L'ora X è arrivata. Per Maurizio Belli e Fulvio Giovannini e per la loro la spedizione «Alaska Ski Walking Winter» il momento di mettersi in cammino e cominciare la traversata invernale dell'Alaska da Fort Yukon ad Anchorage è giunto. Alle ore 18 italiane di oggi i due esploratori trentini, dopo mesi di pianificazione e di meticolosa preparazione, hanno dato il via a questa nuova avventura nel grande nord del continente americano, partendo dal villaggio indiano, posizionato sopra il Circolo Polare Artico, per cominciare la lunga marcia di avvicinamento al primo importante obiettivo, Nenana, che verrà raggiunto muovendosi con gli sci e slitta al traino sulle acque ghiacciate dei fiumi Yukon e Tanana. Anche se nei giorni passati le temperature non sono state particolarmente rigide per la latitudine, ovvero intorno ai 20 sotto zero, il clima con il quale dovranno fare i conti sarà proibitivo, a causa del vento che crea il cosiddetto effetto "wind chill", la percezione di una temperatura ancora più bassa, da parte del corpo umano, rispetto a quella effettiva. Al momento della partenza la colonnina di mercurio segnava -32°.
Maurizio e Fulvio avevano raggiunto Fairbanks venerdì 15 febbraio, impiegando una settimana per acclimatarsi, per compiere alcuni sopralluoghi, per acquistare e sistemare in alcuni punti strategici del percorso materiale e rifornimenti, per preparare al meglio le due slitte, grazie alle quali potranno portare con sé tutto il materiale necessario per la sopravvivenza, circa 50 kg di materiale, e per documentare con immagini e video i cinquanta giorni di cammino. Ieri hanno raggiunto Fort Yukon in aereo e dopo una notte di riposo oggi si sono messi in marcia. La loro posizione può essere individuata in tempo reale sul sito alaskaadventures.it, ove è presente una mappa con la geolocalizzazione dei due esploratori trentini.
Questa spedizione conclude il progetto «Alaska 2018/2019 Ski Walking Winter Expedition», l'ultimo tassello di un puzzle che Maurizio ha cominciato a comporre nel lontano 1993, quando, da solo ed in sella ad una pionieristica mountain bike percorse nel nord dell’Alaska i 666 chilometri che dividono Livengood da Prudhoe Bay. Dopo quella performance, nel 1997, ha attraversato gran parte dell’Alaska da solo in inverno e in completa autonomia con gli sci, trascinando una slitta da Manley Hot Spring a Nome sul Mare di Bering. Poi, nel 2001, insieme a Giovannini, ha raggiunto Whitehorse da Vancouver in bicicletta ed infine, sempre con Fulvio, nel 2014 si è mosso da Whitehorse a Fort Yukon in canoa sul mitico fiume dei cercatori d'oro. Quattro affascinanti e impegnativi itinerari in una terra selvaggia che era già stata battuta a fine Ottocento da alcuni coraggiosi pionieri trentini, il cui ricordo ha stimolato Maurizio fin dall'inizio di queste esplorazioni. Da oggi si comincia a scrivere davvero il nuovo capitolo.