Fis World Junior Championships

Kastlunger regala la prima medaglia all'Italia
L'azzurro è argento nel gigante vinto da Radamus 

La tanto attesa medaglia è arrivata per l’Italia ai Campionati Mondiali Junior di sci alpino della Val di Fassa. A conquistarla non è stato l’atteso Alex Vinatzer, che è tra i principali favoriti per lo slalom speciale di domani, bensì l’outsider 19enne di San Vigilio di Marebbe Tobias Kastlunger, splendido secondo nello slalom gigante maschile vinto dall’americano River Radamus.
La terzultima giornata del Mondiale è stata segnata anche dallo storico bronzo del belga Sam Maes, già bronzo a squadre nel team event ad Aare 2017, che ha regalato alla sua nazione la prima medaglia individuale a una rassegna iridata junior. Alex Vinatzer, settimo a metà gara, è uscito nella seconda manche mentre andava all’attacco del podio, mentre l’altro altoatesino Samuel Moling ha chiuso ottimo decimo, partito con il pettorale numero 40. Fuori nella prima manche gli altri due italiani in gara, Matteo Canins e Pietro Canzio.
Lo statunitense Radamus è sempre più l’uomo da copertina del Mondiale fassano, al secondo oro dopo quello conquistato nel SuperG, senza dimenticare l’argento nel team event, il quarto posto in combinata alpina e l’ottavo in discesa libera. Radamus ha chiuso al comando la prima manche con un centesimo di vantaggio sul grande favorito della vigilia, il norvegese Lucas Braathen, con Kastlunger (pettorale numero 15) terzo a sorpresa a 0”77 dal leader, incalzato dal francese Leo Anguenot e dal belga Sam Maes, quarti a 0”80. Settimo a 1”26 Vinatzer, con il badiota Samuel Moling 15° a 1”79.
La gara si è giocata tra di loro, in una seconda manche appassionante fino all’ultimo, disputata su una pista Aloch tirata a lucido, capace di reggere al passaggio degli atleti nonostante il grande caldo che ha caratterizzato le prime ore del pomeriggio. Maes, sceso per quintultimo nella seconda run, si è insediato al comando, mettendo pressione agli avversari. Non all’azzurro Tobias Kastlunger, che si è regalato la giornata più importante della carriera, andando ad accomodarsi nel leader corner. Il bronzo, a quel punto, era sicuro, diventato argento grazie all’uscita di pista del norvegese Lucas Braathen, che al momento della caduta vantava 1”15 di vantaggio. È andata meglio a Radamus, che ha completato l’opera e ha centrato il secondo oro in Val di Fassa, chiudendo primo con 84 centesimi di vantaggio sull’italiano. Terzo il belga Maes a 0”93. Nato il 9 settembre classe 1999, alla sua prima partecipazione a Mondiale junior, Tobias Kastlunger vive a San Vigilio di Marebbe, il paese di Manfred e Manuela Möelgg e dell’altro ex gigantista della nazionale Alexander Ploner. Il futuro è di Tobias, che ha permesso all’Italia di sfatare il tabù medaglia al Mondiale trentino. A completare la bella prova di squadra del clan azzurro ci ha pensato Samuel Moling, 15° con il pettorale numero 40 a metà gara e poi decimo nella classifica finale a 2”00 dal vincitore.

Le voci dei protagonisti

River Radamus (Stati Uniti, medaglia d’oro)
«È stata una gara fantastica, con uno splendido tifo e una pista altrettanto stupenda, nonostante il caldo della seconda manche. Questo è il mio terzo Mondiale junior: il primo anno ad Aare arrivò l’argento in combinata, l’anno scorso a Davos l’argento in SuperG, oggi mi ritrovo con due ori ed un argento al collo. È semplicemente fantastico. Mi ero reso conto dell’uscita di pista di Braathen dal boato del pubblico, ma non ho avuto il tempo per pensare. Pur avendo un buon vantaggio, basta poco per ritrovarsi fuori dal podio. Ho spinto, senza esagerare, e al traguardo mi sono goduto questo fantastico titolo».

Tobias Kastlunger (Italia, medaglia d’argento)
«Questa medaglia è incredibile, non ho parole. È vero, ai Mondiali contano solo i primi tre posti, ma alla vigilia mi sarei detto soddisfatto di un piazzamento nella top 10. Ho fatto un’ottima prima manche, nonostante un piccolo errore sul muro e nel tratto finale. A quel punto ho iniziato a crederci. Non ho sentito la pressione per l’uscita di Vinatzer e per il fatto che l’Italia era ancora senza medaglie: semplicemente ho cercato di non pensarci. In ogni manche si riparte da zero e bisogna dare il massimo. Non avevo niente da perdere e ora mi trovo con una medaglia d’argento al collo. È stupendo. La pista ha tenuto nonostante il caldo e, pur avendo commesso qualche errore, sono riuscito a salire sul podio. La dedica è per la mia famiglia, papà e mamma, per le Fiamme Gialle, che mi hanno arruolato lo scorso anno, e per tutti quelli che mi hanno permesso di arrivare fin qui. Io erede di Moelgg? A San Vigilio di Marebbe ci sono icone dello sci, io ci provo. Oggi sono contento perché sono riuscito a difendermi bene anche nei tratti pianeggianti, sui quali non sono ancora super performante, ma ci ho lavorato e sono migliorato anche lì».

