Ecco le parole dei protagonisti della quarta edizione di «DiVinNosiola Ecoruning».
Il vincitore Alex Cavallar, mostra i segni della fatica: «Si trattava della prima gara della stagione, per me, e non essendo molto allenato ho sofferto parecchio nel finale. Ho sempre mantenuto un discreto margine sugli inseguitori, ma negli ultimi due chilometri ero molto provato e solo sul rettilineo d'arrivo mi sono reso conto di quanto si fossero avvicinati Franeschini e Sussbauer. Per me era la prima volta a questa gara e ho trovato stupendo il percorso».
Emanuele Franceschini mastica un po' amaro, ovviamente: «Purtroppo mi sono reso conto solo nel finale che Cavallar aveva abbassato il ritmo così tanto, non immaginavo di essere arrivato così vicino, ma a quel punto i giochi erano fatti, perché eravamo già al traguardo. Ho sofferto i continui cambi di pendenza, anche perché sto preparando gare in pista e questo per me è un fuori programma. Comunque è stato bello affrontare un tracciato come questo».
Il giovanissimo tedesco Robert Sussbauer spiega così la propria presenza a Vezzano: «A casa mia c'è ancora la neve, quindi ho scelto di venire a correre in Italia per migliorare la mia condizione e perché qui è tutto piacevole: il clima, le persone, l'organizzazione e i panorami che offre questa competizione. Purtroppo sono arrivato distrutto alla rampa finale e non ho potuto dare l'assalto al secondo posto, ma ci riproverò di sicuro».
La vincitrice Giulia Marchesoni è sorpresa del proprio successo: «Avendo visto Simonetta Menestrina davanti a me per tutta la gara ero convinta di essere seconda, solo alla fine ho capito che lei era in lizza per la half-marathon. Con Elena siamo rimaste vicine per gran parte del percorso, l'ho staccata solo nella salita finale, molto impegnativa con tutti quei chilometri già nelle gambe».
La stessa Elena Sassudelli ammette la superiorità dell'avversaria: «Sapevo che Giulia aveva più benzina di me, ma ci ho provato lo stesso. Siamo state assieme fino al 10° chilometro, poi mi sono staccata un po', ma lungo il lago di Toblino, agganciato un “treno” che andava spedito, ho pensato di poterla riprendere. L'ultima salita è stata però fatale».
Annemarie Schöpf confessa: «Le due battistrada non le ho proprio viste, sono partite troppo veloci, così mi sono goduta la gara, le cui caratteristiche mi si addicono. È stato molto piacevole».
La direttrice dell'APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Elda Verones traccia un bilancio molto positivo dell'evento: «Abbiamo quasi raddoppiato gli iscritti, rispetto ad un anno fa, e questo indica che il passaparola fra gli atleti ci ha premiato e che il lavoro di promozione e di comunicazione ha dato ottimi frutti. Importanti le presenze straniere e di tanti atleti provenienti da altre regioni. La Valle dei Laghi offre la possibilità di costruire un percorso molto vario e questo è uno dei segreti del successo di questa manifestazione».