È andato alla Svizzera l’ultimo degli undici titoli iridati messi in palio dai Campionati Mondiali Junior di sci alpino della Val di Fassa, quello della discesa libera femminile, che ha premiato il giovane talento di Juliana Suter, accompagnata sul podio dalla compagna di squadra Noemie Kolly e dall’austriaca Lisa Grill. Per l’Italia c’è il buon quinto posto di Sofia Pizzato, che ha visto sfumare la medaglia di bronzo per appena 17 centesimi.
Juliana Suter ha confermato il proprio feeling con la pista La VolatA di Passo San Pellegrino, dove nel 2017 aveva conquistato due vittorie in Coppa Europa e, nel gennaio scorso, un secondo e un terzo posto nella doppia discesa libera sempre del circuito continentale. La promettente sciatrice rossocrociata si è presentata al cancelletto come una delle principali candidate al titolo e non ha tradito le attese: partita con il pettorale numero 7, la svizzera classe 1998 ha fatto segnare il miglior tempo (1’23”91), precedendo di 15 centesimi la compagna di squadra e pari età Noemie Kolly, con la diciottenne austriaca Lisa Grill a completare il podio, staccata di 66 centesimi.
Quarta, a completare il trionfo del team svizzero, Stephanie Jenal, seguita dalla coppia composta dall’austriaca Julia Scheib e dall’azzurra Sofia Pizzato. La ventenne padovana, scesa per seconda, ha migliorato sensibilmente le prestazioni delle due prove libere e ha visto sfumare una possibile medaglia di bronzo per appena 17 centesimi.
L’Italia ha schierato al via altre due atlete, ovvero la figlia d’arte Teresa Runggaldier e Giulia Albano: l’altoatesina si è classificata 14ª a 1”20, la valdostana ventesima a 2”44.
Grazie alla doppietta maturata nella gara di chiusura della rassegna iridata, la Svizzera ha conquistato il Trofeo Marc Hodler, riservato alla prima classificata nella graduatoria per nazioni, primeggiando nel medaglie con 3 ori, 2 argenti e un bronzo, per un totale di 7 medaglie. L’Italia si è classificata quarta alle spalle di Stati Uniti (secondi) e Norvegia (terza), grazie alla splendida vittoria di Alex Vinatzer nello slalom speciale – che ha regalato al gardenese il diritto a prendere parte alle finali di Coppa del Mondo in programma ad Andorra - e all’argento di Tobias Kastlunger nello slalom gigante.
Al termine dell’ultima premiazione del Mondiale fassano, c’è stato il passaggio di consegne, con l’azzurra Sofia Pizzato che ha consegnato la bandiera della FIS, la federazione internazionale, nelle mani della norvegese campionessa del mondo junior del SuperG Hannah Saethereng. Nel 2020, infatti, la rassegna iridata giovanile si terrà proprio in Norvegia, nella località di Narvik.
In Val di Fassa era presente anche una delegazione cinese, in rappresentanza del comitato organizzatore dei prossimi Giochi invernali, quelli di Pechino del 2022.
Si è conclusa così un’edizione di successo dei Mondiali Junior, con gli applausi per il comitato organizzatore presieduto da Davide Moser, per tutto lo staff e per l’esercito di volontari che, con professionalità, ha contribuito all’ottima riuscita dell’evento.
Juliana Suter (Svizzera, medaglia d'oro)
«Amo questa pista: ci avevo già vinto due volte in Coppa Europa e sapevo che se avessi sciato bene avrei potuto ottenere un grande risultato. Vincere un titolo mondiale è una cosa grandiosa: la gara è stata eccellente, la pista impegnativa ed il fatto che tutto il team svizzero abbia fatto così bene rende la giornata davvero memorabile. Ora non resta che crescere ancora e raccogliere qualcosa di importante anche tra le grandi».
Noemie Kolly (Svizzera, medaglia d’argento)
«Non avrei scommesso nulla su una mia medaglia ed invece mi ritrovo seconda dietro a Juliana: è davvero un sogno. Un grande risultato per tutta la squadra: siamo giovani e brave, possiamo crescere ancora ma intanto godiamoci questa esaltante chiusura di un Mondiale favoloso».
Lisa Grill (Austria, medaglia di bronzo)
«È vero, l’anno scorso a Davos sono stata quarta in combinata, ma non pensavo di poter salire sul podio in discesa, qui in Val di Fassa. Mi sono trovata alla perfezione sulla pista, ho attaccato senza avere troppo rispetto dei punti più tecnici del tracciato e me ne torno a casa con un bronzo splendente».
Sofia Pizzato (Italia, quinta e migliore delle italiane)
«Sono soddisfatta della mia prova, ma a posteriori mi dico che in alcuni passaggi sono forse stata troppo pulita. Specie nella parte inferiore del tracciato avrei potuto curare maggiormente la velocità e meno la linea. Magari avrei potuto guadagnare quei pochi centesimi che mi separano dal podio. Credevo nella medaglia e volevo chiudere al meglio la mia esperienza in questo bellissimo Mondiale della Val di Fassa: peccato, perchè ci sono andata davvero vicina, ma resta la consapevolezza di poter fare qualcosa di buono».
1. SVIZZERA (3 ori, 3 argenti, 1 bronzo) tot. 7
2. STATI UNITI (2 ori, 2 argenti, 0 bronzo) tot. 4
3. NORVEGIA (1 oro, 3 argenti, 2 bronzi) tot. 6
4. ITALIA (1 oro, 1 argento, 0 bronzo) tot. 2
5. SVEZIA (1 oro, 0 argento, 2 bronzi) tot. 3
6. FRANCIA (1 oro, 0 argento, 1 bronzo) tot. 2
7. NUOVA ZELANDA (1 oro, 0 argento, 0 bronzo) tot. 1
8. SLOVENIA (1 oro, 0 argento, 0 bronzo) tot. 1
9 AUSTRIA (0 oro, 2 argenti, 2 bronzi) tot. 4
10. BELGIO (0 oro, 0 argento, 2 bronzi) tot. 2
11. GERMANIA (0 oro, 0 argento, 1 bronzo) tot. 1
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