Sam Maes (Belgio, medaglia di bronzo)
«Non potevo certo aspettarmi di vincere una medaglia, ma lo sci a volte riserva grandi sorprese. Chi poteva immaginare che il più forte gigantista uscisse di pista nella seconda manche? È andata alla grande: ho fatto del mio meglio e per il Belgio è arrivata la prima medaglia individuale della storia ad un Mondiale Junior. Ma in fondo si tratta del primo passo verso il futuro: una medaglia è sempre un grande risultato, ma quello che conta sarà andare forte nelle prossime stagioni. Domani farò anche lo slalom, ma senza aspettative, come si dice… it’s just for fun».

Domani c’è lo slalom in diretta tv, Vinatzer ci riprova

Domani, martedì 26 febbraio, alle 9,30 del mattino scatterà l’ultima gara del programma maschile dei Campionati Mondiali Junior di sci alpino della Val di Fassa, trasmessi in diretta tv su Eurosport (Europa, Asia e Pacifico), Orf (Austria), NBC (Stati Uniti), CBC (Canada), Circuito Poverknost (Lettonia, Lituania, Estonia, Ucraina) e in streaming sulla piattaforma Olympic Channel (www.olympicchannel.com), con seconda manche alle 13. Sulla Rai andrà invece in differita mercoledì 27 febbraio. In vetta alla lista dei favoriti c’è l’altoatesino Alex Vinatzer, che vuole riscattare la doppia uscita di pista nel team event e nello slalom gigante e tornare sul podio alla rassegna iridata giovanile dopo la medaglia d’argento conquistata lo scorso anno a Davos, dove fu preceduto dal francese Clement Noel.
«Nella prima manche ho commesso due errori nella parte alta e mi sono ritrovato staccato di oltre un secondo – ha commentato Vinatzer al termine del gigante - Nella seconda ho cercato di spingere a tutta per recuperare, ma ho faticato sin da subito a trovare il ritmo, ho perso l’esterno e mi sono ritrovato fuori. Peccato. Ora posso riprovarci in slalom. Difficile, in questo momento, fare proclami: devo puntare a sciare come so, fare del mio meglio e vedere cosa succede. I pretendenti alle medaglie sono diversi e nello slalom l’inconveniente è dietro l’angolo. Serve concentrazione e calma, senza buttare in pista troppa foga o troppa aggressività dopo le delusioni del team event e del gigante».
Tra gli altri candidati al titolo nello slalom speciale di domani ci sono il norvegese figlio d’arte Atle Lie McGrath (il papà era lo slalomista statunitense di Coppa del Mondo degli anni ‘80 Felix McGrath), l’americano Benjamin Ritchie, classe 2000 che ha fatto segnare il miglior tempo nel team event, quindi il ventunenne sciatore della Repubblica Ceca Jan Zabystran e lo svedese Carl Jonsson, giusto per citarne alcuni. Al cancelletto di partenza ci sarà anche il neocampione del mondo di SuperG e gigante River Radamus. L’Italia, oltre a Vinatzer, schiererà al via anche Pietro Canzio, Tobias Kastlunger, Samuel Moling, Matteo Canins e Matteo Franzoso.

L'austriaca Greber miglior tempo nella prima prova della discesa

Oggi sulla pista La VolatA di Passo San Pellegrino è andata in scena la prima prova cronometrata della discesa libera femminile e il miglior tempo è stato quello dalla classe 1999 austriaca Johanna Greber (1’24”16), che ha preceduto di 1”37 la svizzera Juliana Suter e di 1”40 la francese Camille Cerutti, seguita a propria volta dall’americana Keely Cashman (quarta a 1”53) e dall’altra austriaca classe 2000 Lisa Grill (quinta a 1”55). Nona e migliore delle italiane Sofia Pizzato, a 2”18 dalla Greber, con Giulia Albano e Teresa Runggaldier appaiate al 14° posto a 2”65.

Risorse aggiuntive:

galleria FOTO - Slalom Gigante Maschile
link ORDINE D'ARRIVO prima prova cronometrata discesa femminile
link ORDINE D'ARRIVO slalom gigante maschile

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