Le interviste ai primattori della sfida in salita
Di Gregorio, Bianchi, Bolzan e Paltrinieri

Di seguito i commenti raccolti dopo la gara del primo e del secondo classificato nella graduatoria assoluta maschile e femminile della sfida in salita con tecnica classica.

Il vincitore, Alfio Di Gregorio, ha controllato la gara senza eccessive difficoltà: «Il percorso di oggi lo conosco abbastanza bene, perché a volte lo utilizzo per allenarmi – spiega – e questo aspetto mi ha dato un mano. Si tratta di un successo che mi fa molto piacere, anche perché ormai più che un agonista mi considero un amatore». Il momento cruciale della gara? «Dopo il primo chilometro io e Bianchi abbiamo fatto il vuoto, poi lui si è staccato un po’ e così ho potuto giungere al traguardo senza particolari pressioni».

Lo stesso Eugenio Bianchi accetta il verdetto senza alcuna recriminazione: «Alfio è un atleta fortissimo e quindi arrivare alle sue spalle non è un problema, inoltre dopo qualche chilometro ho scelto di non forzare al massimo per non rischiare di saltare: con il secondo posto ero certo che avrei vinto la Coppa Italia e quindi l’ho amministrato senza correre rischi. Aggiungo che da tre mesi mi alleno per un'altra disciplina, ma raccolgo comunque buoni risultati anche sugli skiroll». Il Bondone è uno scenario che si confà a questa disciplina? «Sì, perché il pubblico, scegliendo le curve giuste, ha la possibilità di seguire una buona parte della gara, inoltre il fondo è perfetto».

La vincitrice, Lisa Bolzan, questa volta non ha dovuto piegare la resistenza della sorella Anna, come nella gara sprint, ma la fatica è stata comunque tanta. «Non mi aspettavo di chiudere il week end con una doppietta – spiega – perché la salita non è il mio terreno preferito. Ilaria (la seconda classificata) va molto forte in questa disciplina e sapevo che il successo ce lo saremmo contese io e lei. L’ultimo chilometro eravamo ancora insieme, poi l’ho staccata quanto basta». Una gara difficile? «Io preferisco quelle un po’ più lunghe, di 10 chilometri, ma la pendenza c’è e quindi è molto allenante, soprattutto per chi, come me, sta già guardando alla stagione invernale».

Meno felice Ilaria Patrinieri, che oggi ha corso per vincere. «Le gemelle Bolzan sono sempre temibili, ma io in questa stagione sono andata forte e anche qui sul Bondone avrei voluto salire sul gradino più alto del podio. Purtroppo stamattina ho fatto i conti con un problema fisico e negli ultimi 500 metri ho perso la testa della gara. Archivio comunque la stagione con soddisfazione, perché ho abbassato di 3 o 4 minuti i miei tempi in tutte le gare e ho preso parte alla Coppa del Mondo, chiudendola all’ottavo posto».

Soddisfazione anche per gli organizzatori, coordinati da Elda Verones dell'APT Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi: «Il Monte Bondone si è dimostrato ancora una volta una palestra universale dello sport. Questo duplice evento a Trento e sulla sua Alpe è stato una riconferma di come le discipline sportive riescano a veicolare il territorio. Un grazie di cuore al Gs Monte Giner per la preziosa e professionale collaborazione e a tutti i volontari che hanno contribuito a questo ennesimo successo organizzativo. Credo fortemente che lo skiroll possa diventare un appuntamento fisso a Trento e sul Bondone, magari con qualche ritocco, e sono convinta che avrà un futuro nella nostra città, confidando anche in un evento di rilievo per lo sci di fondo alle Viote».

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