C’è anche l’Italia sul podio nella prima giornata della fase internazionale dell’ALPECIMBRA FIS CHILDREN CUP: la giovanissima Lara Colturi, figlia dell’olimpionica Daniela Ceccarelli, si è infilata al collo la medaglia di bronzo nello slalom gigante under 14, emulata nello speciale under 16 dal padovano Stefano Pizzato, proveniente anch’egli da una famiglia che ha lo sci nel Dna, fratello dell’azzurra di Coppa Europa Sofia. Medaglia di legno, non senza qualche rimpianto, per i due trentini Sebastiano Zorzi e Beatrice Sola che, pur partendo con un alto numero di pettorale, hanno tenuto il passo dei migliori e sfiorato l’appuntamento con il podio per questione di centesimi (uno soltanto per Zorzi, 16 per la Sola). A esultare, invece, sono state la svizzera Luana Boesch e il francese Pierre Antoine Damevin nella prova tra le porte larghe categoria Ragazzi, quindi l’austriaco Jakob Greber, la svedese Emma Aicher e la norvegese Ulrikke Haugen (prime ex aequo) nello slalom Allievi.
La giovane Italia ha offerto un’ottima prova di squadra nello slalom gigante under 14 in manche unica disputato sulla pista Agonistica, con un terzo posto al femminile e un quarto e un quinto posto al maschile. A salire sul podio è stata Lara Colturi, figlia della campionessa olimpica dei Giochi di Salt Lake City 2002 Daniela Ceccarelli. La baby promessa dello sci in forza al Golden Team, al primo anno in categoria e due volte seconda nella due giorni delle selezioni nazionali di lunedì e martedì scorsi, è riuscita a salire sul podio alla prima partecipazione al “mondialino” dell’Alpe Cimbra, terza a 95 centesimi dalla vincitrice, la svizzera Luana Boesch, ma prima delle classe 2006. La medaglia d’argento è finita al collo di un’altra svizzera, Laura Huber (seconda a 0”64).
Per l’Italia sono poi arrivati due piazzamenti a ridosso della top 10, con l’altoatesina Lina Stoll e la bresciana Giulia Romele undicesima e dodicesima con un distacco rispettivamente di 1”93 e 2”06.
Altre note liete sono arrivate nel gigante Ragazzi maschile, con gli azzurrini Sebastiano Zorzi e Mattia Piotti ai piedi del podio. Chi può avere qualche rimpianto, pur con la soddisfazione per aver offerto un’ottima prova, è il trentino della Val di Fiemme Sebastiano Zorzi che, sceso con un pettorale altissimo, ha mancato l’appuntamento con la medaglia per l’inezia di un centesimo di secondo. Quello che lo ha separato dalla terza piazza del norvegese Victor Vigsnaes.
Il classe 2005 di Ziano di Fiemme ha pagato un ritardo di appena 27 centesimi dal vincitore, il francese Pierre Antoine Damevin, con il russo Ilya Kolunov secondo a 0”15. Ottimo quinto l’alfiere dello Sci Club Collio Mattia Piotti, a 0”61 da Damevin, mentre il vincitore della gara tra le porte larghe delle selezioni nazionali, il trevigiano dello Sci Club Cortina Edoardo Baldo, è uscito nella parte alta del muro.
La seconda medaglia azzurra di giornata è arrivata nello slalom speciale Allievi disputato sulla pista Martinella Nord. A conquistarla è stato il promettente talento di Noventa Padovana Stefano Pizzato, che nella seconda manche ha rimontato una posizione e si è garantito un posto sul podio. L’azzurrino, fratello della nazionale Sofia (presente a Folgaria per le finali di Coppa Europa che scatteranno domani), era quarto a metà gara a 51 centesimi dallo svedese Philip Lundquist, uscito nella seconda manche. Pizzato ha così visto concretizzarsi il proprio sogno di medaglia: la vittoria è andata a Jakob Greber, che ha permesso all’Austria di festeggiare con un oro il proprio ritorno all’ALPECIMBRA FIS CHILDREN CUP dopo alcuni anni di assenza, con il finlandese Erik Saravuo argento a 44 centesimi e Pizzato bronzo a 79 centesimi. Decimo il portacolori dell’Equipe Limonte Edoardo Saracco, dodicesimo a metà gara nonostante l’altissimo numero di pettorale e capace di centrare un piazzamento nella top 10, pur commettendo un grave errore nella seconda manche nella parte centrale del muro.
