Sventola la bandiera a stelle e strisce al termine del SuperG maschile dei Campionati Mondiali Juniores della Val di Fassa: River Radamus, ventunenne del Colorado e già argento nella passata edizione della rassegna iridata giovanile a Davos, ha saputo mantenere fede ai pronostici della vigilia e staccare il miglior tempo (1’09”29). L'americano non ha lasciato scampo agli avversari ed è salito sul gradino più alto del podio davanti ai meno attesi Lucas Braathen, norvegese classe 2000 al debutto stagionale nella specialità (argento a 0"34), e al francese Florian Loriot, terzo a 48 centesimi. Nono posto per Nicolò Molteni, migliore degli azzurri con un nono posto che gli ha consentito di migliorare la decima piazza conquistata nella discesa di mercoledì.
Per il secondo giorno consecutivo, la pista La VolatA di Passo San Pellegrino ha saputo proporre una gara dagli eccellenti contenuti tecnici, raccogliendo apprezzamenti unanimi da tutti i protagonisti, che si sono dati sportiva battaglia su un terreno di gara compatto e veloce, ideale per inseguire la prestazione perfetta.
E perfetta è stata la prova di Radamus, che si è garantito una medaglia per il terzo mondiale juniores consecutivo, considerando anche l’argento raccolto in combinata nel 2017 ad Aare. Lo statunitense era il favorito, aveva raggiunto la Val di Fassa per regalarsi qualcosa di importante e pochi giorni dopo il ventunesimo compleanno (compiuto il 12 febbraio) può festeggiare con un prezioso oro al collo.
Ha motivi per festeggiare anche il diciottenne norvegese Braathen, in grande evidenza in questi mesi in gigante e slalom. Su La VolatA ha saputo stupire tutti, affrontando il SuperG quasi esclusivamente per rompere il ghiaccio nella sua avventura iridata, poi capace di conquistare uno splendido argento, estratto quasi per magia dal cilindro di una classe cristallina ed evidente.
Sul terzo gradino del podio è salito Loriot, che ha regalato alla Francia la prima medaglia al Mondiale fassano. L’outsider di turno ha pensato bene di vivere ai piedi del Col Margherita e al cospetto delle Dolomiti la migliore giornata della carriera sportiva.
Piazzamenti a ridosso del podio, invece, per i grandi protagonisti della discesa: solo sette centesimi hanno impedito all’austriaco Manuel Traninger, ieri terzo, di confermarsi in zona medaglia. Traninger ha chiuso quarto, seguito a breve distanza dallo svizzero Lars Rösti, oro nella discesa libera, e dal connazionale Julian Schutter, sesto, lui che meroledì si era infilato al collo la medaglia d'argento.
Lo svizzero Arnaud Boisset e lo svedese Johan Hagberg hanno preceduto il migliore italiano al traguardo, il comasco di Cabiate Nicolò Molteni (+1”27), moderatamente soddisfatto per aver colto una duplice top ten iridata nel giro di due giorni. Da segnalare anche il diciassettesimo posto dell’altoatesino di Valdaroa Hugo Mittermair (+1”92) che nel tratto finale della pista ha staccato un riferimento parziale degno dei migliori. Ventiseiesimo posto, quindi, per Matteo Canins (+2”45) e 32° per Tobias Kastlunger (+2”85), mentre Matteo Franzoso e Pietro Canzio non hanno completato la prova.
Domani, venerdì 22 febbraio, il programma dei Mondiali Juniores della Val di Fassa propone alle 11 il superG femminile su La VolatA di Passo San Pellegrino e alle 18 il Team Event sull'Aloch di Pozza di Fassa.
River Radamus (Stati Uniti, medaglia d'oro SuperG)
«Ho trovato condizioni perfette e il risultato che volevo: sapevo cosa dovevo fare per conquistare il titolo mondiale e sono riuscito a esprimermi al meglio. Dodici mesi fa a Davos dovetti arrendermi di fronte ad un imbattibile Odermatt, ma quest’anno ci tenevo a vincere. È stata una gara intensa, su una neve veloce, divertente. Fare del proprio meglio nel giorno più importante della stagione è un segnale molto positivo, sono orgoglioso di me stesso».
Lucas Braathen (Norvegia, medaglia d'argento SuperG)
«Sono il primo ad essere sorpreso per questa medaglia. Era il mio primo superG in questa stagione e ho voluto affrontare la gara quasi come un test in vista della combinata. Mai avrei pensato di poter salire sul podio. In pista mi sono trovato davvero a mio agio ed il mio Mondiale in Val di Fassa inizia nel migliore dei modi, in attesa di affrontare le mie prove preferite, gigante e slalom».
Florian Loriot (Francia, medaglia di bronzo SuperG)
«Non mi potevo considerare tra i favoriti per una medaglia e proprio per questo non mi aspettavo un simile risultato. La VolatA è stata un palcoscenico perfetto per questa gara: la neve era davvero veloce. L’aver consegnato alla Francia la prima medaglia di questi Mondiali è per me un autentico onore, ora posso dedicarmi al gigante della settimana prossima, la mia gara preferita».
Nicolò Molteni (Italia, 9° classificato)
«Ho fatto una gara sulla falsa riga della discesa libera. Ho migliorato di una posizione in classifica, ma non sono soddisfatto al 100%. Volevo fare un bel risultato e forse, proprio per questo, mi sono fatto prendere un po’ troppo dalla foga, commettendo qualche errore di troppo. D’altronde a un Mondiale contano solo i primi tre posti ed era giusto provarci. Porto comunque a casa buone sensazioni, soprattutto nei tratti dove sono andato bene, conscio che devo lavorare nelle parti di scorrimento, dove faccio ancora fatica. Dovrei prendere il via anche alla combinata: non sono un grande slalomista ma… ci proverò».
Hugo Mittermair (Italia, 17° classificato)
«Nel complesso sono contento della mia gara, anche se ho commesso qualche errore nella parte alta. Non riuscivo a spingere come volevo. Nel tratto conclusivo, invece, mi sono sentito bene e ho mantenuto un’ottima velocità. La pista era perfetta: sono sceso con il numero 45 e si poteva ancora fare il tempo. Mi spiace aver perso qualche centesimo di troppo nelle fasi iniziali, altrimenti avrei potuto puntare a un piazzamento migliore, tra i primi 10 o a ridosso».
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