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Alpinisti, camminatori, speleologi e base jumper
protagonisti per quattro settimane in Valle dei Laghi

Anche quest’anno il mese di novembre porta in dote una manifestazione capace, come poche, di regalarci emozioni e di condurci per mano all’interno di mondi fantastici, un viaggio a stretto contatto, seppur virtuale, con ambienti naturali affascinanti e con imprese spesso al limite delle possibilità umane. Lanciata nove anni fa, “Mese Montagna” è cresciuta nel tempo e presenta un cartellone di iniziative legate all'alta quota, alla natura e all’avventura molto vario, in grado di stimolare la curiosità di tutti.
Il programma della manifestazione è stato ufficializzato oggi alla stampa dal comitato organizzatore presieduto da Gianni Bressan presso la Sala Rosa nella sede della Regione Autonoma Trentino Alto Adige di Trento, alla presenza del sindaco del Comune di Vezzano Eddo Tasin, del presidente della Comunità Valle dei Laghi Luca Sommadossi, della direttrice dell’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Elda Verones. Sono intervenuti, presentando le varie serate, anche il presidente dell’Accademia della Montagna del Trentino Egido Bonapace, l’alpinista e guida alpina Alessandro Beber, il base jumper Maurizio Di Palma, il presidente della sezione Sat Valle dei Laghi Gianni Tonelli e Michele Paissan dell’Associazione Movimento Verticale.
L’edizione 2014 è stata congeniata in modo da muoversi, come poche altre, attraverso esperienze e ambienti assai diversi tra loro, dalle scalate ad alta quota ai trekking continentali, dall’esplorazione delle grotte al volo libero, non a caso le è stato assegnato il titolo “Esperienze che lasciano una traccia”. Una traccia indelebile in coloro che le hanno vissute in prima persona, ma anche in quelli che per una sera hanno la possibilità di calarsi in mondi sconosciuti, grazie ai racconti, alle riprese, alle immagini e persino alle proiezioni tridimensionali.
Ad ospitare gran parte degli incontri di “Mese Montagna” sarà, come da tradizione, il teatro di Vezzano, una struttura moderna e accogliente, a pochi minuti dalla città, pronta ad abbracciare gli amici di questa iniziativa, che la gremiscono sistematicamente in ogni ordine di posti.
Il primo evento di grande richiamo è in programma venerdì 7 novembre, quando saliranno sul palco Nives Meroi e Romano Benet, una delle coppie più conosciute nel mondo dell’arrampicata, chiamata a raccontare cinque vicende vissute in prima persona. Non si tratterà certo di un’autocelebrazione, piuttosto di una presa di coscienza di quanto successi ed insuccessi, in montagna come nella vita, siano parti integranti di un'unica grande esperienza. Nives e Romano arrampicano insieme da 30 anni, un’attività incessante che ha spaziato dalle più difficili vie delle Alpi, alle cascate, fino alle invernali, inoltre hanno preso parte a spedizioni in Sud America, Himalaya e Karakorum.
Una settimana dopo, venerdì 14 novembre, saremo proiettati in un contesto assai diverso. L’ambientazione è quella del nuovo continente, il protagonista è l’inglese George Meegan, un esploratore che è entrato nel Guinness dei Primati per aver percorso a piedi le Americhe, dal Cile all’Alaska, un viaggio straordinario portato a termine senza spendere nulla. Tra il 1977 e il 1983, compì in 2.425 giorni la più lunga camminata ininterrotta di tutti i tempi con il solo ausilio di uno zaino e di un paio di scarpe da ginnastica, ma anche con il supporto di tanta gente incontrata lungo il cammino. Sarà lui a raccontarci come fece.
Mercoledì 19 novembre scenderemo nel buio delle grotte per scoprire i loro affascinanti segreti, aiutati dalle proiezioni in tre dimensioni proposte dal Team La Salle. Grazie alla tecnologia, dunque, anche chi non si è mai inoltrato in questi ambienti sotterranei potrà capire che tipo di esperienza si vive al loro interno. Significativo il nome attribuito alla serata, “Terra a cuore aperto”, organizzata da un gruppo composto da alcuni dei più noti speleo-fotografi 3D del panorama internazionale.
Due giorni dopo, venerdì 21, spiccheremo il volo insieme a Bepi Hoffer, Maurizio Di Palma e James Boole, un trio d’eccezione chiamato a svelare i segreti del base jumping, una disciplina adrenalinica di cui sente parlare, facendo torto ad essa, solo quando si verifica qualche incidente. Hoffer è stato uno dei precursori del volo libero con deltaplano e con tuta alare; Di Palma è uno dei più completi base jumper del mondo, noto per essersi lanciato dalla Torre Eiffel, dal Colosseo, dalla Torre di Pisa e dal Duomo di Milano; Boole è uno dei piloti di tuta alare più esperti del globo, con oltre 2.000 salti negli ultimi 14 anni.
Per capire quanto l'amore per la montagna e per la vita si intreccino in maniera indissolubile bisogna invece attendere domenica 23 novembre, quando alla Casa Comunale di Covelo sarà protagonista Gianfranco Corradini, alpinista e atleta trentino che in giovane età perse la gamba sinistra a seguito di un incidente motociclistico, un accadimento che non arrestò la sua voglia di praticare sport come lo sci di fondo, il ciclismo e l'alpinismo con l’ausilio di protesi.
Si torna al Teatro di Vezzano mercoledì 26 novembre per ascoltare due personaggi appartenenti a generazioni diverse, che hanno scritto la storia dell'arrampicata sulla parete sud della Marmolada, Igor Koller aprendo la via nel 1981, Hansjörg Auer realizzando la prima "free" nel 2007.
Il gran finale, venerdì 28 novembre,  è affidato ad un personaggio di indiscutibile carisma, come l'alpinista polacco Krzysztof Wielicki, il quinto uomo al mondo ad essere riuscito a scalare tutti e 14 gli ottomila del mondo, sempre in maniera innovativa, ovvero d'inverno, in solitaria o stabilendo nuovi record di velocità. Dal 1972 al 1996 ha lanciato innumerevoli sfide alle montagne più alte del globo, uscendone sempre vincitore.

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