Ha masticato amaro, invece, la trentina di Sardagna Beatrice Sola, che ha mancato l’appuntamento con la medaglia per 16 centesimi. L’azzurrina in forza al Falconeri Ski Team, partita per 42esima, si è resa protagonista di un’ottima prima manche, chiusa al terzo posto a 1”60 dall’imprendibile lettone Germane Dzenifera – già vittoriosa nella manifestazione sia nel 2017 che nel 2018 - e a 18 centesimi dal secondo posto della sorprendente israeliana Noa Szollos, poi quinta. La grande favorita, Dzenifera, è stata vittima di un’inforcata nella seconda discesa, facendo aumentare il rammarico di Beatrice Sola, quarta a 16 centesimi dal podio, ovvero dalla slovacca Rebeka Jancova. Quest'ultima ha chiuso terza a 27 centesimi dalla svedese Emma Aicher e dalla norvegese Ulrikke Haugen, oro ex aequo, loro che occupavano rispettivamente il quinto e il sesto posto a metà gara. Per l’Italia, poi, sesta piazza per l’altoatesina di Vipiteno Emma Wieser, con la campigliana Francesca Gatta (nipote della ex azzurra della Valanga Rosa Wilma) dodicesima.
Domani, sabato 16 marzo, si replica con lo slalom gigante Allievi sulla pista Agonistica e lo slalom speciale Ragazzi sulla Martinella Nord. Entrambe le gare si svilupperanno su due manche, con apertura del cancelletto alle ore 8.30. Contemporaneamente, sulla pista Salizzona sempre a Fondo Grande (Folgaria), andrà in scena lo slalom gigante delle finali di Coppa Europa femminile.
Mettersi al collo una medaglia all’ALPECIMBRA FIS CHILDREN CUP ha sempre un sapore particolare, in primis nel vedere scritto il proprio nome in un albo d’oro infarcito di grandi firme dello sci mondiale, vedi Mikaela Shiffrin, Henrik Kristoffersen, Sofia Goggia e Domink Paris, giusto per citare alcuni degli attuali protagonisti in Coppa del Mondo. L’impresa di salire sul podio è riuscita alla figlia d’arte Lara Colturi, che sogna di riuscire a seguire le fortunate orme della mamma Daniela Ceccarelli.
«Salire sul podio in una gara importante come questa non può che lasciarmi soddisfatta e sto vivendo una bellissima esperienza – racconta la Lara, comprensibilmente raggiante in zona traguardo – Questa medaglia l’ho costruita nelle gare di selezione di lunedì e martedì, in cui sono andata molto bene. Forse potevo provare a fare più velocità sul muro, ma la pista è abbastanza impegnativa e complessivamente sono contenta della mia sciata. La neve era ottima e mi sono trovata a mio agio sul pendio di gara. In questo periodo vado meglio in slalom che in gigante, quindi ci riproverò domani».
Sorride, con pieno merito, anche il padovano Stefano Pizzato, bronzo nello slalom Allievi. «Sono soddisfatto del mio risultato e di questa bella medaglia – commenta l’azzurrino – Nella prima manche ho sciato bene, anche se nel tratto pianeggiante finale non ho spinto come avrei voluto e potuto. Nella seconda, invece, ho commesso un piccolo errore nella parte alta del tracciato, ma non ho molto da rimproverarmi. In gigante proverò a ripetermi».
Ha di che essere soddisfatto, nonostante la medaglia sfumata per un solo centesimo, anche il fiemmese Sebastiano Zorzi. «Non ho molto da rimproverarmi – commenta il trentino – Certo, il quarto posto è sempre il più brutto in una gara in cui contano solo le medaglie, soprattutto quando il podio sfuma per un solo centesimo, ma devo essere contento della mia gara. E lo sono. Ho cercato di spingere al massimo e ho sciato bene. Il numero di pettorale? Sono partito tra gli ultimi ma la pista era ancora ottima. Non mi sento penalizzato da quello. Va bene così».