L'Argentario VolLei pronto per il ritorno
con una Jessica Brugnara in più nel motore
Per l'Argentario Progetto VolLei, così come per tutte le squadre di serie B, quello che ci siamo lasciati alle spalle è stato un fine settimana di riposo. La pausa è scattata al termine del girone di andata, che di solito rappresenta anche il momento ideale per tracciare un primo sommario bilancio della stagione. La squadra allenata da Maurizio Moretti si trova, considerando i valori in campo, nella posizione in cui aveva ipotizzato di trovarsi prima del via. La società non si è mai nascosta che il profondo rinnovamento e ringiovanimento del roster avrebbe comportato qualche sacrificio in termini di posizione in classifica, per questo l'obiettivo è e rimane la salvezza. Un target assolutamente alla portata di Bonafini e compagne.
Per raggiungerlo prima possibile, da qualche settimana, c'è una risorsa in più al servizio della squadra, ovvero Jessica Brugnara, rientrata alla base dopo aver vestito la maglia di altre società trentine e dopo essere diventata mamma di Arianna ad agosto. Dovendo accudire la nuova arrivata, non può ancora seguire la squadra in trasferta, ma la strada verso il suo rientro a pieno regime è tracciata. Jessica ha cominciato a giocare nel Lavis, dove fu scoperta dallo stesso Maurizio Moretti, che la portò nel gruppo di B2 dell'Argentario VolLei, del quale ha fatto parte nelle stagioni 2011-2012 e 2012-2013. Poi ha disputato altri due tornei in B2 con la maglia dell'Agsat Coredo e infine altri due campionati in B1 al servizio dell'Ata Trento, dal 2016 al Natale del 2017. Il suo rientro permette al gruppo di dotarsi di una giocatrice preziosa in un reparto, quello delle centrali, rimasto orfano fin dall'inizio della stagione di Monica Bruno, il cui arrivo fu ufficializzato a metà agosto, ma che poi non si concretizzò. I motivi per i quali non ha mai vestito la maglia dell'Argentario stanno nel fatto che prima di apporre la propria firma sul contratto, dopo due settimane di allenamenti, ha deciso di trasferirsi alla Pallavolo Empoli, impegnata nel girone C di B1, per la quale è tesserata.
«Si è trattato di un comportamento che ci ha lasciato abbastanza basiti – spiega il coordinatore del progetto VolLei Patrizio Bonafini – perché noi ci siamo fidati della sua parola. Si è allenata con noi per quindici giorni, poi ha dovuto interrompere il lavoro a causa di uno strappo addominale. Da quel momento non l'abbiamo più vista».
Il presente, quindi, si chiama Jessica Brugnara. Chiediamo a lei come ha vissuto il rientro all'attività. «Nel mese di novembre ho dovuto svolgere una preparazione specifica per poter ritornare in palestra in tempi così rapidi dopo il parto, – racconta – solo in dicembre ho potuto ricominciare a lavorare con il resto del gruppo. La prima ed unica partita l'ho giocata il 5 dicembre contro Pisogne. Ho deciso di riprendere innanzitutto perché mi mancavano questo ambiente e soprattutto la pratica di un'attività sportiva e poi perché la squadra aveva bisogno di una mano nel mio ruolo».
Che gruppo hai trovato? «Molto giovane, ci sono atlete che hanno dieci anni meno di me. Nonostante la differenza di età sono stata accolta molto bene, inoltre ho ritrovato Aurora Bonafini e Caterina Pucnick, con le quali avevo già giocato in B2 qualche anno fa. Mi pare che le potenzialità di tante ragazze siano ottime, ma a quell'età quello che manca è un po' di continuità, speriamo di trovarla nelle prossime settimane, a partire dalla partita di sabato contro Bedizzole, che sarà importantissima per la nostra classifica. Mi sono organizzata per prendere parte alla trasferta pur dovendo allattare, proprio perché si tratta di un appuntamento cruciale per la classifica, soprattutto dopo la sconfitta di San Donà».
Guardando indietro alle tue precedenti sei stagioni in serie B quali sono quelle che ricordi con maggiore piacere? «Credo le due disputate a Coredo, si era creato un bellissimo gruppo e nel 2015 eravamo riuscite a qualificarci per i playoff, una bella soddisfazione. A quelle compagne sono ancora molto legata. Ora però l'obiettivo è aiutare l'Argentario a conquistare la salvezza e quindi tornare ad essere competitiva. Poi a fine stagione dovrò capire se posso ancora giocare a questi livelli, dato che le ore settimanali da trascorrere in palestra sono tante, ma in ogni caso non ho alcuna intenzione di smettere, la passione c'è ancora tutta».
