Fis World Junior Championships

Rimonta d'oro per lo svedese Tobias Hedström
Nella combinata alpina Pietro Canzio è nono

Podio tutto scandinavo nella combinata alpina dei Campionati Mondiali Junior della Val di Fassa, che premiano la rimonta d’oro dello svedese Tobias Hedström, grande sorpresa di giornata, accompagnato sul podio dai due talenti norvegesi classe 2000 Atle Lie McGrath – figlio dell’ex slalomista americano Felix – e Lucas Braathen, quest’ultimo già argento in SuperG, lui che è atleta già conosciuto nel grande Circo Bianco e che è tra i grandi favoriti per lo slalom gigante di martedì.
Nono e migliore degli italiani è il triestino Pietro Canzio, autore del terzo miglior tempo in slalom e capace di guadagnare ben 18 posizioni nella prova tra i pali stretti rispetto alla ventisettesima piazza occupata dopo il Super, non senza qualche rammarico.
Per la Svezia si tratta della prima medaglia d’oro ai Mondiali fassani, la seconda dopo il bronzo conquistato nello slalom femminile da Elsa Haakansson Fermbaeck. Il titolo della combinata va al classe 1998 Hedström, che trova la giornata perfetta nell’appuntamento clou della stagione, lui che finora non vantava piazzamenti di rilievo nei massimi circuiti internazionali, 25° e 20° nella discesa libera e nel SuperG disputati nei giorni scorsi.
La giornata d’oro dello svedese si apre con il diciannovesimo posto nel SuperG disputato al mattino sulla pista La VolatA di Passo San Pellegrino. Poi c’è la straordinaria rimonta nella prova tra i pali stretti disputata sulla Aloch di Pozza di Fassa, con Hedström autore del secondo miglior tempo ad appena un centesimo dal norvegese Kaspar Kindem, a propria volta risalito dalla trentesima alla sesta piazza.
MacGrath, nono dopo il SuperG, è secondo a 42 centesimi, con Braathen appena dietro, terzo a 0”45, straordinario decimo nella gara veloce del mattino nonostante l’altissimo numero di pettorale, il 77. Vivace tanto in pista quando davanti a microfoni e taccuini, il norvegese si presenta come il vero personaggio del Mondiale trentino, figlio di papà norvegese e di mamma brasiliana, ora in cerca della medaglia del colore più pregiato nella gara tra le porte larghe di lunedì.
Nulla da fare per il neocampione del mondo del SuperG, l’americano River Radamus, che fa segnare il miglior tempo sulla pista La VolatA e vede poi sfumare la terza medaglia in altrettanti giorni (ricordando anche l’argento nel team event) per appena 4 centesimi.
Per l’Italia c’è il nono posto di Pietro Canzio, che ha di che recriminare: l’azzurro fa segnare il terzo miglior riscontro cronometrico in slalom, ma paga a caro prezzo qualche errore di troppo in SuperG, alla fine staccato di 1”02 dal vincitore (2”71 il distacco accumulato al mattino) e di 57 centesimi dalla zona medaglie. Il suo risultato lascia comunque ben sperare in vista del gigante e dello slalom di lunedì e martedì, le gare su cui punta con maggiore convinzione.
Domani si assegneranno due titoli femminili, con il SuperG della combinata alpina (ore 10 sulla pista La VolatA di Passo San Pellegrino) valevole anche per le medaglie della specialità, dopo il rinvio di venerdì a causa del forte vento.

Le voci dei protagonisti

Tobias Hedström (Svezia, medaglia d’oro)
«Non so davvero cosa dire, questo risultato è pazzesco. Ho cercato di sciare al meglio delle mie possibilità, ma mai avrei pensato alle medaglie. In slalom ho avuto la possibilità di partire con un buon pettorale e sono riuscito a sfruttarlo al meglio. Ho pensato solo a far andare gli sci. Ora sarò al via dello slalom e del gigante, con l’obiettivo di fare del mio meglio e con un oro già al collo, che mi darà una motivazione in più»

Atle Lie McGrath (Norvegia, medaglia d’argento)
«Questa medaglia d’argento è straordinaria, anche perché il SuperG non era andato benissimo. Sono doppiamente sorpreso. Ora sono già concentrato sul gigante e sullo slalom. Un’altra medaglia? L’importante è sciare bene e divertirmi, se arriverà un’altra medaglia tanto meglio. Sto vivendo una splendida esperienza e voglio godermela fino alla fine»

Lucas Braathen (Norvegia, medaglia di bronzo)
«Nel SuperG partivo con il numero 77, non avevo aspettative, ma ho trovato un feeling perfetto con il pendio della VolatA. Sono rimasto sorpreso dal decimo posto della gara del mattino, davvero. Ho cercato di fare del mio meglio in slalom, ma sicuramente non pensavo al podio. Sono incredibilmente contento. La pista era un po’ segnata, ma si riusciva a sciare ancora bene. Ora sono concentrato sullo slalom gigante, la mia gara, il mio grande obiettivo. Le due medaglie che ho conquistato in SuperG e in combinata sono quasi un bonus, ma di certo non sono da buttare»

Pietro Canzio (Italia, 9° classificato)
«Sono molto contento della mia gara in slalom, ho provato buone sensazioni, che cercherò di riportare in pista nelle prossime gare. C’è un po’ di dispiacere per il SuperG del mattino: con qualche errore in meno potevo fare meglio. Medaglia? Con i se e con i ma non si fa molta strada, quindi è inutile pensare a quello che potrebbe essere stato. C’è un po’ di rammarico, quello sì. Porto via quello che ho fatto di buono oggi: il mio Mondiale, d’altronde, inizia praticamente ora. Puntavo molto sulla combinata, nonostante qualche carenza nelle discipline veloci. Proverò a migliorarmi nel gigante e nello slalom»

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