso, quello bianco, quello azzurro e quello verde.